Oppenheimer girato in soli 57 giorni, svela Cillian Murphy
L'attore Cillian Murphy ha svelato che il nuovo film di Christopher Nolan Oppenheimer, che lo vede come protagonista, è stato girato in soli 57 giorni.
di Massimino de Febe / 19.07.2023
Il prossimo 23 agosto, in tutte le sale italiane, potremmo vedere il nuovo filmdel regista Christopher Nolan, Oppenheimer, che invece negli Stati Uniti verrà distribuito il 21 luglio. Si tratta di uno dei film più attesi di questa stagione, assieme a Barbie [RECENSIONE] e, proprio per la concomitanza dell’uscita nelle sale nello stesso giorno, l’attore Cillian Murphy ha voluto dire la sua. Durante un’intervista riguardante Oppenheimer, il film che lo vede protagonista, l’interprete protagonista della pellicola ha dichiarato di non vivere assolutamente come una sfida l’uscita nelle sale dei due film nello stesso giorno, anzi, ha invitato tutti quanti gli spettatori a recarsi al cinema vedendo prima uno e poi l’altro film, dato che anche lui, in quanto fan di Margot Robbie e Ryan Gosling, andrà a guardare il prossimo film di Greta Gerwig, Barbie. Sebbene si tratti di due film completamente diversi, le anteprime hanno designato entrambi degni di candidature all’Oscar, come affermato dagli esperti del settore che hanno assistito alle proiezioni di presentazione.
Oppenheimer, dal 23 Agosto al cinema
Oppenheimer racconterà la vita del fisico che ha inventato la prima bomba nucleare e di tutto quello che ha vissuto nel periodo della sua realizzazione esplorando anche il lato umano dell’inventore, il rapporto con la sua famiglia e con sé stesso mostrando l’animo contrastante tra i voler realizzare un’arma di tale portata e l’aver timore che possa essere utilizzata in modo errato. A dare il volto ad Oppenheimer sarà la star di Peaky Blinders, Cillian Murphy, mentre nel ruolo di sua moglie troviamo Emily Blunt. Nel cast ci sono tantissimi attori importanti del mondo di Hollywood trai Josh Harnett, Matt Demon e Robert Downey Jr. Proprio quest’ultimo, durante l’anteprima del film a Londra, ha dichiarato che Oppenheimer è il miglior film in cui sia mai stato, ammettendo che il ruolo ottenuto è stato uno dei più belli della sua carriera e che il film vale la pena di essere guardato. Durante quest’anteprima, ricordiamo, l’intero cast di attori si è presentato sul tappeto rosso ma non è entrato in sala per aderire allo sciopero degli attori in corso nel mondo del cinema hollywoodiano. Per lo stesso motivo, Christopher Nolan ha dichiarato di non voler girare altri film finché lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori non terminerà.
Oppenheimer, Cillian Murphy rivela che il film è stato girato in soli 57 giorni
Per vedere un nuovo film del regista Christopher Nolan, dunque, potremmo dover aspettare tanto tempo, ma non è detta l’ultima parola. A quanto pare, Nolan riesce a girare una pellicola in periodi di tempo molto ristretti, come è stato il caso di Oppenheimer in meno di due mesi. A rivelare questa notizia è stato Cillian Murphy, che nel podcast WFT di Marc Maron (via Variety) ha ammesso che il film è stato girato in 57 giorni in una maniera “incredibilmente veloce”, con un ritmo che ha definito praticamente “folle”.
Nolan sembra abituato a periodi di riprese ‘brevi’
Non è una sorpresa il tempo impiegato per le riprese di Oppenheimer. In precedenza, Christopher Nolan aveva girato il thriller sulla seconda guerra mondiale Dunkirk in 68 giorni, mentre per il film di spionaggio Tenet ce ne sono voluti 96.
Sul set sembrava di essere in un film indipendente
Secondo l’attore Murphy, continuando nella sua dichiarazione, l’esperienza vissuta sul set è stata unica dato che in dei posti enormi c’erano oltre gli attori solo il regista e un cameraman e nessun monitor, tant’è che sembrava di essere sul set di un film indipendente. Proprio a causa dell’intensità del personaggio che ha interpretato, Murphy, nonostante il cast e la troupe abbiano vissuto nello stesso hotel, non ha mai cenato con gli altri. A tal riguardo, di recente, sulla rivista People, il suo collega Matt Demon ha detto che il non voler andare a cena con loro era dovuto al fatto che il “suo cervello che era troppo pieno”.