Christopher Nolan ha avuto modo di parlare del suo atteso 'Oppenheimer', definendolo un film horror. Ecco perché
È senza dubbio uno dei film più attesi non solo dell’estate, ma di tutta la stagione cinematografica in corso: Oppenheimer, l’ultima fatica “registica” di Christopher Nolan, che debutterà nelle sale statunitensi il prossimo 21 luglio, mentre per l’Italia bisognerà aspettare addirittura il 23 agosto, come spesso accade alle pellicole di Nolan nel Bel Paese.
Oppenheimer è – come si intuisce dal titolo stesso – un film basato su una storia vera che si è posto il compito di raccontare la vita dello scienziato J. Robert Oppenheimer, interpretato da Cillian Murphy, il fisico che durante il famoso Progetto Manhattan portò alla creazione della prima bomba atomica, scoperta che avrebbe avuto conseguenze terribili durante la Seconda Guerra Mondiale.
In un’intervista rilasciata a Wired, Nolan ha avuto modo di parlare del suo film, delle riprese, ma anche dell’importanza di Oppenheimer nel quadro generale della Storia, arrivando a spiegare come la scelta del soggetto abbia fatto del suo film un film horror. Il regista, sceneggiatore e produttore ha infatti spiegato:
“È stata un’esperienza molto intensa perché era molto intensa la storia che c’era dietro. L’ho mostrato [il film, n.d.r] a un filmmaker recentemente, che ha detto che si tratta di una specie di film horror. E io sono d’accordo. È interessante il fatto che tu [il tu si riferisce alla giornalista Maria Streshinsky di Wired, n.d.r.] abbia utilizzato il termine nichilista poco fa, perché io non sono sicuro di essere riuscito ad accettare questa definizione. Ma quando ho cominciato ad avvicinarmi alla fine del film ho cominciato a sentire questo strano colore che non c’era nei miei altri film. Si trattava di pura oscurità. Ed è tutta lì. Il film combatte contro questa oscurità.”
Christopher Nolan ha poi spiegato di aver sottoposto il film ai primi test screening, studiando dunque le reazioni di un’audience messa insieme a posta per testare quale potrebbe essere la reazione del pubblico comunemente inteso. Quando gli è stato chiesto come fossero andate queste prime proiezioni di prova, Nolan ha risposto che molte persone hanno lasciato la sala “assolutamente devastati”. Poi ha continuato a raccontare:
“Alcuni non riuscivano nemmeno a parlare. Voglio dire, c’è un elemento di paura che si trova nelle pagine della storia e proprio nelle sue fondamenta. Ma l’amore per i personaggi, l’amore per le relazioni, è quello più forte tra quelli che ho portato sul grande schermo.”
Una dichiarazione, quest’ultima, che non lascia poi così tanto sorpresi i tanti fan del regista, dal momento che Nolan non ha mai nascosto che Oppenheimer è un film che sta aspettando di fare “da anni”, e che ogni pellicola realizzata in passato era in realtà un tassello che ha portato Christopher Nolan a poter dirigere oggi questo grande progetto, che ha il compito (o il merito) di voler catturare una delle pagine insieme più importanti e più tragiche della storia moderna, al punto da avere conseguenze anche sulla realtà che stiamo vivendo in questo preciso periodo storico.
“È un complicato insieme di sentimenti, essere intrattenuto guardando cose tanto orribili. E penso che la dimensione horror arrivi proprio da questa cosa. Immagino che capirete tutto quando vedrete il film.”
E a questo punto, dunque, non resta altro da fare che attendere di avere davvero la possibilità di vedere Oppenheimer al cinema.
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