I temi che vengono approfonditi nelle puntate in onda nella stagione 2016-2017 di Linea Verde in onda il sabato e la domenica su Rai1.
I temi che vengono approfonditi nelle puntate in onda nella stagione 2016-2017 di Linea Verde in onda il sabato e la domenica su Rai1.
Venerdì 2 giugno 2017 puntata speciale di Linea Verde, su Rai1 alle 14.00, dedicata alle isole pontine: Ponza, Palmarola, Gavi, Zannone e Ventotene. Sussistenza, abbandono, ritorno sono le fasi che ha attraversato l'agricoltura sulle isole Pontine. Dopo la corsa al turismo, prima voce dell'economia di questi luoghi da fine anni Novanta, si assiste oggi a un massiccio ritorno alla terra. Marketing? Maggiore consapevolezza dei consumatori alla ricerca di prodotti di qualità? Turismo integrato a caccia non solo di belle spiagge e suggestivi tramonti? Si parte da Ponza con Daniela Ferolla che, tra le vigne eroiche a picco sul mare oggi recuperate, racconta come sia ripresa la produzione della Biancolella: un vitigno autoctono approdato sull'isola al tempo dei Borboni. Patrizio Roversi, invece, si trova a Ventotene per parlare della lenticchia di Ventotene che in questo momento dell'anno viene seminata. La lenticchia per l'isola di Ventotene è una risorsa agricola ed economica, oltre ad essere stimata dai migliori chef italiani. Con Patrizio Roversi, e sempre a Ventotene, si andrà anche a conoscere un giovane agricoltore che utilizza, in una terra dove l'acqua scarseggia, il metodo della permacultura per coltivare gli ortaggi. Ma la puntata non è solo Ponza e Ventotene, con Daniela Ferolla, infatti, si va a Palmarola, mentre con Patrizio si parteciperà, grazie al lavoro che svolge l'ISPRA, all'inanellamento di uccelli migratori che si fermano su queste isole. Per il finale di puntata, spazio ai piatti tipici della cucina isolana.
Appennino Siculo: ultima tappa di un viaggio lungo lo Stivale.
I "colori" ecosostenibili di Massa Carrara.
Linea Verde Sabato questa settimana sarà a Massa Carrara per raccontare un territorio davvero incantevole. Marcello Masi e Chiara Giallonardo, proprio partendo dai prodotti tipici della provincia, racconteranno i colori che li contraddistinguono, dal bianco dell'aglio, del vino e del baccalà al giallo dei famosi limoni massesi, dal rosso delle cipolle, al verde degli "erbi" fino all'azzurro del pesce locale. Davvero un trionfo per il gusto e per la vista. Si salirà sulla rocca del Castello Malaspina di Massa, si visiteranno i luoghi che ispirarono Michelangelo a Carrara, quindi si scopriranno l'agricoltura e i parchi dei centri storici e al tempo stesso si giocherà con le loro rivalità, facendo infine un salto anche nelle località marine delle due cittadine. Si farà un percorso alla ricerca degli "erbi", nei parchi naturali e non solo, discendendo a poco a poco dalle Alpi Apuane alle colline del Candia, dai vigneti coi limoni alle limonaie, dalla pianura fino al mare con le sue spiagge e ville d'epoca. E proprio in una villa d'epoca cucinerà Federica De Denaro, un piatto di pesce che si rifà alla tradizione dei cavatori di marmo. Finale di puntata a Carrara proprio per conoscere il "cibo semplice", un cibo di strada ante litteram, come il lardo Igp servito su piccole lastre di marmo. Insomma, una puntata dai mille colori per raccontare l'agricoltura delle due città toscane.
Agro Pontino: due anime a confronto.
Aosta, capitale del buon vivere.
