MedFilm Festival 2021
MedFilm Festival 2021

MedFilm Festival 2021, i Premi della 27a edizione (5-14 novembre)


Film d'apertura Una storia d'amore e di desiderio della regista Leyla Bouzid, proposto in anteprima italiana. Tra i vincitori: Amira di Mohamed Diab, Una storia d'amore e di desiderio di Leyla Bouzid, Mariner of the Mountains di Karim Aïnouz.

Si è conclusa la 27a edizione del MedFilm Festival, il festival di cinema dedicato alle cinematografie del Mediterraneo, tornato in sala dal 5 al 14 novembre 2021. Cinema Savoy, il Museo Macro, il Nuovo Cinema Aquila, La Casa delle Letterature sono i luoghi che hanno ospitato il programma: 10 giorni di proiezioni, meeting professionali, masterclass nelle università, incontri con giovani autori e maestri del cinema. Anche quest'anno una selezione dei film accessibile online. Il festival, presieduto da Ginella Vocca e diretto da Giulio Casadei, ha visto quest'anno la partecipazione di 86 film, in rappresentanza di 35 Paesi, per un viaggio dalla periferia di Marsiglia alle montagne della Cabilia in Algeria, passando per la costa libanese, le strade di Kandahar, il golfo di Napoli, i vicoli di Casablanca, le miniere slovene.

I vincitori della 27ma edizione del MEDFILM Festival

CONCORSO UFFICIALE
La Giuria del Concorso Ufficiale, composta da Leonardo Di Costanzo, Ippolita Di Majo, Mathilde Henrot, Francesca Mazzoleni, Melania Mazzucco ha decretato:

Premio AMORE E PSICHE per il Miglior Film: Amira di Mohamed Diab (Egitto/Giordania/EAU, 2021, 101'): "Il film, ispirato da notizie di cronaca come il contrabbando di sperma dei reclusi a vita per terrorismo nelle carceri israeliane, racconta da un'angolazione inedita il conflitto che divide due popoli e due mondi. Il viaggio tragico della diciassettenne palestinese Amira alla ricerca della sua identità interroga ilsignificato autentico dell'appartenenza e diventa un teorema sull'eccitazione dell'odio, sull'asfissiante  controllo sociale di un microcosmo chiuso, sull'oppressione femminile e sull'assenza di libertà, di una radicalità che non può non inquietare e sconvolgere".

Premio SPECIALE DELLA GIURIA: Una storia d'amore e di desiderio di Leyla Bouzid (Francia/Tunisia, 2021, 102'): "Il film di una giovane regista che esplora con profondità, precisione e tenerezza l'identità araba, attraverso l'incontro di un giovane ragazzo nato in Francia da genitori algerini con una giovane tunisina appena arrivata a Parigi. Ciascuno si confronta ai suoi riferimenti culturali, quelli trasmessi e quelli immaginati, e al suo proprio desiderio. Da queste complessità trionfa il desiderio di vita".

Premio ESPRESSIONE ARTISTICA per la miglior regia: Mariner of the Mountains di Karim Aïnouz (Brasile/Francia/Germania, 2021, 98'): "Un viaggio in Kabilia, terra di nascita di un padre fugacemente incontrato solo in età adulta e una lettera in immagini  alla tanto amata madre  scomparsa da poco. Una lettera come diario di una ricerca intima delle origini che a tratti incrocia la Grande Storia della rivoluzione algerina. Il premio va a un film in cui parole, immagini ed elementi diversi sapientemente tenuti tra associazioni e contrappunti, tessono magistralmente un racconto che coinvolge, cattura e commuove".

CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI
La Giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi, composta da 13 studenti di scuole di cinema di Francia, Grecia, Italia, Libano, Marocco, Slovenia, Spagna e Tunisia, e 3 rappresentanze di detenuti degli istituti di pena coinvolti nel progetto Methexis (Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia) ha decretato:

Premio METHEXIS per il Miglior Cortometraggio: Le Départ di Saïd Hamich (Marocco/Francia, 2020, 25'): "Una storia che sa raccontare attraverso gli occhi di un bambino il dramma sociale che colpisce un paese intero: quello dell'immigrazione delle giovani generazioni è un tema che accomuna tristemente i paesi del Mediterraneo. Resta solo la promessa di poter tornare, prima o poi, a casa. Il tutto attraverso una regia che riesce ad evocare suoni, colori e sapori di un immaginario molto nitido dell'infanzia, dell'amore e delle carezze materne, del ricordo indelebile dei luoghi del proprio passato".

