Luì e Sofì hanno presentato in anteprima i contenuti del prossimo film dei Me Contro Te, Claudia Gerini ha ricevuto il Giffoni Award, i The Jackal hanno parlato di come si è formato il gruppo, Salvatore Esposito ha parlato di cosa gli riserverà il futuro dopo 'Gennaro Savastano', Lillo ha parlato della sua esperienza in LOL.
Tra gli ospiti di #Giffoni50Plus, in programma dal 21 al 31 luglio a Giffoni Valle Piana (Salerno), ci sono stati Luì e Sofì dei 'Me Contro Te' per presentare in anteprima mondiale i contenuti del loro prossimo 'Il Mistero Della Scuola Incantata' in uscita al cinema dal 18 agosto, l'attrice italiana Claudia Gerini per ricevere il Giffoni Award e raccontare il suo imminente debutto alla regia, e poi ancora i The Jackal, il collettivo artistico popolare sul web.
Luigi Calagna e Sofia Scalia hanno portato a #Giffoni50Plus in anteprima mondiale i contenuti del film Me Contro Te – Il Film: Il Mistero Della Scuola Incantata, dal 18 agosto in sala per Warner Bros. 'Lui e Sofi' hanno mostrato ai giovani giurati una clip ambientata nella scuola magica che ospita il secondo lungometraggio della saga, diretto da Gianluca Leuzzi. Al termine dell'evento, a sorpresa, i Me contro Te hanno intonato una loro canzone assieme ai giffoner, prima del selfie di rito e del saluto segreto che gli attori hanno condiviso con il pubblico.
In questa nuova avventura "si svela il passato magico dei Me contro te, legato alla famiglia e si scopre che Sofì è una fata, ma sarà vero? E soprattutto scopriremo finalmente l'identità del nostro arci-nemico il signor S, su cui ci interroghiamo da quando ci mandava le prime lettere" ha dichiarato Luigi Calagna e Sofia Scalia.
Sofì ha poi rivelato qualche retroscena degli esordi del duo: "Il nome lo abbiamo scelto per evitare che uno dei due venisse prima dell'altro, così siamo entrambi protagonisti".
L'imminente Me Contro Te – Il Film: Il Mistero Della Scuola Incantata arriva in sala dopo Me contro Te – Il film: La vendetta del Signor S uscito nel 2020. Alla domanda di alcuni giffoner se ci sarà un terzo film, Lui e Sofi hanno risposto: "Speriamo di sì, se vi piacerà e non vediamo l'ora di mostrarvelo. E pensare che abbiamo iniziato con le sfide nella nostra cameretta, come quella dei sette secondi che amiamo moltissimo. Inizialmente ci siamo ispirati a figure del web come Favij, che guardavamo in continuazione e non ci sembra vero che la nostra passione nel fare i video sia così seguita".
I Me contro Te sono stati poi protagonisti sul blu carpet del #Giffoni50Plus con un mosaico di rosa, giallo e celeste, grazie ai palloncini a tema con i colori dei protagonisti.
Sofì e Luì hanno chiesto ai juror cosa amano di più dei loro video e quanti di loro vorrebbero diventare youtuber professionisti, e quasi tutti in sala hanno alzato la mano. Sofì e Luì hanno anche svelato quali sono i loro momenti preferiti dei video che fanno – "gli scherzi di lei" hanno risposto ridendo.
A #Giffoni50Plus, ospite l'attrice italiana Claudia Gerini per ricevere il Giffoni Award e raccontare il suo imminente debutto alla regia:
"È sempre entusiasmante venire a Giffoni. I ragazzi hanno una grande energia e fame sincera di nuovi contenuti. Per questo ascoltare i giovani è un dovere. Hanno grande consapevolezza e senso di appartenenza alla comunità"
Claudia Gerini ha dialogato con i juror spronandoli innanzitutto a diventare protagonisti del cambiamento:
"Voi non siete il futuro, siete il presente. E avete un dovere: le persone hanno paura della diversità, come se questa fosse una minaccia alla propria identità. Personalmente sono sempre stata dalla parte dell'inclusione, perché penso che l'essere diversi gli uni dagli altri sia una ricchezza. Gli esseri umani nascono liberi di esprimersi, di amare chi vogliono, di aderire alla religione che meglio li rappresenta. Il cinema può essere uno strumento di denuncia, ma sta a voi lavorare in tal senso perché siete forti e lucidi, avete una multivisione e potete difendere i vostri diritti e quelli dei più deboli".
