Mission: Impossible 7 superato da Barbenheimer, cosa ha detto al riguardo il regista McQuarrie
Il regista di Mission: Impossible 7 Christopher McQuarrie si è detto contento del successo de fenomeno Barbenheimer, anche se può avere influenzato gli incassi del suo film.
di Massimino de Febe / 09.09.2023
Nel corso del 2023 ci sono state molte pellicole attese, alcune che sono state una delusione sia per quanto riguarda i numeri al botteghino ed altre che invece sono state delle vere e proprie sorprese. Tra le delusioni troviamo Indiana Jones e il quadrante del destino, che non è andato benissimo nei cinema ma potrebbe riscattarsi in digitale. Tra le altre pellicole che sono state rilasciate durante questi primi nove mesi del 2023 troviamo anche il settimo film della saga Mission: Impossible 7, intitolato Mission: Impossible Dead Reckoning – Parte Uno, che ha incassato 560 milioni di dollari al botteghino globale a fronte di un budget stimato di circa 291 milioni dollari, un risultato che comunque è stato al di sotto delle aspettative e nulla in confronto al fenomeno di Barbenheimer, vale a dire all’uscita contemporanea di Barbie e Oppenheimer il 21 luglio negli Stati Uniti, dieci giorno dopo il debutto statunitense di Mission: Impossible 7.
Mission: Impossible 7, il regista parla riguardo il superamento di Barbenheimer al suo film
In un post pubblicato su X (ex Twitter), l’attore protagonista di Mission: Impossible 7, Tom Cruise assieme al regista Christopher McQuarrie, aveva ironizzato riguardo il rilascio nelle sale americane, nello stesso giorno, il 21 luglio 2023, di due pellicole molto attese, quali Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christoper Nolan. Proprio da loro, è partito il connubio tra i due titoli e così è stato creato il nome del fenomeno Barbenheimer. Questo avrebbe fatto impazzire tutti i fan che si sarebbero focalizzati su questi due titoli facendo diminuire l’interesse per il settimo capitolo di Mission Impossible, non permettendo dunque al film di raggiungere gli obiettivi previsti con la sua distribuzione.
McQuarrie, recentemente, ha ammesso ad Empire di essere contento per il successo ottenuto dalla pellicola di Barbie e per il nuovo film di Nolan. Il regista ha rivelato che non era ironico, assieme a Tom Cruise, sul fatto che avessero comprato i biglietti per entrambi i film e, al contrario, si è dimostrato sportivo e molto entusiasta per il successo ottenuto da Margot Robbie che trova molto talentuosa e le augura che, grazie a Barbie, possa diventare una delle star più grandi di Hollywood, più di quanto lo fosse in precedenza. Inoltre, McQuarrie ha anche espresso soddisfazione per i record battuti da Greta Gerwig e spera che le lezioni e i messaggi che il suo film ha lanciato possano rimanere nel tempo e che possano essere applicati.
Il regista di Mission: Impossible 7 ha anche parlato di Oppenheimer e di come Nolan abbia vinto realizzando un film di tre ore vietato ai minori con all’interno scene di nudo. Il regista ha elogiato la campagna marketing fatta per il film di Nolan e del modo in cui il film è stato venduto. Infine, McQuarrie si è dimostrato contento di come Barbie e Oppenheimer sono balzati in testa alla classifica dei film più visti del 2023 e del loro successo avuto in quanto non si tratta di sequel ma piuttosto di film originali, di cui uno drammatico e lungo. E come ha detto alla fine della chiacchierata con Empire, una volta i film erano quasi tutti drammatici e, alla fine, ciò che conta è la qualità del prodotto.
Christopher McQuarrie potrebbe sperare che Mission: Impossible Dead Reckoning Parte 1 possa avere un grande successo con la distribuzione in homevideo, soprattutto in digitale, sulle orme di Indiana Jones 5. Nel frattempo, la seconda parte del settimo capitolo di Mission: Impossible, Dead Reckoning (Part Two), è attesa nelle sale di tutto il mondo nel 2024, salvo slittamenti a causa degli scioperi in corso: potrà il prossimo film registrare incassi maggiori rispetto alla prima parte?