One Direction Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles, Louis Tomlinson
One Direction Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles, Louis Tomlinson

One Direction: This Is Us, parla il regista Morgan Spurlock


Il regista del docufilm Morgan Spurlock parla di One Direction: This Is Us e rivela: "dopo aver visto oltre 30 concerti degli One Direction sono un vero Directioner".

Quando a Morgan Spurlock è stato chiesto di realizzare un film sugli One Direction, il regista non poteva credere alle sue orecchia ed ha colto immediatamente l'opportunità. "Una delle cose che ho sempre cercato di fare sin dall'inizio della mia carriera è stata quella di realizzare documentari di grande successo", dice il regista di Super Size Me, proseguendo:

 Credo che questo film, dopo i film che ho fatto in passato, rappresenti il passo successivo. Realizzare qualcosa di successo per un vasto pubblico che si basi su una storia intimista e ti porti nella vita di alcuni ragazzi è sia divertente sia coinvolgente, anche con la grande musica."

Naturalmente è stato molto importante incontrare Niall HoranZayn MalikLiam PayneHarry Styles e Louis Tomlinson. Spurlock ha trovato i ragazzi simpaticissimi ma anche con i piedi per terra riguardo al fenomeno che stavano vivendo. Spurlock aggiunge,

"Sono veramente molto divertenti. Sono comunque ben radicati nella realtà, anche considerando tutta la follia che li circonda nella vita quotidiana. Questa è una delle cose che più mi è piaciuta di loro."

Non basta, dice Spurlock, che siano "cinque bei ragazzi che si trovano a formare una band. Questo accade sempre. Il fatto che abbiano avuto il talento, la capacità e la forza di volontà di arrivare dove si trovano attualmente e di continuare su questa strada è veramente straordinario.".

Spurlock ha filmato in varie location per circa 6 mesi, compresa la performance della band a Città del Messico nel giugno 2013. La troupe cinematografica era composta a volte dal solo Spurlock che iniziava a filmare senza avere neanche un assistente audio, fino a raggiungere "un esercito" di persone altamente coordinate per la preparazione dei concerti. Filmare la performance della band allo O2 Arena è stata un'impresa monumentale per un regista che preferiva lo stile più improvvisato dei documentari. Spurlock aggiunge, "Circa 250 persone hanno lavorato sul concerto alla O2 mentre filmavamo, è stato incredibile."

Per le scene dietro le quinte che vanno dagli scherzi prima del concerto alle scene commoventi girate nelle città natali dei ragazzi, come ad esempio quella in cui Harry lavora nel panificio di famiglia, il materiale girato ha compreso in tutto circa 500 ore di lavoro. La selezione ed il montaggio di tali scene ha rappresentato una vera sfida, ma la band è stata fondamentale nell'aiutare Spurlock ed i montatori a selezionare i momenti più belli. Spurlock aggiunge,

"I ragazzi ci hanno fornito un feedback molto importante per aiutarci a capire i momenti che erano molto personali per loro…le cose che si ricordavano che avevamo filmato e di cui noi stessi ci eravamo dimenticati. E' stato come dire 'Avete ragione, quello era veramente un momento speciale.'"

Per il produttore Cowell, Spurlock ha rappresentato la scelta ideale come regista in quanto non era il tipo di regista che avrebbe mai creato delle scene particolari o prodotto magie. E dice:

"Morgan è il tipo di persona a cui piace stare a sentire. Vuole cogliere i momenti senza che le persone si accorgano di essere filmate. Questo è il suo vero talento ed è anche molto paziente. Con lui non si è trattato di costruire set scenografici oppure di dire 'Fai questo per la scena'. Lui ha messo le cineprese in molti punti diversi ed è riuscito a filmare il vero significato di far parte di questa band. E' stato affascinante."

Il risultato finale del montaggio è stato che il pubblico avrebbe visto momenti segreti del gruppo. Spurlock afferma, "Ti sembra veramente di partecipare a questo viaggio, alle vite dei ragazzi e della band. " Il film potrebbe anche far arrivare nuovi fan e il regista suggerisce,

"Credo che ogni fan degli One Direction debba portarsi appresso un amico che ancora non è fan della band. Credo che quando il pubblico vedrà il film, scoprirà un lato diverso di questi ragazzi che probabilmente pensava non esistesse, o che non pensava di apprezzare. Sono certo che i ragazzi riusciranno a convertire molti più fan di quello che credono."

Cowell racconta che la decisione di filmare il concerto alla O2 Arena di Londra in 3D è stata "veramente incredibile. Il 3D è sensazionale. Ti sembra di stare al concerto. E' stata una trovata geniale.".

One Direction: This Is Us non sarebbe stato possibile se i ragazzi non avessero creduto nel progetto. Sin dall'inizio tutti hanno veramente creduto in quello che si poteva realizzare. "Ci deve essere una grandissima fiducia tra il regista e i protagonisti del film," aggiunge Spurlock.

"Ci vuole tempo. Ci vogliono conversazioni. Bisogna parlare, sentirsi a proprio agio, e sapere che quella persona è lì per raccontarti una storia vera che tu sei disposto a sentire. Bisogna riconoscere che i ragazzi sono stati veramente onesti ed aperti riguardo alle loro vite, alle loro paure e riguardo a tutto ciò che accadeva nella loro vita. Ci hanno aperto la porta sul loro mondo. Non è un'impresa facile e richiede molto coraggio. Sono stati fantastici."

Infine, il regista racconta che gli One Direction hanno capito che questa era una grande opportunità per loro, quella di documentare un momento speciale della loro vita:

"Questo film per loro è stata una capsula del tempo. Sanno quanto sia speciale per loro poter dimostrare – alla futura famiglia o ai futuri figli, anche se solo fosse un qualcosa che vogliono tenere solamente per se stessi – un qualcosa che catturi l'essenza di questo momento nella sua forma più pura." Spurlock conclude, "Credo che apprezzeranno moltissimo questa esperienza."

Spurlock è diventato un fan degli One Direction? Ecco la sua risposta:

"Sentite, ho visto più di 30 concerti degli One Direction. Sono un vero e irriducibile Directioner adesso!"

Impostazioni privacy