In risposta alla domanda come fosse cambiato il ruolo della donna nel cinema, la Gerini ha risposto:
"L'evoluzione è palese, perché il cinema è lo specchio della società. I cambiamenti sono lenti ma inesorabili. Da madre di due figlie femmine dico che c'è ancora moltissimo da fare, ma non sono spaventata. I diritti si conquistano senza piangersi addosso e noi donne siamo abituate a farlo, così come siamo abituate a non essere mai stanche e a considerare il dolore una parte della nostra vita".
Per Claudia Gerini il cinema è:"
un viaggio collettivo, il posto delle emozioni. Le sale non chiuderanno mai, perché i film ti fanno capire chi sei e cosa vuoi diventare. Prima del Covid ci sembrava tutto così normale, oggi ogni piccola cosa è una conquista, ma la voglia di cultura e di arte vincerà".
A chi volesse intraprendere la carriera cinematografica, il consiglio di Claudia Gerini è:
"Studiare e crederci con grande determinazione. Non è semplice, ma funziona".
Claudia Gerini, tra gli oltre sessanta film fatti, è passata dall'interpretare ruoli comici e drammatici:
"Ho sempre pensato che sia più difficile fare ridere che fare piangere. Nelle commedie conta di più la fisicità, nei drammi le pause e i silenzi. Ma a giocare il ruolo di protagonista è il regista. Vedi Carlo Verdone, un uomo a cui devo tantissimo, che ha un'attenzione maniacale per come muovi le mani e dove le posi. Riesce a creare dettagli e sfumature uniche".
Tra i modelli a cui l'attrice si ispira, ci sono Monica Vitti e Mariangela Melato, oltre a Meryl Streep, che definisce "un mito di fronte al quale inginocchiarsi".
Tra i film del cuore, Claudia Gerini cita Ammore e malavita, in cui ha detto di essersi divertita molto a cantare e ballare, e Non ti muovere, per il cui ruolo ringrazia Sergio Castellitto.
Tra le prossime nuove uscite e nuovi progetti, Claudia Gerini dice:
"A breve sarà nelle sale il film di Edoardo Leo Lasciarsi un giorno a Roma che racconta in modo molto disincantato la fine di una storia d'amore e Per tutta la vita di Paolo Costella con un cast ricchissimo in cui ci sono Ambra Angiolini, Fabio Volo, Carolina Crescentini e poi Diabolik dei Manetti, che non vedo l'ora di vedere perché sono una grande fan".
A settembre 2021, Claudia Gerini sarà per la sua prima volta dietro la macchina da presa, debuttando come regista:
"Mi sono lanciata perché amo le sfide. Sono stata spinta dalla necessità di raccontare una storia molto particolare".
Tutto è iniziato "per passione", quando YouTube non era online. Poi l'idea nata sui banchi di scuola da amici di sempre è diventata un collettivo artistico e una società di videoproduzione che un po' alla volta si è allargata. I The Jackal – Simone Ruzzo, Alfredo Felco, Aurora Leone, Claudia Napolitano e Gianluca Colucci in arte Fru – sono arrivati a #Giffoni50Plus per un doppio appuntamento, incontrare i ragazzi della sezione IMPACT! prima e gli Elements +13 poi: in entrambe le situazione si sono confrontati con i giffoner e hanno risposto alle loro domande.
Su come è nato il gruppo, Alfredo:
"È nato da piccoli Abbiamo iniziato per passione, senza fini commerciali. YouTube non c'era. Solo dopo, quando abbiamo iniziato a caricare i video, abbiamo visto che le persone si iscrivevano al nostro canale e abbiamo capito che potesse diventare un lavoro". Perché si chiamano così, invece, lo spiega Simone ai giurati: "Quando abbiamo iniziato non avevamo un soldo per fare i nostri video e quindi andavamo a 'sciacallare' quello che trovavamo. Ma sciacallo sarebbe stato un po' brutto da usare e quindi abbiamo scelto il termine inglese The Jackal".
Il segreto dei The Jackal? La continua evoluzione: "Abbiamo sempre cercato di evolverci, anche in base all'evoluzione dei social, che abbiamo deciso di seguire". Infatti, quando si sono accorti di essere "troppo lontani" dal pubblico di Snapchat è arrivato Fru.