Premio CERVANTES ROMA al cortometraggio più creativo: Figlio santo di Aliosha Massine (Italia, 2021, 20'): "Per la brillante rivisitazione della Natività in chiave moderna. Una storia che ha come punto di forza l'indagine delle psicologie umane all'interno di una crisi di coppia, con un gusto irriverente e sagace del tutto inedito. La libera interpretazione lascia allo spettatore la possibilità di immaginare infiniti scenari e significati. L'atmosfera sospesa dona alla storia una dimensione onirica come quella del sogno della protagonista: e citando una delle detenute della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia, "quante volte abbiamo fatto questi sogni fra le quattro mura della nostra cella? Poteva essere uno dei nostri sogni".

Menzioni speciali:
Have a Nice Dog! di Jalal Maghout (Siria/Germania, 2020, 13'): "Have a Nice Dog! per l'originalità nel raccontare la disperazione di un uomo in un paese in guerra. L'utilizzo del conflitto interiore del personaggio come mezzo per denunciare un conflitto che coinvolge un paese intero rappresenta una forte scelta registica".

Haut les coeurs di Adrian Moyse Dullin (Francia, 2021, 15'): "Haut les coeurs per aver raccontato il bullismo, l'amicizia e la complicità dei ragazzi in maniera inaspettata: il mondo "social" ed il mondo reale si mischiano tra di loro per poi, sul finale, dare una netta divisione fra ciò che conta veramente e cosa no".

PREMIO VALENTINA PEDICINI – Miglior opera prima e seconda
La giuria del Premio Valentina Pedicini, composta da Alfredo Covelli, Gaia Furrer e Tiziana Triana ha decretato:

Miglior Film: Una storia d'amore e di desiderio di Leyla Bouzid (Francia/Tunisia, 2021, 102'): "In questa prima edizione del premio dedicato alla regista Valentina Pedicini, che era solita visitare nelle sue opere zone fisiche e mentali poco esplorate, descrivendo lo scardinamento dei modelli tradizionali, conferiamo il riconoscimento al film "Una storia d'amore e di desiderio" per la sensibilità e l'intelligenza con cui la giovane regista franco-tunisina Leyla Bouzid rivisita i meccanismi tipici della commedia romantica, dando loro un senso nuovo e aggiornato al tempo presente. Il film descrive con poesia, sensualità e servendosi di riferimenti letterari mai scontati, un'educazione sentimentale in cui è la donna ad essere più emancipata e aderente ai propri desideri di quanto non lo sia l'uomo. Ed è in questo ribaltamento degli stereotipi e nella capacità di raccontare la fragilità, la timidezza e lospaesamento maschili, che sta l'importanza e la portata universale del film".

MEDFILM WORKS IN PROGRESS
La Giuria dei MedFilm Works in Progress, composta da Paolo Bertolin, Christophe Leparc e Elhum Shakerifar ha decretato:

PREMIO OIM (10.000 euro): A hero of our Time di Miraç Atabey (Turchia): "Un'opera prima ambiziosa e dallo stile molto personale costruita attraverso collaborazioni creative di lunga data nella Turchia nord-orientale. Siamo stati colpiti dalla chiarezza del progetto e dall'impegno nelle scelte formali di Miraç Atabey, così come dall'eleganza narrativa del film, che parla sottilmente delle questioni generazionali del nostro tempo".

PREMIO STADION VIDEO (sottotitoli in inglese + creazione DCP): About Cairo di Hala Galal (Egitto): "Un riconoscimento al suo spirito di solidarietà, e all'urgenza del suo messaggio. Speriamo che questo premio sottolinei la nostra volontà di vedere il film raggiungere il pubblico nazionale ed internazionale".