Nella puntata di Linea Verde Sabato in onda il 29 aprile su Rai1 alle 12.20, Marcello Masi e Chiara Giallonardo visitano Aosta, capoluogo della più piccola regione d'Italia al centro di un territorio che vanta ufficialmente il primato nazionale per la qualità della vita. Il meraviglioso contesto naturale si presta ad escursioni 'senza motore' come il percorso in mountain bike. Marcello seguirà le tappe di questo percorso in cerca di "cibo di strada" che in montagna diventa "cibo di sentiero", tra marmellate e crostate di mele autoctone, taglieri di affettati e formaggi, un vero trionfo di paesaggi e sapori unici. Il conduttore incontrerà poi uno dei simboli viventi di Aosta: il cane San Bernardo, più che un animale una leggenda: modello di forza, resistenza, eroismo e fedeltà utilizzato per secoli per il soccorso in montagna. Ma Aosta è anche sede di innovazione e così Marcello andrà alla scoperta di una rivoluzionaria idea per costruire case rispettose dell'ambiente con mattoni simili alle costruzioni per bambini in formato gigante. Per la rubrica di "Cucina urbana" Federica De Denaro, guidata dallo chef Agostino Builas, prepara i "Ravioli alle erbe spontanee". Il territorio di Aosta "capitale del buon vivere", dove la bilancia dello stile di vita pende nettamente a favore del benessere, sarà percorso anche da Chiara che scoprirà le eccellenze dell'Institut Agricole Régional, visiterà meleti e allevamenti di razze vaccine autoctone e, in pieno cuore medioevale della città, conoscerà l'orto botanico sperimentale, dove la tradizione officinale si sposa con la più moderna fitocosmesi. Il pasticciere Giancarlo Bertola farà conoscere le "tegole", il souvenir gastronomico valdostano. I percorsi di Chiara, come quelli di Marcello, si concluderanno tra le vestigia del maestoso Teatro Romano, per una puntata che è una vera ricetta per la qualità della vita.
Da Alghero al Supramonte, tra i carciofi "fiori" di primavera e le arcaiche ricette del Lanaitto.
Venezia, l'agricoltura in laguna – Nella puntata di "Linea verde sabato", in onda il 22 aprile su Rai1 alle 12.20, Marcello Masi e Chiara Giallonardo andranno alla scoperta di Venezia, città dalla bellezza unica, crocevia di culture e meta irrinunciabile per milioni di turisti ogni anno. Ma c'è anche una Serenissima che i turisti non scoprono quasi mai: una città dal cuore "verde" e agricolo. Come nel resto del Veneto, anche a Venezia la tradizione agricola ha radici solide e profonde. Fin dalla nascita della città, l'agricoltura è una delle attività principali, insieme alla pesca. E oggi Venezia riscopre le sue origini proprio nelle tradizioni agricole, partendo dalla valorizzazione di straordinarie produzioni tipiche del territorio, come il carciofo violetto di Sant'Erasmo o gli antichi vitigni dell'area lagunare. Coltivare la terra a Venezia, però, non è né facile né comodo. Quello della laguna è un ambiente unico, con terreni difficili e un clima a sé. Ma, nonostante tutto, in questa area alcuni imprenditori tenaci e appassionati sono riusciti ad avviare iniziative agricole importanti che hanno consentito anche il recupero di intere aree lagunari che rischiavano l'abbandono. Oggi, a Venezia e nelle isole, in uno scenario che non ha paragoni, hanno preso vita nuove colture, avventure enologiche, orti recuperati: prodotti e sapori che altrove semplicemente non possono esistere. Venezia, poi, è anche una straordinaria città dei sapori, con una gastronomia che è il frutto di una storia unica e ricca di influenze da ogni parte del mondo. Nel capoluogo veneto i sapori più tradizionali si sono evoluti nei secoli di pari passo con i gusti cosmopoliti dei suoi abitanti. Come si può vedere nei "bacari", le tipiche osterie veneziane che da secoli servono bicchieri di vino accompagnati da prelibatezze come il "bacalà mantecato" e le "sarde in saòr", e che adesso sperimentano nuovi sapori anche in versione street food. Venezia oggi è una città che, grazie alla sua eccezionale tradizione agroalimentare, sta cercando di preservare la biodiversità del suo territorio e di dimostrare che si può fare economia anche senza puntare esclusivamente sul turismo.
