Inizieranno nel 2015 le riprese di Da domani mi alzo tardi, il film ispirato alla vita di Massimo Troisi, diretto da Stefano Veneruso, suo nipote.
Inizieranno nel 2015 le riprese di Da domani mi alzo tardi, il film ispirato alla vita di Massimo Troisi, l'amato e apprezzato attore napoletano, diretto da Stefano Veneruso, suo nipote.
Tratto dal romanzo omonimo della sceneggiatrice Anna Pavignano, Da domani mi alzo tardi è ambientato tra gli Stati uniti e l'Italia ed è fortemente ispirato all'attore, al suo stile di vita, al suo modo di essere. Il film è la storia di ciò che sarebbe potuto succedere se l'attore non fosse mai scomparso quel pomeriggio del 4 giugno 1994, ed è anche il racconto del suo tormentato amore con la Pavignano, sua compagna per molti anni e rimasta unica testimone della loro unione. Attraverso frammenti di una vita passata e mai vissuta, riaffioreranno ricordi buffi e dolorosi di momenti di vita trascorsa insieme prima come amanti e poi come amici; sarà così la memoria a ridare vita alla personalità, al modo di pensare e anche di far ridere di Massimo.
"L'idea è nata più o meno quattro anni fa", ha spiegato il regista Stefano Veneruso. "Leggendo il romanzo ho pensato che potesse essere uno straordinario film, una bellissima storia d'amore da raccontare, a prescindere dal personaggio in questione. Mi ha colpito molto la dinamica della loro storia, che io conoscevo vagamente. Scoprire il dolore vissuto da loro due è una cosa veramente interessante, anche perché Massimo aveva una particolarissima 'gestione del dolore': era capace di manipolare e ribaltare qualsiasi situazione". E Veneruso conclude: "Lo spettatore si deve aspettare un approfondimento del suo pensiero, che neanche io che l'ho vissuto come fosse un fratello maggiore conoscevo. I protagonisti del film saranno due attori americani. Sarà la raffinata e bravissima Jennifer Beals la protagonista femminile".
Massimo Troisi è stato un attore, regista e sceneggiatore italiano, ricordato soprattutto per essere stato l'esponente della nuova comicità napoletana (portata alla ribalta dal gruppo teatrale La Smorfia nella seconda metà degli anni settanta), assieme a Lello Arena ed Enzo Decaro. Nel 1996 fu candidato ai premi Oscar come miglior attore e miglior sceneggiatura non originale per il film Il postino. Scomparve prematuramente, a quarantuno anni, per un fatale attacco cardiaco.
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