Netflix punta nel 2016 su HDR e contenuti originali
Il gigante della Internet TV ha condiviso dettagli su ciò che gli abbonati devono aspettarsi nel 2016: piu' contenuti originali, migliori app iOS e Android, HDR e molto altro.
di Redazione / 23.02.2016
Dopo aver annunciato l'espansione su scala globale all'inizio di quest'anno, Netflix si sta ora concentrando sul rendere disponibili nel suo catalogo sempre piu' contenuti – soprattutto originali – e in HDR per una maggiore gamma dei colori. In occasione della fiera Mobile World Congress 2016 a Barcellona, il gigante della Internet TV ha condiviso maggiori dettagli su ciò che gli abbonati devono aspettarsi quest'anno: piu' contenuti originali, migliori applicazioni mobili per iOS e Android, e supporto per l'alta gamma dinamica (HDR) sia per nuovi titoli che per quelli esistenti.
HDR è forse cio' su cui Netflix ha intenzione di investire di piu', perchè è cio' che la differenzierà da molti altri servizi – Netflix dovrebbe essere la prima società a rendere disponibili contenuti in HDR gia' nel 2016, prima di quanto possiamo immaginare. Questo perchè non è da un paio di mesi che Netflix lavora sulla tecnologia, ma da almeno un anno: "Abbiamo iniziato ad esplorare i contenuti HDR circa un anno fa", ha dichiarato Chris Jaffe, vice presidente of user interface innovation per Netflix, come riportato su Engadget. "E' il passo successivo nel migliorare l'esperienza di riproduzione.". Nel corso dei prossimi mesi, ci saranno molti contenuti con HDR disponibili sulla piattaforma, tra cui la prima stagione di Marco Polo e la seconda stagione di Daredevil.
Non dimentichiamo che all'inizio dell'anno al CES a Las Vegas Netflix si è impegnata nel realizzare contenuti UHD 4K HDR da introdurre nel suo catalogo nel 2016.
Introdurre la tecnologia HDR non sarà una cosa semplice, tuttavia, soprattutto per l'ampia larghezza di banda internet necessaria per riuscire a 'godere' a pieno di questo tipo di contenuti. Netflix ha già migliorato di recente gli algoritmi di compressione, che ora regolano la qualità del video in base alla banda disponibile per singola utenza, fino ad arrivare alla risoluzione 4k che richiede una connessione di almeno 15-20 Mbps per evitare il buffering – anche se nella sezione assistenza c'è scritto una banda minima di 25Mbps, ne servono meno in realta'. Naturalmente, i contenuti Ultra HD svolgono un ruolo importante nella strategia di Netflix, e entro la fine del 2016 il servizio potrà contare su oltre 300 ore di programmazione in 4K (2160p).
Per quanto riguarda le produzioni originali di Netflix, ci sarà da leccarsi i baffi quest'anno: Jaffe ha detto che Netflix lancerà circa 30 show quest'anno, comprese le nuove stagioni di serie già promosse ampiamente dagli spettatori di tutto il mondo come House of Cards e Orange is The New Black, più di 10 film originali e una serie di documentari e contenuti esclusivi per i bambini. Ciascun contenuto 'Netflix Original' sarà disponibile nello stesso momento a tutti gli abbonati in tutto il mondo.
"[Abbiamo] 75 milioni di abbonati in tutto il mondo e, in sostanza, questo significa 75 milioni di esperienze diverse", ha detto Jaffe riguardo la sfida di Netflix di avere una programmazione he si adatta a tutti i tipi di spettatori e fasce d'età.
Netflix ha di recente annunciato la disponibilità della serie per bambini BEAT BUGS dalla prossima estate, mentre sono in arrivo il ritorno di Una mamma per amica, Arq, Le Amiche di Mamma, Pee-wee's Big Holiday e tanto altro.
Riguardo il migliorare le applicazioni per i dispositivi mobili iOS e Android, su cui c'è da migliorare ma sono comunque ben fatte, Netflix prevede di introdurre l'auto-play degli episodi di serie nella versione dell'app per iOS a breve. Entro la fine dell'anno, sia l'app per iOS che per Android permetterà agli utenti di gestire l'utilizzo dei dati, quindi sarà possibile scegliere la qualità dei contenuti per 'bloccare' ad esempio la visione di un contenuto in SD anche se è disponibile l'HD al fine di non consumare troppi dati mobile (utile per chi guarda contenuti in mobilità e ha un'offerta a consumo con il proprio operatore).
