Lina Wertmüller in 'Registe' di Diana Dell'Erba
Lina Wertmüller in 'Registe' di Diana Dell'Erba

E’ morta Lina Wertmüller, regista di famose commedie italiane


Nata il 14 agosto 1928, Lina Wertmüller è stata la prima donna nella storia ad essere candidata all'Oscar (per il film Pasqualino Settebellezze) e nel 2020 le è stato assegnato il Premio Oscar onorario.

E' morta a Roma nella notte del 9 dicembre 2021 la regista Lina Wertmüller, la prima donna nella storia ad essere candidata all'Oscar come migliore regista (per il film e Pasqualino Settebellezze). Nel 2020 le è stato conferito il Premio Oscar onorario. Prima di iniziare la carriera di regista è stata l'aiuto alla regia di Fellini nei film La dolce vita e 8 e mezzo, in cui partecipò anche come attrice in un piccolo ruolo.

"Con la scomparsa di Lina Wertmuller l'Italia perde una formidabile interprete dei cambiamenti che nel corso di decenni hanno attraversato il nostro Paese". ha commentato la Presidente della Rai Marinella Soldi esprimendo il proprio cordoglio e quello dell'intera Rai per la scomparsa della regista.

"Mancherà il suo sguardo inconfondibile ed ironico, ma restano e resteranno indimenticabili il suo estro e la sua versatilità artistica" aggiunge Carlo Fuortes, Amministratore delegato della Rai. "Nella storia della Rai hanno lasciato un segno in particolare la sua firma di un classico senza tempo come 'Il giornalino di Giamburrasca' e alcune regie di opere liriche. Prima donna a essere candidata al Premio Oscar per la regia, Lina Wertmuller è stata una protagonista della cultura italiana che ha saputo unire in forma originale capacità inventive e pregevole leggerezza".

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Nata il 14 agosto 1928 a Roma, dove si è spenta oggi all'età di 93 anni, Lina Wertmüller ha firmato nel corso della sua carriera di regista film come Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972), Tutto a posto e niente in ordine (1974), La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978), In una notte di chiaro di luna (1989), Sabato, domenica e lunedì (1990), Io speriamo che me la cavo (1992), Ninfa plebea (1996), Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica (1996), Ferdinando e Carolina (1999) e Peperoni ripieni e pesci in faccia (2004). Per la televisione, Lina Wertmüller ha firmato, tra gli altri suoi lavori, la miniserie in otto episodi Il giornalino di Gian Burrasca (1964-1965) e i tv-movie È una domenica sera di novembre (1981), Francesca e Nunziata (2002) e Mannaggia alla miseria (2009).

Per approfondire la vita di Lina Wertmüller si può guardare il docufilm 'Dietro gli Occhiali Bianchi' del 2015 firmato da Valerio Ruiz: è il racconto di un viaggio nella vita e nella carriera di Lina Wertmüller, prima donna al mondo nella storia del cinema ad aver ricevuto una nomination al Premio Oscar come miglior regista, con il suo Pasqualino Settebellezze (1975). Dalle immagini inedite girate a Cinecittà quando era aiuto regista di Federico Fellini in 8 e 1/2, il documentario ripercorre i luoghi dei suoi film più celebri, per scoprire l'universo artistico e umano di una donna che, sempre fedele alla sua vena ironica e grottesca, ha lasciato il segno in ogni ramo dello spettacolo in cui ha lavorato. Cinema, teatro, televisione, musica. Ad accompagnare il viaggio, tante interviste esclusive agli artisti testimoni di una carriera intensa, in continua evoluzione. 

Lina Wertmüller è anche tra le protagoniste del film "Registe" del 2014 firmato da Diana Dell'Erba in cui si ripercorre la storia del cinema italiano attraverso la regia firmata al femminile e le voci delle stesse registe, tra cui appunto Lina Wertmüller.

Nella foto di copertina: Lina Wertmüller in 'Registe' di Diana Dell'Erba

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