Michele Bravi: il cantante indagato per omicidio stradale

Giovedì sera, nella zona San Siro di Milano, il cantante Michele Bravi, che aveva partecipato allo scorso Sanremo con il pezzo Il diario degli errori, ha causato un incidente stradale in cui ha perso la vita una motociclista di 58 anni, deceduta durante il trasporto all'ospedale, dopo che il cantante aveva chiamato i soccorsi.

Subito dopo l'incidente, attraverso un comunicato del suo legato, Michele Bravi aveva dichiarato di sentirsi sconvolto, anche per la consapevolezza di aver distrutto la vita di moltre altre persone; quelle, cioè, legate sia alla donna che a lui. Il cantante ha, dunque, annullato tutti suoi futuri eventi e tutti i concerti, dopo aver dichiarato di voler confidare "nel lavoro della magistratura nella determinazione del sinistro", come si può leggere sui suoi canali social.

Le indagini sul caso, comunque, sono proseguite. Da quando si evince dalle prime ricostruzioni, sembra che Bravi fosse alla guida di una BMW affittata da uno dei tanti servizi di noleggio che ci sono a Milano, quando durante una manovra brusca ha colpito Rosanna Colia, donna di 58 anni, che ha perso la vita. A quanto sembra, però, ci sono ancora dubbi su quale sia siata la manovra che ha causato l'incidente. Le indagini spingono a pensare ad un'inversione di marcia – manovra che dovrebbe essere proibita sul tratto di strada coinvolto nel sinistro -, mentre il legale di Michele Bravi ci ha tenuto a puntualizzate che si è trattato di una svolta a sinistra. Quello che rimane invariato è che, alla fine della manovra, Michele Bravi ha colpito la motociclista che proveniva dal senso opposto di marcia.

Michele Bravi, che aveva vinto con Morgan la settima edizione di X-Factor e che aveva rilanciato la sua carriera attraverso i video su youtube, è risultato negativo ad ogni test che puntava a individuare la presenza di alcol o sostante stupefacenti nel suo sangue. Al momento, dunque, sembrerebbe trattarsi di un tragico incidente causato per distrazione, ma il cantante è comunque indagato per omicidio stradale e, se ritenuto colpevole, rischia dai due ai quattro anni di carcere.