PREMIO DIRITTI UMANI AMNESTY INTERNATIONAL
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha assegnato il Premio Diritti Umani Amnesty International della 27esima edizione del MedFilm Festival a: Amira di Mohamed Diab (Egitto/Giordania/EAU, 2021, 101'):"Amira è un film bellissimo, che ha il pregio di servirsi di una sceneggiatura, una regia e attori perfettamente armonizzati e ispirati. Questo permette all'opera di presentare una vicenda reale poco conosciuta e denunciare al tempo stesso le violazioni dei diritti umani perpetrate dalle istituzioni o dovute a sistemi tradizionali misogini e discriminatori. Ma anche di generare, ed è un altro dei meriti di questo film, una riflessione più intima e profonda, e più universale, sulla propria formazione ed evoluzione come esseri umani, sulle scelte che condizionano la vita, sulla libertà autentica di tali scelte".

PREMI COLLATERALI DELLA 27° MEDFILM FESTIVAL

GIURIE UNIVERSITARIE
76 studenti delle Università La Sapienza (Dipartimento ISO Istituto italiano di Studi Orientali, Dipartimento di Filosofia, Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo), Tor Vergata (Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società), Roma Tre (Dipartimento di Filosofia, Comunicazione, Spettacolo), Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT e Link Campus, UNIMED e Luiss hanno assegnato i seguenti premi:

Miglior Lungometraggio: Good Mother di Hafsia Herzi (Francia, 2020, 99'): "Il ruolo della protagonista interpretata da un'attrice non professionista scolpisce una figura femminile realistica e allo stesso tempo poetica e struggente. Attraverso la caratterizzazione dei personaggi si riesce a restituire un ritratto fedele della realtà sociale della periferia francese".

Menzione speciale: Amira di Mohamed Diab (Egitto/Giordania/EAU, 2021, 101'): "Affronta una tematica politicamente molto delicata e poco trattata, con lo sguardo di un'adolescente che si trova a mettere in discussione la propria identità, attraverso scelte più grandi di lei".

Miglior cortometraggio: Le Départ di Saïd Hamich Benlarbi (Marocco/Francia, 2020, 25'): "Attraverso la semplicità dello sguardo di un bambino, questo film ha toccato problematiche profonde e sempre attuali riuscendo ad emozionare il pubblico".

Menzione speciale: Have a Nice Dog di Jalal Maghout (Siria/Germania, 2020, 13'): "Profondamente apprezzata è stata la capacità del film di esaminare l'angoscia del protagonista attraverso un'animazione allo stesso tempo originale e disturbante".

PREMIO PIÙCULTURE
La giuria Piùculture composta da Jada Bai (Cina), Roxana Ene (Romania), Sarah Fortunée Tabbakh (Libano), Saida Hamouyehy (Marocco), Idrees Jamali (Afghanista), Sonia Lima Morais (Capo Verde), Mykhaylo Vovchyk (Ucraina) ha decretato come Miglior film Una storia d'amore e di desiderio di Leyla Bouzid (Francia/Tunisia, 2021, 102'): "La storia coinvolge emotivamente: delicata, intima, capace di andare in profondità nei turbamenti e nelle passioni dell'intraprendente e più aperta Farah, nata e cresciuta in Tunisia, e del timido Ahmed, francese di origine algerina, che si conoscono in un corso di Letteratura francese alla Sorbona. Bello il legame tra letteratura e desiderio: le parole delle citazioni letterarie evocano altri orizzonti e fanno sognare. Interessante la scoperta da parte di Ahmed della poesia araba erotica e sensuale, di cui in genere si sa poco, a causa dei pregiudizi e di un'idea impoverita della cultura araba. Ma più in generale il film ben rappresenta quella ricerca inquieta della conoscenza di sée del proprio posto nel mondo. Convincente la recitazione,  che rende la chimica palpabile tra i due protagonisti; godibile il ritmo del film. Insomma un film che mette al centro il tema dell'incontro fra diversità, caratterizzato da conflittualità, ma anche dalla bellezza della scoperta. E noi della Giuria Piùculture, di origine non italiana, ci siamo riconosciuti in molti aspetti del film".

