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Naufragio Costa Concordia: l’audio inedito di Roberto Ferrarini, trascrizione completa


A “Matrix” questa sera, martedi’ 6 marzo 2012, in seconda serata alle ore 23,30 su Canale 5 va in onda uno speciale sul naufragio dell Costa Concordia. Alessio Vinci propone l’audio inedito con la voce registrata di Roberto Ferrarini, responsabile dell’unità di crisi della Costa Crociere. Di questo siamo in grado di darvi in anteprima […]

A “Matrix” questa sera, martedi’ 6 marzo 2012, in seconda serata alle ore 23,30 su Canale 5 va in onda uno speciale sul naufragio dell Costa Concordia. Alessio Vinci propone l’audio inedito con la voce registrata di Roberto Ferrarini, responsabile dell’unità di crisi della Costa Crociere. Di questo siamo in grado di darvi in anteprima la trascrizione.

Per la prima volta rimane registrata la voce di Roberto Ferrarini, il responsabile dell’unità di crisi di Costa, indagato, insieme ad altri due colleghi rimasti a terra, per concorso in omicidio colposo e omissione di chiamate alla capitaneria. In attesa di conoscere (dall’apertura della scatola nera) il tenore delle telefonate tra lui e il comandante schettino, tra l’unità di terra e la nave, è questo il primo dialogo, inedito, finito agli atti.
La prima telefonata tra la Capitaneria di Porto e Costa Crociere è a notte inoltrata, alle 02 e 49. Sono gli ufficiali di Livorno a contattare l’unità di crisi a Genova , non viceversa.

Guardia Costiera: Signor Ferrarini, Costa Crociere?
Ferrarini : Sì. Mi dica.
GC: Buongiorno… la Guardia Costiera di Livorno.
C’è qualcuno della company che possa venire qui su Livorno, che conosca bene la nave?
F:Abbiamo qualcuno che sta venendo giù, assolutamente sì… per quale motivo è, mi dica?
Posso aiutarla forse anche da qui?
GC: Servirebbe qualcuno qui presente, così mi diceva il comandante.
Evidentemente per capire anche com’è strutturata… tutto quanto.
Perché molte volte ci dicono ponte 3, ponte 5, lifeboat 2… non conoscendo la nave…
F: Stanno venendo giù un nostro comandante e un nostro responsabile dell’ufficio sicurezza,
che sono le persone più adatte.
GC: Vengono qui a Livorno, quindi, in Capitaneria…
F: No, stanno andando a porto Santo Stefano, a questo punto li faccio fermare a Livorno.

Il nome di  Ferrarini (anche se leggermente alterato ma il riferimento a lui è chiaro) viene di nuovo menzionata in una telefonata intercorsa tra  il prefetto di Grossseto e il comandante della capitaneria De Falco.

 Il Prefetto di Grosseto chiede alla Capitaneria di fare attraccare la motonave Barcellona perché Costa Crociere vuol fare pernottare lì l’equipaggio sbarcato…De Falco si altera sensibilmente…Fa capire al prefetto che poi si occuperanno anche di queste cose ma adesso sono in emergenza, ci sono ancora molte persone da sbarcare… il prefetto non ne era al corrente:

De Falco:Pronto eccellenza…
Prefetto: Sì.
De F: Buona sera, sono il comandante De Falco.
P: Buonasera comandante, senta… io ho avuto la Costa Crociere…
De F:Sì…
P: Il responsabile della Costa Crociere vorrebbe…
De F: Come si chiama, mi scusi eccellenza, questo signore, così poi lo contattiamo?
P: Credo Ferrari…
De F: Ho capito, quello di Genova.
P: Sì comunque mi ha chiamato tramite la sala….
De F: In questo momento eccellenza volevo metterla a giorno, che c’è una riunione a fianco a me,
c’è l’ammiraglio con alcuni rappresentanti di Costa Crociere che credo siano appunto in contatto con questo signor Ferrari, l’ho sentito nominare un attimo fa.
P: Sì, perché loro vorrebbero far attraccare a Livorno la nave Barcellona e portare lì… in modo da far pernottare il personale dell’equipaggio, che credo siano un migliaio di persone.

De F: Scusi, eccellenza, a fine di? Non sento…
P: Far pernottare lì il personale dell’equipaggio, che sarà progressivamente imbarcato dall’isola del Giglio, arriverà a porto Santo Stefano…
De F: Eccellenza, in questo momento…
le dico, però, che va benissimo, ci occuperemo anche di questo, ma abbiamo ancora centinaia di persone nella nave, intrappolate…
P: Centinaia?
De F: Sì. Sembrerebbe di sì.

Poche ore prima la Capitaneria ha dovuto gestire la richiesta di aiuto di un ufficiale a bordo della Concordia, Elena Serra, rimasta intrappolata al ponte 4 insieme ad altre persone

Ore 00: 48

Elena Serra: Sono quasi a prua, sono con quattro passeggeri francesi, l’unica cosa diciamo nel ponte 4, il ponte 4 è semi chiuso non è completamente aperto all’esterno
Capitaneria: Ho capito
E. S.: Quindi siccome la nave è inclinata a 90 gradi noi non sappiamo come uscire da qua

(Un elicottero arriva, ma non li vede)

E.S.: L’elicottero ci è appena passato sopra, adesso non c’è più.
Io però non so come fare il segnale all’elicottero
C: Per favore verificate se è possibile armare una barca dei vigili del fuoco veloce tipo vfr o una barca veloce comunque che possa portar loro la fiamma ossidrica, perché ci sono persone che forse sono intrappolate

(All’una e dieci la capitaneria richiama l’ufficiale Elena Serra)

C: Siete ancora lì bloccati ?
E.S.: Sì, senta le confermo che ci sono due down due persone down qua
C: Falli stare tranquilli, stanno arrivando, però c’è bisogno ovviamente di usare la fiamma ossidrica, ok ?

Alle 4 e22, cinque ore e mezza dopo l’urto,  l’ufficiale serra, insieme agli altri passeggi che ha assistito, tocca  terra

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