Meryl Streep, insieme ad altri attori di Hollywood di alto profilo, hanno minacciato di scendere in sciopero. Ecco perché
Mentre a Hollywood è ancora in corso lo sciopero degli sceneggiatori che sta portando alcuni ritardi – il caso più recente è il blocco delle riprese di It ends with us -, all’orizzonte si profila la minaccia di un altro sciopero che potrebbe essere guidato niente meno che da Meryl Streep. L’attrice di Mamma mia!, insieme a Jennifer Lawrence, a Julia Louis-Dreyfus e altri attori d’alto profilo – hanno infatti firmato una lettera asserendo che i membri e i leader dei SAG-AFTRA, il sindacato che si occupa degli attori e dei loro diritti, sono pronti a scendere in sciopero pur di ottenere quello che hanno definito un “accordo di trasformazione“.
La coalizione di attori – che include Lena Waithe, Laura Linney, Sarah Polley, Quinta Brunson e altre decine di attori – ha dichiarato secondo il The Hollywood Reporter che “uno sciopero porta difficoltà a tutti e nessuno lo vuole. Ma siamo pronti a scioperare se si dovrà arrivare a quel punto.” Secondo questa lettera di intenti, gli attori hanno considerato che il 2023 è stato un “inaspettato punto dl flessione nella nostra industria. Quello che poteva essere considerato buono in ogni altro anno, ora non è più abbastanza.”
Secondo i firmatari della lettera, i membri del SAG sono disposti a fare sacrifici, mentre i leader dell’industria non sono altrettanto bravi a scendere a compromessi necessari per mandare avanti l’industria dei sogni di Hollywood. Gli attori hanno inoltre dichiarato:
“Riteniamo che i nostri salari, il nostro mestiere, la nostra libertà creativa e il nostro potere nel sindacato siano stati tutti indeboliti nel corso degli ultimi dieci anni. Noi dobbiamo invertire questa traiettoria.”
Questa presa di posizione da parte di alcuni degli attori più importanti di Hollywood – tra cui, appunto, Meryl Streep – arriva dopo pochi giorni da quando la presidente Fran Drescher, insieme al capo negoziatore Duncan Crabtree-Ireland hanno annunciato che i 160.000 membri dell’unione hanno parlato con i rappresentati dell’Alliance of Motion Pictures and Television Producers (nota anche con l’acronimo di AMPTP), con risultati finora alquanto positivi.
Ciò che i membri del SAG vogliono è un riallineamento per quanto riguarda i salari, le percentuali sullo streaming e le provvigioni legate all’esclusività. Inoltre, gli attori chiedono anche una trasformazione per quel che riguarda le pratiche di audizioni tramite i cosiddetti self-tape, e, soprattutto, chiedono una regolamentazione dell’intelligenza artificiale, assicurandosi che qualsiasi accordo “protegga non solo la nostra immagine, ma vogliamo essere sicuri che tutti saremo ben ricompensati quando ognuno dei nostri lavori sarà usato per allenare l’intelligenza artificiale.” La lettera, che annuncia appunto uno sciopero qualora non vengano rispettati i punti presentati, si conclude dicendo:
“Questo non è il momento di incontrarsi a metà strada, e di certo non è un’esagerazione dire che gli occhi della storia sono puntati su di noi. Chiediamo che voi spingiate per ogni cambiamento di cui abbiamo bisogno e la protezione che meritiamo, facendo in questo modo la storia. Se non siete in grado di raggiungere tutti questi obiettivi, vi chiediamo di usare il potere che avete grazie a noi, il sindacato, e unirvi al WGA (il sindacato degli sceneggiatori, n.d.r.) durante il picchettaggio.”
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