L'Aquila rinasce.
Sabato 15 aprile andrà in onda una nuova puntata di Linea Verde Sabato, alle 12.20 su Rai1, condotta da Marcello Masi e Chiara Giallonardo, dalla città de L'Aquila, per raccontare le eccellenze agroalimentari del territorio e per fare un giro nel centro storico del capoluogo abruzzese che sta tornando a vivere dopo il terremoto del 2009. Marcello Masi andrà a vedere una interessante produzione del "Fagiolo di Paganica", un prodotto di eccellenza oggi divenuto Presidio "Slow Food" e poi proseguirà, tra le vie del centro storico, a visitare le prime botteghe del gusto che stanno riaprendo. Chiara Giallonardo inizierà il suo racconto in un campo di grano "Senatore Cappelli", in località San Demetrio, una frazione dell'aquilano dove nel 1848 nacque il Senatore Raffaele Cappelli che diede il nome a questa importante varietà di grano duro. Si sposterà poi al Mercato Contadino, dove agricoltori e produttori locali vendono i loro prodotti a km zero in una nuova struttura molto apprezzata dai cittadini. Incontrerà successivamente alcuni giovani aquilani che non si sono persi d'animo e in questi anni hanno dato vita a molte iniziative culturali, startup e botteghe artigianali. Federica De Denaro andrà alla scoperta di un'antica ricetta aquilana, ideale per il pranzo di Pasqua, in compagnia di un giovane chef stellato de L'Aquila. Infine, Marcello Masi e Chiara Giallonardo si ritroveranno in Piazza Duomo, insieme a tanti cittadini e operai impegnati nei lavori di ricostruzione e restauro per augurare Buona Pasqua a tutti gustando degli ottimi arrosticini abruzzesi e il celebre torrone aquilano.
In diretta dal Vinitaly di Verona: biologici a confronto.
Domenica 9 aprile Linea Verde, su Rai1 alle 12.00, sarà a Verona in diretta dal Vinitaly, una delle più importanti fiere del mondo dedicate al vino. Patrizio Roversi e Daniela Ferolla faranno il punto sul vino italiano e su un mercato in grandissima espansione: il biologico. Sono sempre di più le persone che scelgono di comprare prodotti provenienti da agricoltura biologica, ma quando si sceglie un prodotto bio si sa cosa significa? Che differenze ci sono con prodotti allevati e coltivati con metodo convenzionale? Parte e finisce da Verona un viaggio per rispondere a queste domande. Inoltre, Patrizio Roversi dalla Toscana racconterà il vino bio e l'allevamento di animali autoctoni come la cinta senese. Daniela Ferolla dalle Marche andrà a vedere come nasce una pasta integrale biologica e una filiera che sta crescendo sempre più, quella dei cosmetici e saponi.
Cosenza, città dell'agricoltura e dell'innovazione, contro i luoghi comuni.