Aurora è entrata a far parte dei The Jackal dopo la sua partecipazione a Italia's got talent:
"Ho partecipato a Italia's got talent e i The Jackal mi hanno mandato un messaggio su Fb a cui ho risposto dopo due mesi perché non lo avevo visto. Li ho implorati di darmi una possibilità e quando ci siamo incontrati ho fatto un colloquio proprio su quell'avventura. Poi ho fatto un periodo di prova durante il quale ho realizzato i video con loro, che poi è il vero modo per capire se sei un The Jackal".
Claudia si è presentata con un "monologo brillante" al provino per entrare a far parte dei The Jackal: "Al provino mi hanno chiesto un monologo brillante, uno drammatico, una improvvisazione di due minuti con Ciro e finanche di dipingere la Monna Lisa. Sinceramente, è più semplice entrare in accademia".
Sulle gag di Sanremo, i The Jackal hanno detto:
"Seguivamo Sanremo su Facebook, era un modo per seguire un trend. Facevamo gli status per commentare di volta in volta chi saliva sul palco. Capimmo che potevamo salire anche noi sul palco di Sanremo. Noi siamo riusciti a salirci direttamente ma ci siamo riusciti in maniera diversa".
Su come nasce ogni produzione dei The Jackal, spiegano:
"Il lavoro creativo è un lavoro di gruppo. In genere arriva da un'idea che ci ha colpito, dall'intuizione di qualcuno, e ci raduniamo per confrontarci. Prendono parte al gruppo sia i volti che chi fa la direzione artistica e ognuno dà il suo contributo".
I giffoner hanno chiesto informazioni ai The Jackal circa la propria capacità di adattare la comicità ai diversi mezzi, dalla tv al cinema. Ha risposto Aurora:
"Abbiamo di base una comicità che si fonda su quello che ci fa ridere, che ci diverte. Per il cinema si è soggetti a una sceneggiatura ma conserviamo comunque i nostri tratti caratteristici perché siamo riconosciuti in un certo modo. Ma non limitandoci al web sperimentiamo altre piattaforme e quindi l'anima rimane. Ad esempio, per il programma Europei a casa The Jackal siamo noi stessi ma con un canovaccio televisivo e una struttura fatta apposta per il programma. Quindi ci adattiamo alla piattaforma senza snaturarci. (…) anche l'intrattenimento che sembra improvvisato è molto studiato. Dietro c'è studio e molta sperimentazione".
Fru, raccontando come è nato il video su Despacito, racconta:
"Quel video ci insegna che, al di là dei mezzi, quello che funziona sono le idee. Puntate prima sulle idee e poi sui mezzi che avete".
I The Jackal sono tornati a casa dal #Giffoni50Plus con un Giffoni Award.
"Giffoni è la patria dei giovani e ci torno sempre con grande piacere". Salvatore Esposito, conosciuto dal grande pubblico come il Gennaro Savastano di Gomorra – La serie, ha incontrato i giffoner di IMPACT! per parlare del suo nuovo libro, "Lo sciamano", edito da Sperling & Kupfer, del suo lavoro di attore, di nuovi progetti, ma anche di esoterismo, misteri, musica e della sua Napoli.
"Lo sciamano nasce come soggetto per una serie televisiva. È la storia di Christian Costa, un profiler esperto di delitti rituali, alle prese con un serial killer che lo porterà a scontrarsi con il suo passato".
L'idea del libro è nata a Chicago, mentre Esposito era sul set della serie televisiva Fargo:
"Mi capita spesso di scrivere quando viaggio. E mentre trascorrevo le mie giornate al sessantaseiesimo piano di un grattacielo, mi sono venute fuori di getto le prime 150 pagine. Troppe per un soggetto, l'ideale per un libro".
Dal libro ad una serie tv, il passo potrebbe essere breve, con l'autore pronto a interpretare il ruolo del protagonista:
"Me lo sono figurato vestito con un lungo cappotto nero, anfibi, jeans stretti, t-shirt, un misto di hard rock ed elettronica che ha molto a che vedere con il rito sciamanico in cui sarà coinvolto quando arriverà sul luogo del delitto".
Il nome, Christian, è lo stesso di suo fratello di dodici anni, che lo ha ascoltato nella sala Blu della Multimedia Valley:
"Ho voluto costruire un supereroe senza superpoteri, un uomo di un'enorme intelligenza che ha dei flashback legati al suo passato. È diventato il più esperto dei profiler perché aveva un motivo ben preciso che si scoprirà in corso d'opera".
