Melaverde, puntate di Febbraio 2018
Melaverde tra Belluno, Treviso e Pordenone per il legno della foresta del Cansiglio e a Cavalese (Trento) per lo speck.
di Redazione / 19.02.2018
Domenica 25 febbraio 2018 alle 11.50 nuova puntata numero 585 di Melaverde su Canale 5, con il legno della foresta del Cansiglio (tra Belluno, Treviso e Pordenone). Alle 11, a Le storie di Melaverde, a Cavalese (Trento) per lo speck.
ORE 11.50, MELAVERDE Prima Visione: legno del Piave
Edoardo Raspelli va alla scoperta della foresta del Cansiglio, tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone. Un luogo davvero unico che qualcuno ha definito un "mondo al contrario". A causa del fenomeno dell'inversione termica, la temperatura cresce con l'aumentare dell'altitudine producendo una singolare distribuzione della vegetazione, con piante e prati di alta quota nelle zone più basse, e faggi, soprattutto, nelle zone più alte. Proprio da queste faggete la Repubblica Serenissima di Venezia, nel 1400, prelevava i tronchi per realizzare i remi delle sue navi, per la loro caratteristica unica di essere perfettamente dritti. Una foresta magnifica che da secoli l'uomo cura e protegge e dalla quale ancora oggi si estrae un legno pregiato utilizzato per prodotti altrettanto preziosi, come intarsi artistici o parquet, divenuti famosi in tutto il mondo. Dalla foresta, ci si sposta poi in una storica azienda che produce da 142 anni botti da vino, ancora oggi seguendo tecniche artigianali, come la piegatura delle doghe con il fuoco. Una sapienza secolare alla quale si unisce la tecnologia più sofisticata, in grado addirittura di definire in anticipo quali profumi rilascerà il legno della botte una volta a contatto con il vino.
ORE 11, LE STORIE DI MELAVERDE: a Cavalese Maso dello Speck
Edoardo Raspelli va lungo i sentieri della val di Fiemme, poco sopra Cavalese, a Daiano, in provincia di Trento, dove oltre 50 anni fa Tito Braito iniziò a lavorare le carni e a creare prodotti tipici della tradizione trentina. Il suo segreto era nascosto in piccoli gesti come la selezione di materie prime di qualità, la creazione del giusto mix di sale e spezie per il massaggio delle cosce, un'affumicatura dolce e tanta pazienza. Nasceva così quello che oggi è definito il principe della montagna: lo speck. Oggi la vecchia stalla, un tempo adibita agli animali, è diventata il "Maso dello Speck" dove Claudio, figlio di Tito, ripercorre tutte le fasi artigianali imparate dal padre riproponendo così gli stessi sapori di un tempo. Inoltre, si scopre come nascono anche altri prodotti tradizionali come il Kaminwurz, un "salamino" ottimo per una merenda, diverse tipologie di wurstel e molti altri prodotti poi venduti nei diversi spacci/negozietti sparsi sul territorio o serviti nel ristorante del maso dove gli ospiti possono assaporare anche piatti tipici della tradizione.
MELAVERDE | 18 FEBBRAIO 2018
Domenica 18 febbraio 2018 alle 11.50 nuova puntata numero 584 di Melaverde su Canale 5, nel Pisano per i tartufi. Alle 11, a Le storie di Melaverde, nel Cuneese per le carni bovine.
11.50, MELAVERDE: nel Pisano per i tartufi
Edoardo Raspelli in Toscana per parlare di tartufi. In Italia si possono raccogliere, anzi " cacciare" come dicono i cavatori esperti, nove tipi diversi di tartufo; e ben sette varietà si possono trovano nei boschi, o meglio, nelle alberete tartufigene che circondano Pisa. Naturalmente il "bianco" è il più pregiato, ma tutti i tartufi hanno il loro valore. La cosa più importante è sapere come utilizzarli, perché non tutti i tartufi sono uguali e quindi non tutti devono essere utilizzati nella stessa maniera. Puntata ricchissima di storia, curiosità informazioni utili sul mondo del tartufo. Si parla di quanto sia importante il cane da tartufi e si scopre come si addestra un cane da tartufi. Segreti che pochi tartufai sono disposti a raccontare. Come nasce un tartufo, dove si cerca, come si cerca, come si raccoglie. E poi: come capire che non ci stanno truffando e stiamo acquistando un tartufo di qualità?
ORE 11, LE STORIE DI MELAVERDE: nel Cuneese per le carni bovine
Ancora un viaggio nel mondo dell'agricoltura e dell'allevamento delle più importanti razze bovine da carne italiane. Partendo dalla famosa razza Piemontese , per Le Storie di Melaverde Edoardo Raspelli torna a parlare dei sistemi utilizzati dagli allevatori piemontesi per dare benessere agli animali e grande qualità alle loro carni. La Piemontese è una razza molto particolare, soprattutto per l'enorme sviluppo della coscia. E' per questo che viene anche chiamata "razza della coscia". Questa caratteristica è data dalla bassa produzione di una particolare proteina, la miostatina, che in condizioni normali regola proprio lo sviluppo muscolare. Per una mutazione genetica naturale, la Piemontese produce meno miostatina e quindi i suoi muscoli posteriori crescono in maniera maggiore dando vita ad una ipertrofia muscolare. Si parla anche delle altre razze storiche da carne italiane come la Chianina, la Maremmana, la Marchigiana, la Romagnola e la Podolica. E poi spazio alle tipicità gastronomiche del territorio e anche ad alcune novità come ad esempio il "Gran Cotto di Bovino" .