Chiara Giallonardo, Marcello Masi e per la cucina Federica De Denaro, nella puntata di Linea Verde in onda sabato 8 aprile alle 12.20 su Rai1, approdano a Cosenza, una città antica che sorge su 7 colli, come Roma. Ma il suo originario progetto di sviluppo urbano si protende oltre, lungo una linea retta che corre dal Castello e prosegue verso nord parallelamente al corso del fiume Crati, dove si trovano le varie anime della città. Cosenza rivendica oggi il ruolo di guida della regione che aveva al tempo di Federico II e, successivamente, di Bernardino Telesio. Anche oggi Cosenza e la sua provincia "lavorano sodo" garantendo buona parte della produzione agricola della regione. I conduttori racconteranno proprio questa Cosenza: una città produttiva, che non rinnega le proprie tradizioni agricole e che sperimenta sul suo tessuto urbano le più innovative soluzioni sul risparmio energetico e sull'uso sostenibile delle risorse. Gli impianti sportivi cosentini sono alimentati da innovativi pannelli solari, l'istituto agrario collauda serre fotovoltaiche e la città punta su innovazioni e startup prodotte nel Campus Universitario di Arcavacata, uno dei più grandi d'Europa. I conduttori esploreranno anche le strade della città a caccia dei sapori cosentini: fichi dottati, salumi di maiali neri, paste chiene e i saporitissimi cibi di strada: cuddruriaddri, mustazzoli e panzarotti… Cosenza, stupisce perché è una città ospitale e saporita, che prova a smentire gli stereotipi con cui spesso si schernisce in blocco il nostro Meridione.
Isole Pontine
Domenica 2 aprile la puntata di Linea Verde, su Rai1 alle 12.20, è dedicata alle isole pontine: Ponza, Palmarola, Gavi, Zannone e Ventotene. Sussistenza, abbandono, ritorno sono le fasi che ha attraversato l'agricoltura sulle isole Pontine. Dopo la corsa al turismo, prima voce dell'economia di questi luoghi da fine anni Novanta, si assiste oggi a un massiccio ritorno alla terra. Marketing? Maggiore consapevolezza dei consumatori alla ricerca di prodotti di qualità? Turismo integrato a caccia non solo di belle spiagge e suggestivi tramonti? Si parte da Ponza con Daniela Ferolla che, tra le vigne eroiche a picco sul mare oggi recuperate, racconta come sia ripresa la produzione della Biancolella: un vitigno autoctono approdato sull'isola al tempo dei Borboni. Patrizio Roversi, invece, si trova a Ventotene per parlare della lenticchia di Ventotene che in questo momento dell'anno viene seminata. La lenticchia per l'isola di Ventotene è una risorsa agricola ed economica, oltre ad essere stimata dai migliori chef italiani. Con Patrizio Roversi, e sempre a Ventotene, si andrà anche a conoscere un giovane agricoltore che utilizza, in una terra dove l'acqua scarseggia, il metodo della permacultura per coltivare gli ortaggi. Ma la puntata non è solo Ponza e Ventotene, con Daniela Ferolla, infatti, si andrà a Palmarola, e con Patrizio si parteciperà, grazie al lavoro che svolge l'ISPRA, all'inanellamento di uccelli migratori che si fermano su queste isole. Per il finale di puntata, spazio ai piatti tipici della cucina isolana, tra pesce ed erbe spontanee.
Belluno tra sapori antichi e agricoltura di precisione
Sabato 1 aprile, su Rai1 alle 12.20, un nuovo viaggio per Linea Verde del sabato che questa volta arriverà a Belluno, una città incastonata tra le meraviglie delle Dolomiti. Chiara Giallonardo e Marcello Masi racconteranno le specialità alimentari bellunesi, vere e proprie delizie del territorio come legumi e formaggi di altissima qualità. Sarà l'agricoltura di precisione al centro della puntata con un progetto davvero interessante che utilizza un collare dotato di Gps e pannelli solari per tracciare i movimenti delle mucche quando sono al pascolo per evitare che si perdano. Poi si incontrerà in uno storico birrificio del Bellunese, il mastro birraio che trasporterà i telespettatori nel passato con le meraviglie di una sala cottura totalmente rivestita in rame. Un occhio sarà rivolto al Piave e all'economia dei fiumi di questa zona con allevamenti di trote utilizzate al solo scopo di ripopolamento. Altro aspetto decisivo sarà dedicato alla salvaguardia di specie animali e vegetali, insomma alla biodiversità. Federica De Denaro, invece, sarà in compagnia di uno chef internazionale che aprirà la sua dimora di altri tempi. Infine, gli artigiani del gusto e il cibo di strada bellunese racconteranno lo spirito di un territorio e la sua storia.
