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Non Salvarmi, il romanzo di Livia Sambrotta che racconta la tragicità della condizione umana

'Non Salvarmi' è il nuovo romanzo di Livia Sambrotta, che sarà disponibile nelle librerie a partire dal 21 gennaio. Un libro intenso, vero, che parla dell'amore per il cinema, ma anche della fragilità dei sogni

Lo schiaffo del vento dell'Arizona è ciò accompagna la giovane Deva Wood mentre varca le porte scorrevoli dell'aeroporto di Phoenix. Non ha quasi nulla con sé, se non un piccolo bagaglio e la speranza di salire il prima possibile sull'aereo che la condurrà a Milano, dove ad attenderla c'è l'uomo di cui si è innamorata, David. All'improvviso, però, qualcosa attira l'attenzione della ragazza e la spinge a cercare rifugio nella toilette dell'aeroporto. Ed è a quel punto che Deva Wood scompare.

La scomparsa coglie impreparato Karl che, a qualche chilometro di distanza, ha creato una struttura riabilitativa per giovani figli di celebrità con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti. Una struttura in cui la stessa Deva era ospite e dalla quale è scomparsa quasi senza lasciare traccia. Tuttavia le ricerche della ragazza non portano ai risultati sperati: Liam, il pastore del piccolo agglomerato intorno al ranch, trova il cadavere di una ragazza. Sebbene il volto sia stato divorato dall'effetto corrosivo dell'acido, nessuno ha dubbi. Un tatuaggio conferma che il cadavere è quello di Deva.

Questo è il punto da cui prende il via Non Salvarmi, il libro di Livia Sambrotta, in arrivo il 21 gennaio grazie alla casa editrice Sem. Un thriller che si dipana lungo i lineamenti di un deserto in grado di divorare qualsiasi cosa: futuro, speranze, possibilità. L'omicidio di una ragazza e le conseguenti indagini svolte per cercare di portare a galla la verità su quanto accaduto diventano, in Non Salvarmi, una sorta di trampolino narrativo grazie al quale l'autrice si può tuffare nelle profondità di anime sperdute, scheggiate, molto spesso piene di un'oscurità dalla quale non ci si può mai liberare. Sebbene la curiosità di chi legge venga sempre tenuta alta dall'attenzione al ritmo, è indubbio che gli archetipi del genere vengono utilizzati soprattutto come sfondo, come fondale di una continua tragedia umana.

Il vero cuore di Non Salvarmi è, infatti, rappresentato dai personaggi che vengono messi in scena. Personaggi che ambiscono al grado di eroe e che pure rimangono ancorati al fango della condizione umana. Una condizione che punta alle stelle e all'immortalità e che invece deve fare i conti con la consapevolezza di un'imperfezione perenne, dove l'unica cosa certa è la possibilità di commettere errori, di prendere decisioni sbagliate o di farsi guidare dalle proprie paure e dalle proprie fragilità. A ben guardare, infatti, in Non Salvarmi non esistono eroi narrativi, non come siamo abituati a concepirli. Non c'è un personaggio che, da solo, possa rappresentare il versante del Bene: tutti quelli che vengono messi in scena sono persone che hanno commesso errori più o meno gravi e che devono trovare un modo per rimediare o per nascondere le prove della propria debolezza sotto il proverbiale tappeto. Questo tipo di costruzione fa sì che il romanzo proceda con un profondo senso di verosimiglianza che avvicina il lettore alla storia, rendendogli pressoché impossibile allontanarsene.

Un risultato ottenuto anche grazie alla penna di Livia Sambrotta, che riesce ad essere poetica e realistica al tempo stesso. La padronanza dello stile, infatti, passa da una parte per una fortissima e splendida capacità evocativa, che quasi fa sentire lo scricchiolio della terra sotto le scarpe; dall'altra, però, l'autrice non si tira indietro quando c'è da raccontare l'orrore o ciò che non è facilmente digeribile da una società che molto spesso si nasconde dietro lustrini e maschere scintillanti. Il connubio tra queste due anime permette a Non Salvarmi di essere un perfetto esempio di letteratura di genere, che alterna tantissimi rimandi cinematografici a un continuo omaggio a quella che è la tradizione del cosiddetto "grande romanzo americano".

Non Salvarmi (www.semlibri.com/book/non-salvarmi/) è una lettura appassionante, piena di spunti di riflessione che guardano al nostro contesto socio-culturale e che si distingue per l'attenzione data a ogni singolo personaggio, dai più protagonisti a quelli invece più secondari. Con una non molto celata critica a un certo tipo di industria cinematografica, Livia Sambrotta racconta il sogno di un uomo insicuro diventato un incubo per coloro che hanno avuto l'ardire di crederci.

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