Il programma della 27ma edizione del MEDFILM Festival

I FILM IN CONCORSO
9 film del Concorso Ufficiale – Premio Amore & Psiche, in rappresentanza di 8 paesi. Una selezione per rimettere al centro la relazione umana, l'incontro con l'altro e i legami tra persone, a partire dal film d'apertura, Una storia d'amore e di desiderio della regista Leyla Bouzid, proposto in anteprima italiana. Il film, in sala nella prossima primavera con Cineclub Internazionale Distribuzione, racconta la storia dell'incontro folgorante tra il timido Ahmed e l'esplosiva Farah. Un film sulla scoperta dell'amore e delle profonde radici culturali che legano il corpo e l'intelletto attraverso la poesia e la letteratura erotica antica e contemporanea. Il desiderio e la scoperta di sè sono raccontati anche dal libanese Death of Virgin, and the Sin of not Living di George Peter Barbari, film polifonico e introspettivo su quattro ragazzi pronti a perdere la verginità in un bordello, e da Amira dell'egiziano Mohamed Diab, che interroga la nozione di identità e appartenenza attraverso la storia di una diciassettenne palestinese e del suo rapporto con il padre rinchiuso in carcere fin dalla sua nascita. Il passaggio all'età adulta è la materia primaria di Casablanca Beats di Nabil Ayouch, che segue un gruppo di ragazzi in un centro culturale a Casablanca mentre cercano di affrancarsi dal peso delle tradizioni grazie alla cultura hip hop. Ai legami familiari e al concetto di memoria guardano invece On the Fence di Nesrine El-Zayat, viaggio intimo della regista dal Cairo al piccolo villaggio natale, Tema, nel nord dell'Egitto, Good Mother di Hafsia Herzi, cronaca quotidiana della vita di una cinquantenne di Marsiglia che lavora come donna delle pulizie e lotta per il figlio detenuto in carcere, e Mariner of the Mountains del regista brasiliano Karim Aïnouz, che qui propone un diario personale alla scoperta della terra natia del padre, l'Algeria. Un saggio antropologico e una meditazione sulle conseguenze della colonizzazione. Sulla memoria e la sua fallacità si concentra lo sloveno Sanremo di Miroslav Mandic, che racconta di un anziano affetto da Alzheimer, ospite di una casa di riposo, che ogni giorno si innamora di una donna, e ogni sera se ne dimentica. Infine, Commitment Hasan del regista turco Semih Kaplanoğlu, che qui mette in scena i dilemmi morali e il senso di responsabilità di un contadino dell'entroterra turco.

Per il Concorso Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes Roma, 24 film in competizione, provenienti da 19 Paesi dell'area Euro-Mediterranea. Tra i corti in gara, le anteprime italiane di Trumpets in the Sky di Rakan Mayasi (il regista palestinese di Bonboné), Ankebût di Ceylan Özgün Özçelik (la regista turca del thriller psicologico Inflame, passato al MedFilm 2017), Last Day of Sun di Kays Mejri (ricostruzione della storia vera di Naceur Damergi, il "mostro" di Nabeul), Apallou di Niko Avgoustidi (vincitore del Premio Methexis nel 2016 con Ummi) e gli spagnoli Farrucas di Ian de la Rosa e La caída del vencejo di Gonzalo Quincoces. Da Marocco e Slovenia, i due Paesi Ospiti d'onore, arrivano Le Départ di Saïd Hamich Benlarbi (il produttore di Much Loved di Nabil Ayouch e Volubilis di Faouzi Bensaïdi) e Jmar di Samy Sidali (con le musiche di Bergsonist), Sisters di Katarina Rešek (la filmmaker e video-artista nota come Kukla) e Otava di Lana Bregar, regista classe 1998. Italia in gara con Figlio santo di Aliosha Massine: la storia di Maria e Giuseppe ai giorni nostri, con Luca Massaro e Tea Falco.

FUORI CONCORSO
Nel Fuori concorso, l'anteprima italiana di Ahed's Knee di Nadav Lapid (vincitore del Premio speciale della giuria al Festival di Cannes 2021), che mette in scena la doppia battaglia, in uno stile autobiografico, che un regista israeliano si trova a combattere in un difficile momento della sua vita: una contro la morte della libertà nel suo Paese, l'altra contro il dolore provocatogli dalla morte di sua madre. Sempre Fuori concorso, in anteprima italiana, Eastwood di Alireza Rasoulinejad, commedia surreale su un regista alla ricerca del sosia di Clint Eastwood, e Viaggio a Kandahar di Mohsen Makhmalbaf, di cui ricorre il XX anniversario della sua realizzazione. Il festival propone inoltre un programma composto da un mediometraggio e tre cortometraggi attorno ai concetti di luoghi della memoria e fantasmi del passato: tra i film, Constellation di Dania Reymond-Boughenou e Noir-Soleil di Maria Larrivé.

