Magna Graecia Film Festival 2018, i Premi
Miglior Film 'Easy - Un viaggio facile facile' di Andrea Magnani, Miglior Regia quella di Paolo Sassanelli per 'Due piccoli italiani', Miglior attrice Isabella Ragonese in 'Il Padre d'Italia', Miglior attore Nicola Nocella in 'Easy - Un viaggio facile facile', Miglior sceneggiatura Paola Randi e Massimo Gaudioso per 'Tito e gli alieni'.
di Redazione / 06.08.2018
Si è conclusa con le premiazioni la XV edizione del Magna Graecia Film Festival, dedicata alla memoria di Vittorio De Sica, ideata e diretta da Gianvito Casadonte, con Silvia Bizio presidente del Comitato artistico e dedicata alle opere prime e seconde, che si è tenuta, a ingresso gratuito, presso il porto di Catanzaro, dal 28 luglio al 5 agosto 2018.
La giuria del festival, formata dal Presidente, il regista Paolo Genovese e da Edoardo Leo, Dino Abbrescia, Valentina Lodovini, Pierfrancesco Favino e Vittoria Puccini ha così decretato:
Miglior Film
"Easy – Un viaggio facile facile", di Andrea Magnani
Motivazione: per un nuovo modo di rappresentare la commedia italiana, privilegiando meno la parole e dando maggiore spazio all'espressività corporea e alla mimica facciale.
Miglior Regia
Paolo Sassanelli per "Due piccoli italiani"
Motivazione: dopo essersi cimentato in una serie di corti pluripremiati, conferma nella sua opera prima la capacità di esprimere un immaginario visionario e una grande abilità nella direzione dei suoi attori.
Miglior attrice
Isabella Ragonese in "Il Padre d'Italia"
Motivazione: per essere riuscita a regalare a un personaggio essenziale e semplice una tridimensionalità inaspettata.
Miglior attore
Nicola Nocella in "Easy – Un viaggio facile facile"
Motivazione: per la sua capacità di aver dato vita a un personaggio desueto nel mondo del cinema con tratti distintivi e unici.
Miglior sceneggiatura
Paola Randi e Massimo Gaudioso per "Tito e gli alieni"
Motivazione: per la capacità di affrontare un argomento complesso come la perdita e il lutto con la semplicità di un linguaggio infantile e di una ambientazione inusuale, sempre in bilico fra realtà e fantasia.