Lo chef Simone Cipriani chiude il suo ristorante a Firenze: l’aspetto che non lo soddisfa più

Lo chef ha raccontato al Gambero Rosso il motivo che lo porterà a chiudere fra meno di un mese il suo locale “Essenziale” a Firenze. Ecco le parole intrise di tristezza rilasciate da Simone Cipriani di recente.

Simone Cipriani ha scelto di chiudere il suo famoso locale “Essenziale” a Firenze. Una notizia che arriva come un fulmine a ciel sereno. Sono in molti, infatti, ad apprezzare la cucina all’avanguardia dello chef. Volto noto anche in televisione in alcune trasmissioni su Sky e su Gambero Rosso Channel, nel corso degli ultimi anni è stato spesso insignito di diversi riconoscimenti che lo hanno portato a essere uno degli chef maggiormente influenti del nostro Paese.

L’uomo, però, ha deciso di chiudere il suo noto locale – aperto nel 2016 nel capoluogo fiorentino – per un motivo preciso e che lascia in lui parecchio amaro in bocca. Quali sono stati i motivi principali che lo hanno portato a prendere con il tempo questa decisione drastica? Ecco le sue parole rilasciate al Gambero Rosso.

La decisione definitiva di Simone Cipriani: da agosto chiuderà le porte del suo locale “Essenziale” a Firenze

Il locale “Essenziale” di Simone Cipriani chiuderà i battenti a Firenze il prossimo 8 agosto. L’uomo ha aperto il locale per proporre la sua gastronomia all’avanguardia come se il ristorante fosse un normale punto di ritrovo da quartiere. Quello che, però, è cambiato nel corso dell’ultimo anno non è piaciuto allo chef.

Il locale e, in generale, la cucina nelle grandi città sta subendo dei vistosi cambiamenti. Simone Cipriani ha parlato di Firenze in termini di città “mordi e fuggi” per quanto concerne la cucina. Un aspetto che non stuzzica più lo chef, desideroso di uscire dalla città per riscoprire una cucina lontana da quella del turismo di massa.

Le parole dello chef

Al Gambero Rosso, Simone Cipriani ha raccontato nei dettagli il perché sia stato ‘costretto’ a prendere la decisione di chiudere il suo locale “Essenziale” a Firenze.

Queste le sue parole: “Una volta in centro eravamo tanti a fare cose fighe, lontane dalla richiesta del turismo di massa e avevamo un nostro giro, anche importante. Ora stiamo diventando una città vetrina come Venezia ed è sempre più difficile mantenere etica e integrità nella ristorazione. La domanda è cambiata. Le grandi città stanno diventando una giostra per turisti mordi e fuggi, comprendo che per qualcuno possa essere un’opportunità, ma non rispecchia il mio modo di fare ristorazione, né tantomeno l’evoluzione che avevo immaginato per Essenziale“.