MAROCCO E SLOVENIA, OSPITI D'ONORE
Per l'omaggio al Marocco, Death for Sale di Faouzi Bensaïdi (Premio alla Carriera 2021) e il documentario Before the Dying of the Light di Ali Essafi, film costruito con materiali d'archivio rarissimi, che riporta alla luce il Marocco degli anni '70, un'epoca straordinaria di avanguardia artistica e impegno politico.
Per l'omaggio alla Slovenia, focus al femminile con lungometraggi e cortometraggi, tra la riscoperta del recente passato e la messa in scena del presente. Tra le opere slovene in programma, Il segreto della miniera di Hanna Slak, candidato agli Oscar 2017, tratto dalla storia vera di un minatore e di una scoperta che riportò a galla i traumi della Guerra nei Balcani.

IL CINEMA EUROPEO A ROMA
In collaborazione con l'Ufficio d'informazione in Italia del Parlamento europeo, il MedFilm ospita la X edizione dei Lux Film Days a Roma con la proiezione del film vincitore del Premio LUX del pubblico 2021: Collective di Alexander Nanau. Il Premio LUX del pubblico del Parlamento europeo e della European Film Academy (EFA) esprime l'impegno delle istituzioni europee verso la Cultura. L'iniziativa promuove la diversità culturale e dà un sostegno tangibile al cinema e alle arti.

PERLE
Tra i film in questa sezione Perle dedicata al cinema italiano indipendente: Europa del regista italo-iracheno Haider Rashid e un doppio omaggio a Leonardo Di Costanzo con le proiezioni di Cadenza d'inganno e L'intervallo. La selezione dei cortometraggi italiani è stata realizzata in collaborazione con la Settimana Internazionale della critica di Venezia, con la riproposizione integrale del programma della 26a edizione: 7 titoli realizzati dal "futuro del cinema italiano". A presentare questa selezione: Beatrice Fiorentino, Delegata generale della sezione autonoma del Festival di Venezia.

VOCI DAL CARCERE
Film speciali anche nella sezione Voci dal Carcere, con il lungometraggio Rebibbia Lockdown di Fabio Cavalli, documentario nato da un'idea della vice presidente della Luiss ed ex ministro della Giustizia Paola Severino che racconta l'esperienza vissuta da quattro studenti universitari della Luiss con un gruppo di detenuti del reparto di Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia; e quattro tra mediometraggi e cortometraggi: Ciò che resta – appunti dalla polvere di Enrico Casale, Renato Bandoli, Stabat Mater di Giuseppe Tesi, Voliera di Vittoria Corallo e Buio di Giulio Maroncelli.

SGUARDI DAL FUTURO
È la sezione che raccoglie i lavori di diploma dei 13 studenti della giuria Methexis, provenienti dalle scuole di cinema di Italia, Francia, Grecia, Libano, Marocco, Slovenia, Spagna, Tunisia, per scoprire insieme i talenti di domani.

EVENTI SPECIALI
MEDMeetings – 5a edizione
In collaborazione con l'Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Lazio, l'OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e il MIC, in programma la quinta edizione dei MEDMeetings, dal titolo "Cosi vicini, cosi lontani", per un'analisi sulle opportunità produttive tra le cinematografie del Mediterraneo, e una riflessione sulla distanza che ancora ci separa dai paesi dell'area in termini di coproduzioni e di distribuzione. Nell'ambito dei MedMeetings, la seconda edizione dei WIPS – MedFilm Works in Progress, a cura di Azza Chaabouni, con l'istituzione di OIM PRIZE premio in denaro di 10.000,00 euro per il film vincitore; al secondo film selezionato dalla giuria di esperti il Premio Tecnico offerto da Stadion Video (del valore di 3.500,00 euro). MedFilm WIPS è un bando aperto a progetti di finzione e documentari creativi in fase di post-produzione provenienti dai paesi dell'area Euro-Mediterranea. Il progetto è realizzato in collaborazione con l'OIM-Organizzazione Internazionale delle Migrazioni e con il supporto di Regione Lazio. Sei i film in concorso sottoposti a valutazione della giuria: Alam di Firas El Khoury (Palestina/Tunisia/Francia), Distances di Reda Henkam (Marocco), Gli ultimi giorni dell'umanità di Enrico Ghezzi, Alessandro Gagliardo (Italia), A Hero of our time di Mirac Atabey (Turchia), Snow White Dies at the End di Krisijan Risteski (Macedonia) e About Cairo di Hala Galal (Egitto).

