Non ho mai…, la seconda stagione della serie Netflix, tra paure e maturità
Su Netflix è arrivata la seconda stagione di 'Non ho mai...', la serie creata da Mindy Kaling e incentrata su un'adolescente indiana che deve superare un lutto e trovare il proprio posto nel mondo
di Erika Pomella / 19.07.2021
Ha (finalmente) debuttato su Netflix la seconda stagione di Non ho mai… (titolo originale Never Have I Ever). I nuovi episodi – dieci, come nel caso della prima stagione – sono disponibili a partire dal 15 luglio e riportano lo spettatore nello stesso punto in cui si era chiusa la prima stagione. Naturalmente, trattandosi in questo caso della recensione della seconda stagione della serie televisiva teen, va da sé che quanto segue contiene spoiler più o meno importanti su quanto avvenuto nel corso della prima serie.
Devi (Maitreyi Ramakrishnan) sta cercando di superare il dolore e il lutto dopo la perdita del padre: allo stesso tempo, lasciatasi alle spalle la sua cotta per Paxton (Darren Barnet), si è baciata con la sua nemesi Ben (Jaren Lewison). Ed è proprio da questo bacio che prende il via l'arco narrativo della seconda stagione. Devi pensa di aver trovato finalmente la sua metà: peccato che non appena torna a casa trova Paxton ad attenderla per dirle che prova qualcosa e che vorrebbe che lei fosse la sua fidanzata. Aiutata dai consigli opinabili delle migliori amiche Fabiola (Lee Rodriguez) e Eleonor (Ramona Young) Devi si trova a frequentare entrambi, in segreto, con conseguenze facilmente intuibili. Come se non bastasse la sua vita e la sua serenità mentale vengono messe in discussione dall'arrivo di Aneesa (Megan Suri) una nuova compagna di classe indiana che attira l'attenzione di chi, secondo Devi, non dovrebbe. Intanto anche sua madre (Poorna Jagannathan) sembra desiderosa più che mai di trovare un modo per voltare pagina, mentre è alle prese con il rapporto burrascoso con un dermatologo suo collega (Common).
Creato e prodotto da Mindy Kaling, Non ho mai… è una serie che già con la sua prima stagione aveva conquistato il pubblico. Da una parte perché aveva messo al centro della propria narrazione una famiglia indiana alle prese con il lutto e l'equilibrio tra la vita statunitense e i valori indiani. Dall'altra perché aveva mostrato di conoscere perfettamente il ritmo e le dinamiche che una serie teen dovrebbe avere per intrattenere senza cadere (troppo) nei cliché e nel già visto. In questo senso appare già geniale dare al tennista John McEnroe la responsabilità di raccontare la storia in voice over. Uno stratagemma che in questa seconda stagione si arricchisce di una nuova guest star, Gigi Hadid.
Già dalla conclusione della prima stagione e dal trailer della seconda (che vi lasciamo poco più sotto) era chiaro che la seconda stagione di Non ho mai… avrebbe spinto ancora di più la protagonista a scendere a patti con il dolore che sembra incapace di affrontare (e/o accettare) e iniziare un percorso volto soprattutto alla presa di consapevolezza di se stessa. In questo senso la serie non delude affatto le aspettative: e pur essendo ricco di drama teen – triangoli, baci, gelosie – non rinuncia mai al suo nucleo narrativo centrale, rappresentato da Devi. La ragazza, infatti, deve affrontare non solo i suoi demoni personali, ma anche il modo in cui essi influenzano la sua vita sociale e l'idea che gli altri hanno di lei. In più Devi deve comprendere se quello che pensa di volere valga la stima di se stessa o le sue amicizie. Lo spettatore si trova dunque di nuovo davanti a una protagonista che non è facile, con cui non sempre è facile entrare in empatia e che a volte è decisamente detestabile. Sfumature di un carattere che, tuttavia, coopera a rendere il personaggio di Devi più verosimile e credibile: è un'adolescente arrabbiata, smarrita, che ha perso il suo punto di riferimento e che non sempre sa come fronteggiare le conseguenze dei suoi errori. Fosse stata sempre ineccepibile e sempre pronta a trovare la soluzione più giusta Devi avrebbe finito per essere una delle cosiddette Mary Sue, quei personaggi piatti e bidimensionali che non interessano a nessuno. Così, invece, pur non potendo fare affidamento sulla simpatia perpetua del pubblico, di sicuro Devi ha costantemente il suo interesse.
Inoltre la seconda stagione di Non ho mai… aggiunge anche altri argomenti di discussione. Se la prima stagione era incentrata soprattutto sull'elaborazione del lutto – tema che naturalmente viene ripreso anche nei nuovi episodi -, il nuovo arco narrativo affronta anche il tema dei disturbi alimentari tra i più giovani (sebbene, forse, in maniera un po' troppo leggera), del gender gap sul luogo di lavoro, specialmente in quegli ambiti dove le donne sono viste ancora come semplici casalinghe o "accessori" sensuali con cu rendere più solare la giornata. Tutti i personaggi, tra scoppi di ira e attacchi d'ansia, devono imparare a conoscere un nuovo lato di se stessi e questo fa sì che la visione degli episodi – che si aggirano sempre intorno ai 25 minuti di durata – sia partecipata, interessata e interessante. Forse ci sono storyline rimaste un po' troppo di nicchia (come la storia d'amore di Kamala), ma in definitiva la seconda stagione di Non ho mai… conferma i pregi della prima stagione e la fine ci lascia di nuovo sul baratro della curiosità, in attesa di poter vedere quello che accadrà nella terza stagione.