Una novità in arrivo sarà il 'second screen' o secondo schermo, per coloro che utilizzano Chromecast, il dongle HDMI di Google che permette di usare il tablet o lo smartphone come telecomando e guardare i contenuti sul televisore. Infatti, Netflix permetterà di riprodurre il contenuto in TV mentre sul display dello smartphone sarà possibile consultare informazioni su quello che si sta vedendo – un po' come gia' possibile con i contenuti trasmessi da Google Play Film, che mentre si guarda un episodio di serie tv elenca gli attori che in quel momento sono sulla scena o le musiche di sottofondo. Le informazioni avranno provenienza IMDB.
Ed è così che mentre aziende come Sky Italia continuano a rimandare il lancio dell'HD su Sky On Demand e Sky Go, c'è chi investe nel migliorare la qualità dei contenuti, puntando oltre che sull'UHD anche sull'HDR. Ma tranquilli… "il nostro SD è meglio dello Standard Defintiion" riprendendo le parole di Sky Italia.
Completamento della migrazione su cloud di Netflix. All'inizio di febbraio, Netflix ha annunciato di aver completato la transizione verso il cloud cominciata nell'agosto del 2008, quando, a causa di un danneggiamento del database, per tre giorni il servizio non è riuscito a spedire DVD agli abbonati (Netglix è nato negli USA come servizio per noleggiare DVD fisici). A quel punto la società ha capito che doveva abbandonare le configurazioni a singolo punto di errore e scalatura verticale, quali i database relazionali del data center, a favore di sistemi distribuiti su cloud, più affidabili e scalabili in orizzontale. Come provider di cloud Netflix ha scelto Amazon Web Services (AWS), perché metteva a disposizione la massima scalabilità e l'offerta più ampia di servizi e funzionalità. La maggioranza dei sistemi di Netflix, inclusi quelli a diretto contatto con i clienti, sono stati migrati sul cloud prima del 2015. Tuttavia, la società ha voluto dedicare il tempo necessario a individuare con calma un percorso di utilizzo del cloud sicuro e durevole per l'infrastruttura di fatturazione e per tutti gli aspetti di gestione dei dati riguardanti clienti e dipendenti. All'inizio dell'anno 2016, dopo sette anni di lavoro, è stata portata a compimento la migrazione sul cloud e chiuso tutti gli ultimi data center utilizzati dal servizio di streaming.
Un approccio globale per i consigli personalizzati. Con il lancio di Netflix in 130 nuovi paesi a gennaio, per garantire il buon funzionamento del servizio in tutto il mondo Netflix ha dovuto risolvere diversi problemi tecnici con un approccio globale. Ad esempio, i consigli personalizzati proposti agli abbonati sono fondamentali per l'esperienza di Netflix, perché consentono di individuare titoli accattivanti con rapidità e senza sforzo. In linea generale, sono gli algoritmi proprietari della società che creano i consigli dopo aver analizzato grandi quantità di dati, ma farli funzionare a livello globale non è stato semplice. Netflix ha quindi affrontato diverse sfide tecnologiche ma "grazie agli sforzi di decine di team aziendali e a lunghe ricerche, abbiamo sviluppato e implementato un sistema globale di generazione dei consigli che migliorerà l'esperienza degli abbonati Netflix di tutto il mondo" ha dichiarato Carlos Gomez-Uribe di Netflix.
Durante le ricerche, Netflix ha scoperto che le grandi storie non hanno confini e che gli spettatori di tutte le nazioni hanno in comune molto più di quanto non credano. Ad esempio, uno dei modi usati da Netflix per offrire consigli personalizzati a un singolo utente consiste nell'identificare delle comunità di abbonati con preferenze cinetelevisive simili, quindi propore all'utente i titoli più amati all'interno di tali comunità. Anziché analizzare il pubblico secondo i criteri di un singolo paese o catalogo, questo sistema individua le comunità globali più affini sulla base dei gusti e delle preferenze personali di un abbonato, poi usa tali informazioni per consigliargli i titoli migliori, indipendentemente dal paese in cui si trova.
Il sistema globale di generazione dei consigli è complementare al lavoro svolto dal team di Netflix per migliorare la localizzazione nelle diverse parti del mondo, con l'obiettivo comune di fornire un servizio più personalizzato agli abbonati di ogni paese. Mentre i nostri sforzi di localizzazione sono incentrati sull'aggiunta di contenuti locali, sulle lingue, sui pagamenti, ecc., il sistema di creazione dei consigli "è uno strumento a sé stante col quale gli abbonati possono trarre il massimo dalla comunità globale che stiamo costruendo" ha concluso Gomez-Uribe.