Come tutti i viaggi a ritroso nel proprio passato, non sarà facile né indolore, "ma ho sempre creduto che le cose più brutte alla fine sono quelle che ci rendono più forti", ha sottolineato Esposito, che si prepara a dire addio a Gennaro Savastano:
"A novembre uscirà Gomorra 5. Qualche mese fa ho pubblicato un video in cui davo l'addio al mio personaggio Confesso che mi dispiace dover abbandonare un personaggio complesso e complicato da gestire che mi ha fatto crescere tantissimo. Ogni volta che dovevo raccontare le sue evoluzioni cambiava qualcosa in me, sia come uomo che come attore. Da lui ho imparato a non giudicare, anche se è una persona che commette atti orribili. Allo stesso tempo è una vittima del contesto sociale in cui è nato, delle scelte fatte dai suoi genitori. Più volte mi sono chiesto cosa sarebbe accaduto se fosse cresciuto in un altro ambiente".
Esposito è attualmente impegnato nelle riprese di Rosanero, un film tratto dall'omonimo libro di Maria Tronca edito da Baldini & Castoldi, che lo vede nel ruolo di protagonista al fianco di una bambina di dieci anni, oltre che di co-sceneggiatore insieme a Andrea Porporati. Su questo progetto, Esposito ha raccontato:
"È un progetto che mi piace molto ed è fondamentale tornare a fare cinema e a vederlo in sala. Il vero dramma di questo Paese è aver dimenticato che la risorsa più importante è la cultura. Ne parlo spesso anche con il mio amico Pierfrancesco Favino. L'Italia dovrebbe decidersi ad inserire a scuola l'ora di cinema".
Lillo Petrolo, artista trasversale, dalla tv al cinema e al doppiaggio, passando dai fumetti, dalla radio e dal teatro, debutta nel mondo dello spettacolo nel 1991, fresco della sua partecipazione al programma LOL: Chi ride è fuori su Amazon Prime Video, ai ragazzi della sezione IMPACT! ha raccontato di questo suo ultimo anno:
"è stato un anno che non dimenticherò mai. (…) vivere tre giorni in terapia intensiva per il covid, per fortuna senza arrivare all'intubazione o al casco, uscire da lì un mese dopo e l'esplosione di un programma amato da tutti gli italiani come Lol… sono estremi che ti sbarellano, sono passato da una cosa terribile a una meravigliosa. (…) Ridere è una necessità e il successo di Lol (su Amazon prime) ce l'ha ricordato. Il programma è arrivato in un momento nel quale ne avevamo tutti bisogno. Era quello che avete visto, un'improvvisazione tra amici, qualcosa che ci mancava da troppo tempo".
Lillo è stato accolto in sala dai giffoner con un silenzio assoluto, ma era solo uno scherzo prima di urlare in coro: "Posaman" (bisogna aver visto LOL: Chi ride è fuori su Amazon Prime Video per capire cosa significa). E il comico si è immediatamente messo in posa, come da tradizione dello show. Durante l'incontro, Lillo su richiesta dei giffoner ha improvvisato un ballo in stile John Travolta. E su LOL ha raccontato qualche curiosità:
"Il numero di magia è stato un omaggio ad un mentalista comico israeliano che a me fa divertire fino a star male. Secondo me non dovevi dimostrare di essere il più bravo ma far ridere a tutti i costi. A dire il vero pensavo di uscire dopo 20 secondi e mi ha stupito rivedere sullo schermo le espressioni che facevo, sembravo un pallone che sta per esplodere, strabuzzavo gli occhi senza neppure rendermene conto. È stata la comicità surreale di cui in pandemia avevamo bisogno, una parentesi di leggerezza".
L'umorismo è diventato per Lillo molto presto nella vita anche uno strumento di difesa:
"Io da bambino ero un pochino bullizzato perché ero timido e pesavo come adesso, Ho iniziato a sviluppare altre qualità per farmi accettare. Spesso nella vita mi capita di essere triste o depresso ma combatto sempre questi stati d'animo con l'ironia e l'autoironia".
Lillo non vede l'ora di tornare sul palco:
"Mi manca talmente il pubblico in teatro che mi sarebbe andato più che bene anche se in sala fosse stati cinque anziché trecento".
Lillo, assieme al partner storico Greg, ha da poco concluso le riprese della commedia surreale Gli idoli delle donne, diretta da loro con Eros Puglielli.
Il selfie-ricordo con mascherina con cui Lillo ha concluso l'incontro è stato in una delle pose iconiche di Posaman, con cinque giurati "sorteggiati" per fargli da assistente.
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