MedFilm Talents
Sezione dedicata ai talenti emergenti provenienti dai Paesi Euro-Mediterranei. In programma, quattro webinar in cui i 13 giovani registi della sezione fuori concorso "Sguardi dal Futuro" e giurati del Concorso Internazionale Cortometraggi, incontrano i professionisti dell'industria cinematografica. MedFilm Talents mira a diventare un punto di incontro chiave, a Roma e nel Lazio, identitario e riconoscibile, destinato ai talenti emergenti, autori e produttori italiani e dei paesi mediterranei.

Webinar "Diaspora: idee e competenze in movimento" (10 Novembre)
In collaborazione con OIM Italia e OIM Tunisia, l'appuntamento dedicato agli approfondimenti sul tema delle migrazioni con l'incontro online dedicato alla "diaspora". Interverranno: Azza Chaabouni, consulente cinematografica, Tunisia, Michelle Azoury, Responsabile vendite tv, Libano, Leila El Houssi, docente universitaria italo-tunisina, Takoua Ben Mohamed, fumettista italo-tunisina. Modererà la giornalista Karima Moual.

Omaggio ai 60 anni di Amnesty International (12 Novembre)
Una giornata speciale ad Amnesty International per celebrare il 60esimo anniversario della sua fondazione. Due proiezioni evento al Nuovo Cinema Aquila: Candle in Barbed Wire di Fabio Masi, documentario sui sessant'anni di lotta per i diritti umani di Amnesty International, vista e raccontata attraverso gli occhi, le parole e le azioni di un gruppo, tra attivisti e volontari, della sezione italiana; I figli di Caino di Keti Stamo, film ambientato in un piccolo villaggio dell'Albania del nord, dove l'antico codice del Kanun detta ancora le regole, ha per protagonisti sette bambini, obbligati a vivere seguendo questo codice, che s'incontrano e discutono sulla storia di Caino e Abele. Per il terzo anno consecutivo Amnesty International conferisce il Premio Amnesty per i diritti umani ad un film presentato nell'ambito del MedFilm Festival 2021. In chiusura di giornata, la proiezione del film Viaggio a Kandahar di Mohsen Makhmalbaf, per una riflessione sull'Afghanistan di oggi, a distanza di 20 anni dalla realizzazione del film. L'incontro è organizzato in collaborazione con l'Associazione Nove Onlus.

Masterclass con Faouzi Bensaïdi e Leonardo Di Costanzo
In collaborazione con il Dipartimento ISO Istituto italiano di studi orientali dell'Università La Sapienza di Roma, la Masterclass con Faouzi Bensaïdi (5 novembre). In un dialogo con l'attore e regista: Laura Guazzone, Professoressa di Storia contemporanea del mondo arabo; Francesco Zappa, Professore di Islamistica; Roberto Silvestri, critico cinematografico e conduttore radiofonico; Veronica Flora, MedFilm Festival. In collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma, la Masterclass con Leonardo Di Costanzo (9 novembre). In un dialogo con il regista: Stefano Velotti, Professore Ordinario di Estetica; Dario Cecchi, Professore di Estetica; Edoardo Albinati, scrittore e sceneggiatore; Veronica Flora, MedFilm Festival; Gianfranco Pannone, MedFilm Festival.

Letture dal Mediterraneo
Per il settimo anno consecutivo la sezione Letture dal Mediterraneo: quattro appuntamenti letterari dedicati al cinema, alla narrativa e al mondo dell'arte. Nell'ambito della sezione, la presentazione di: Dalil di Francesca Bellino (Barometz), Marc Scialom. Impasse du cinema: Esilio, memoria, utopia a cura di Mila Lazic e Silvia Tarquini (Artdigiland), D'inverno, Venezia di Patrizio Nissirio (Ensemble), È REALE? Guida empatica del cinedocumentarista di Gianfranco Pannone (Artdigiland). La sezione è realizzata in collaborazione con Biblioteche di Roma.

