Michael Shannon non è soddisfatto dal multiverso


Michael Shannon, durante un'intervista per la promozione di 'The Flash' ha raccontato di essere contrario al multiverso.

Michael Shannon non ha mai fatto mistero dei suoi dubbi riguardo il riprendere il personaggio del generale Zod nel nuovo film The Flash. Si tratta del personaggio che il pubblico aveva avuto già modo di conoscere in Man of Steel, il villain contro cui doveva combattere il Superman interpretato da Henry Cavill. In una vecchia intervista a Variety, infatti, l’attore aveva avuto modo di parlare dei suoi dubbi inerenti un possibile suo ritorno nei panni del generale alieno e aveva detto:

Ero un po’ confuso. Ho detto: “Se la memoria non mi inganna, penso di essere morto in Man of Steel. Sono sicuri di aver contattato la persona giusta?” Ma poi mi hanno spiegato tutto il fenomeno del multiverso, sul quale ero un po’ indietro all’epoca. Non posso dire di essere un grande fruitore di questo tipo di film – non che abbia qualcosa in contrario. Se devo guardare un film, le probabilità dicono che non sarà uno di questi. Ma di sicuro amo farli.

Ora che Michael Shannon ha interpretato di nuovo il personaggio nell’imminente The Flash, i sentimenti che provava riguardo questo “ritorno” non sono cambiati. Anzi, forse si sono fatti anche più complicati. Perché di fatto è più difficile parlare apertamente dei propri dubbi e delle proprie certezza una volta che il film è in dirittura d’arrivo in sala e un attore è chiamato soprattutto a fare promozione. Specie in un film come The Flash, che negli ultimi mesi è stato accompagnato anche dai problemi legati ai vari comportamenti di Ezra Miller che hanno riempito le testate di settore.

L’idea di Michael Shannon riguardo al multiverso

Ezra Miller come The Flash in The Flash [credit: Copyright 2022 Warner Bros. Entertainment Inc.; courtesy of Warner Bros. Pictures]
Ezra Miller come The Flash in The Flash [credit: Copyright 2022 Warner Bros. Entertainment Inc.; courtesy of Warner Bros. Pictures]

Tra i protagonisti del nuovo film targato DC Comics – universo cinematografico che da anni sta cercando di seguire le tracce del Marvel Cinematic Universe – Michael Shannon si è aperto durante un’intervista con la testata Collider. L’attore è stato molto onesto riguardo i suoi sentimenti verso l’arco narrativo del suo personaggio in The Flash, ma anche riguardo al multiverso. L’attore ha detto:

Non mentirò. Non è stato particolarmente soddisfacente per me, come attore. Questi film sul multiverso sono come se qualcuno stesse giocando con delle action figures. È una cosa che funziona tipo: “Qui c’è questa persona. Qui c’è quest’altra persona. E stanno combattendo.” Non era per niente simile a quella situazione da studio in profondità del personaggio che sentivo era invece Man of Steel.

Altro motivo di scontento per l’attore di Revolutionary Road e Take Shelter è il fatto che la pellicola sia incentrata soprattutto su Ezra Miller e che il personaggio di Zod “è lì per rappresentare una sfida” per la star del film, un ostacolo che il protagonista deve superare solo per andare allo step successivo. Inoltre, altro motivo che aveva lasciato Michael Shannon confuso e dubbioso riguardo la possibilità di riprendere il ruolo di Zod era l’atteggiamento che lo studio aveva avuto nei confronti di Zack Snyder, già regista di Man of Steel.

Ero esitante nel tornare a interpretare il personaggio perché non ero affatto contento di quello che era accaduto con Zack Snyder durante tutta quella fase. Ho parlato con il regista di The Flash, Andy Muschietti, e gli ho detto: “Andy, ascolta, voglio avere la benedizione di Zack, perché non mi sembrerebbe giusto altrimenti.” E Zack, e questo è un suo merito, è stato davvero comprensivo. Mi ha dato la sua benedizione e quindi ho accettato alla fine di fare il film.

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