Mishima, la versione restaurata in anteprima su Studio Universal
Studio Universal (Premium Gallery sul DTT) presenta in Prima TV esclusiva per l’Italia la versione restaurata di “Mishima” (“Mishima: A Life in Four Chapters”), la pellicola che ripercorre la straordinaria ed intensa vita dello scrittore giapponese Yukio Mishima (1925 –1970). Il film, in lingua originale con i sottotitoli in italiano, andrà in onda su Studio […]
di Redazione / 22.03.2012
Studio Universal (Premium Gallery sul DTT) presenta in Prima TV esclusiva per l’Italia la versione restaurata di “Mishima” (“Mishima: A Life in Four Chapters”), la pellicola che ripercorre la straordinaria ed intensa vita dello scrittore giapponese Yukio Mishima (1925 –1970).
Il film, in lingua originale con i sottotitoli in italiano, andrà in onda su Studio Universal lunedì 26 marzo alle ore 23.35 all’interno dello spazio “Lost & Found” dedicato ai tesori dimenticati del cinema.
La pellicola del 1985 è diretta da Paul Schrader e vede come produttori esecutivi Francis Ford Coppola e George Lucas. “Mishima” è stato presentato in concorso al 38esimo Festival di Cannes (1985) dove si è aggiudicato il premio per il Miglior Contributo Artistico.
MISHIMA
Bellezza, arte, azione, armonia tra penna e spada. Sono questi i 4 momenti fondamentali dell’esisteza dello scrittore giapponese Yukio Mishima (1925-1970) che vengono attraversati dall’intensa pellicola del 1985 diretta da Paul Schrader (“American Gigolò”).
Yukio Mishima, autore di saggi, commedie e romanzi, muore il 25 novembre del 1970 quando, all’età di 45 anni, si suicida pubblicamente secondo l’antico rituale del seppuku, per protesta contro l’asservimento del Giappone alle potenze straniere.
Raccontato con flashback, partendo proprio dal suicidio dello scrittore, il film prende le mosse da alcuni dei suoi romanzi (“Il padiglione d’oro”, “La casa di Kyoko” e “Cavalli in fuga”), per focalizzarsi allo stesso tempo sulla sua vita.
Uscendo dal suo studio per andare incontro alla morte, Yukio Mishima ha lasciato un biglietto in cui ha scritto: «La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre».
Il film, premiato a Cannes (1985) nella categoria Miglior Contributo Artistico, vanta la scenografia di Eiko Ishioka (Premio Oscar® nel 1992 per i costumi di “Dracula di Bram Stoker”), la fotografia di John Bailey (“American Gigolò”, “Il grande freddo”) e la colonna sonora di Philip Glass (Golden Globe nel 1999 per le musiche di “The Truman Show”).