MELAVERDE | 11 FEBBRAIO 2018
Domenica 11 febbraio 2018 alle 11.50 nuova puntata numero 583 di Melaverde su Canale 5, da Val Saviore (Brescia) per l'eroismo di montagna. Alle 11, a Le storie di Melaverde, a Piacenza per salumi e formaggi.
ORE 11.50: Eroismo di montagna, in Val Saviore (Brescia)
Melaverde in Val Saviore tra le più belle e suggestive vallate laterali della Valle Camonica. Tra queste montagne dove la vita segue i ritmi della natura Edoardo Raspelli incontra donne e uomini che hanno scelto di lasciare il mondo comodo del fondovalle e della città per scoprirne un altro, forse più vero, …. quello della montagna. Melaverde racconta la storia di Monia operaia a Brescia che oggi alleva capre e produce formaggi caprini, Pamela che coltiva piccoli frutti e prepara marmellate biologiche e Vasco che accoglie i turisti nella casa che ha costruito con le proprie mani, offrendo ai suoi ospiti i prodotti di questa terra.
ORE 11: a Piacenza, salumi e formaggi
La provincia di Piacenza è l'unica in Italia ad avere ben tre salumi a Denominazione di Origine Protetta. Il salame, la pancetta, la coppa. Ma molti altri sono i prodotti derivati dalla lavorazione della carne di suino che vedremo di nuovo in questa puntata de Le Storie di Melaverde . La mariola, la culatta, la gola stagionata, il fiocco, un particolare cotechino chiamato "investidura". Ed altri ancora. La Pianura Padana da sempre è zona vocata all'allevamento del maiale. In particolare di quello che oggi viene chiamato "suino padano pesante". E ' la storia di questa terra che ha prodotto questo suino speciale per quantità e qualità delle sue carni. La coltivazione storica dei cereali, alimento fondamentale nell'allevamento dei maiali, ma anche di tutti gli altri animali come i bovini. Molti cereali, quindi molti animali e in particolare anche molti bovini, con il latte dei quali si producono due famosissimi formaggi: il Grana Padano ed il Parmigiano. La produzione di formaggi produce il siero di scarto, e questo è il secondo alimento fondamentale per l'alimentazione dei suini. Ecco perché da sempre, in tutta la Pianura Padana, e quindi anche in Emilia Romagna, ci sono tanti suini, e di conseguenza tanti salumi, più o meno noti.
MELAVERDE | 4 FEBBRAIO 2018
Domenica 4 febbraio 2018 alle 11.50 nuova puntata numero 582 di Melaverde su Canale 5, ad Arnad Le Vieux (Aosta) per il Lard d'Arnad a D.O.P. . Alle 11, a Le storie di Melaverde, a Livorno Ferraris (Vercelli) per il riso.
ORE 11.50: ad Arnad Le Vieux (Aosta) per il Lard d'Arnad a D.O.P.
Quando l'amore per un territorio e per le sue tradizioni si unisce alla passione e alla voglia di fare di un figlio che ha imparato tutto dal nonno e dal padre, ecco che nasce un grande prodotto italiano. Se poi la passione è l'arte della norcineria e il territorio il comune di Arnad in Valle d'Aosta, ecco che nasce il Lardo di Arnad DOP.
Questa settimana Edoardo Raspelli raggiunge il piccolo comune di Arnad in Valle d'Aosta per parlare di un lardo le cui origini risalgono al 1500 quando spezie e sale erano l'unico metodo per conservare le carni che venivano messe in recipienti di legno, detti Doil, dove acquistavano profumi e sapori particolari. Oggi, quella stessa ricetta e manualità rivive grazie ad un imprenditore che ha scelto di trasferirsi ad Arnad per produrre questo antico lardo tradizionale insieme ad altri prodotti tipici Valdostani come la mocetta e la coppa al ginepro. Ma cosa spinge Raffaele Ferrari a venire proprio ad Arnad per produrre questo lardo DOP?
ORE 11: il riso (a Livorno Ferraris,Vercelli)
Edoardo Raspelli apre Le Storie di Melaverde questa settimana con in uno scenario che riporta agli inizi del '900, quando alle porte di marzo si aprivano le chiuse per allagare le risaie che, da quel momento accoglievano così centinaia di mondine che si occupavano del trapianto delle nuove piante di riso, della mondatura, della pulizia dalle piante infestanti. Si parla di riso, nello specifico di un riso "Invecchiato", che una volta raccolto viene coccolato fino a sette anni, periodo in cui invecchia, acquistando diversecaratteristiche. Si seguiranno quindi tutte le fasi della filiera corta, dal campo fino alla tavola, e si capirà perché, l'esperienza, l'accurata lavorazione e la giusta attesa, rendono questo riso unico tanto da essere apprezzato in tutto il mondo come ambasciatore del Made in Italy.
Foto credit: Elena Tiraboschi.