WWF
Per statuto il MedFilm Festival è strumento di condivisione e partecipazione a temi cruciali come la difesa dei Diritti umani e dell'Ambiente, in tal senso e in coincidenza con La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti in programma a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre, è nata la collaborazione con il WWF Italia volta a sensibilizzare la sempre più stretta connessione tra il diritto all'Ambiente e i diritti Umani nella regione mediterranea.

LE GIURIE
Il montepremi del festival in questa edizione tocca i 14.000,00 euro. Giuria del Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche composta da: i registi Leonardo Di Costanzo e Francesca Mazzoleni, la scrittrice Melania Mazzucco, la sceneggiatrice Ippolita di Majo e la programmatrice Mathilde Henrot. Ad assegnare il Premio Valentina Pedicini: Alfredo Covelli, sceneggiatore e produttore, Gaia Furrer, Direttrice artistica delle Giornate degli Autori, e Tiziana Triana, Direttrice editoriale di Fandango Libri e editor di saggistica. A valutare i progetti dei MedFilm Works in Progress una giuria internazionale composta da Paolo Bertolin, curatore, critico cinematografico e produttore, Elhum Shakerifar, produttrice, curatrice e scrittrice, e Christophe Leparc, Direttore generale della Quinzaine des Réalisateurs e Direttore artistico di Cinemed Montepellier.

Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes è stata chiamata una giuria formata da 13 studenti diplomandi provenienti dalle Scuole Nazionali di Cinemaeuropee e mediterranee e dai detenuti e dalle detenute della Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia, Casa Circondariale Nuovo Complesso Roma Rebibbia. Questi i nomi: Lorenzo Vitrone (Scuola d'arte cinematografica Gian Maria Volontè, Italia), Alberto Palmieri (Centro Sperimentale di Cinematografia, Italia), Riccardo Lanaia (Scuola di cinema Sentieri Selvaggi,Italia), Sylvain Adas (La Fémis, école nationale supérieure des métiers de l'image et du son), Francia, Gabriel Athanasiou (Aristotle University of Thessaloniki, Grecia), Romy Bou Nasr (ALBA Académie Libanaise des Beaux Arts, Libano), Salma El Belghiti (ISCA Institut Spécialisé du Cinéma et de l'Audiovisuel Rabat, Marocco), Reda Sabor (ISCA Institut Spécialisé du Cinéma et de l'Audiovisuel Rabat, Marocco), Hamza Makdoum (ISCA Institut Spécialisé du Cinéma et de l'Audiovisuel Rabat, Marocco), Katerina Blazic (University of Nova Gorica School of Arts, Slovenia), Ivana Vogrinc Vidali (AGRFT Academy of Theatre, Radio, Film and Television, Slovenia), Ana Beyron (ECAM Escuela de Cinematografía y del Audiovisual de la Comunidad de Madrid, Spagna), Yasmine Anane (ISAMM Institut Supérieur des Arts Multimédia de la Manouba, Tunisia), Yasser Chebbi (ISAMM Institut Supérieur des Arts Multimédia de la Manouba, Tunisia). 

ARCHIVIO MEDFILM FESTIVAL

Spazio reale e virtuale di incontro e dialogo tra la memoria del cinema contemporaneo dei Paesi del Mediterraneo allargato e le nuove generazioni, nella prospettiva di studio e ricerca dell'alveo accademico che lo ospita. L'Archivio MedFilm Festival è ospitato presso la mediateca della Biblioteca Diso del Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali – ISO, Università La Sapienza di Roma. L'Archivio è realizzato nell'ambito del progetto Terza Missione del Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali – ISO – Voci e immagini dal dialogo Interculturale nel Mediterraneo, in collaborazione con il MedFilm Festival di Roma.

Il manifesto ufficiale

Il manifesto ufficiale del festival presenta un'opera del fotografo Alessio Cupelli.

Locandina MedFilm Festival 2021
Locandina MedFilm Festival 2021

La manifestazione è supportata da: Commissione europea e Parlamento europeo, Ministero della Cultura, Regione LAZIO, OIM-Organizzazione Internazionale delle Migrazioni e le Ambasciate di Marocco e Slovenia.

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