Alpi Apuane, agricoltura eroica tra cave di marmo e pastori eremiti
Linea Verde in onda domenica 26 marzo, su Rai1 alle 12.20, andrà, tra antiche ricette e panorami mozzafiato, alla scoperta di una terra meravigliosa e fragilissima: quella delle montagne che stanno tra Garfagnana e Lunigiana. In questa Toscana meno conosciuta è cominciata una lenta azione di recupero di terre incolte e di pascoli abbandonati anche in difesa dell'ambiente. C'è Eva la pastora che da 84 anni non è mai scesa dal suo rifugio di Campo all'Orzo, c'è Cristina che si batte per la tutela dell'agnello di Zeri e che, con un altro gruppo di giovani donne, ha riscoperto la pastorizia. Ci sono i castanicoltori della Garfagnana che, nonostante la crisi, non mollano e producono la farina di Neccio Dop della Garfagnana. Patrizio Roversi dall'elicottero mostrerà i panorami mozzafiato delle cave di marmo di Carrara e poi a Zeri, in Lunigiana, andrà a conoscere le pastore dell'agnello più pregiato d'Italia fino a Colonnata, per comprendere origini e produzione di un cibo che, da poverissimo, è diventato un gioiello gastronomico: il Lardo di Colonnata Igp prodotto in una quantità molto limitata dagli artigiani delle Apuane che lo stagionano nelle "conche di marmo". Ancora una ricetta tipica che racconta un cibo povero diventato una prelibatezza, porta Patrizio a Massa alla scoperta della "calda calda" che si fa con la farina di ceci. Arduo il compito di Daniela Ferolla che prima s'inerpica sulle Apuane Meridionali e poi sale fino all'Alpe di Puntato dove Rayan, un ex modello, ha recuperato antichi casali in pietra per fare agriturismo e ospitare gli escursionisti che scalano la Pania della Croce, ha piantato antiche cultivar di frutta, sta rimettendo a coltura campi di segale e orzo per ridare vita a un luogo fantastico. Ultime tappe del viaggio saranno Fabbriche di Vallico, in Garfagnana, per vedere come si fa la farina di castagne da un mulino che sfruttando la forza dell'acqua macina dal 1721 e poi Viareggio dove Daniela in compagnia del Fai visita il Villino Puccini, in cui il maestro compose l'ultima sua opera, Turandot, e che viene eccezionalmente aperto il 25 e 26 marzo proprio per le giornate del Fai.
Va in Inda 'Il Meglio Di Linea Verde di Sabato'.
I nemici dell'agricoltura.
Domenica 19 marzo nella puntata di Linea Verde, su Rai1 alle 12.20, Daniela Ferolla e Patrizio Roversi percorrono la Sardegna alla scoperta del suo patrimonio di fauna selvatica. Nel Sulcis incontreranno alcune specie selvatiche tra cui il cervo sardo, in Ogliastra l'aquila reale e le volpi, in Barbagia daini, mufloni e cinghiali. Eppure, da qualche anno, le specie selvatiche si stanno inoltrando anche alle porte delle città e nei quartieri residenziali. Patrizio Roversi e Daniela Ferolla cercheranno di indagare la causa di questo recente fenomeno, causato forse dalla crescente perdita di dominio dell'uomo predatore dopo millenni di supremazia. E se il selvatico arriva fino nei centri delle città cosa succede in campagna? Come può difendersi un allevatore moderno dagli attacchi della volpe, dei cinghiali, delle aquile, dei lupi, delle lepri, delle talpe, dei funghi, degli insetti e delle piante alloctone? Se la caccia, la chimica, l'enogastronomia sono soluzioni percorribili, si vedrà domenica in una puntata dedicata alle iniziative di salvaguardia del territorio da parte degli allevatori e degli agricoltori sardi.
Molise, il luogo della biodiversità.
Sabato 18 marzo nella puntata di Linea Verde, su Rai1 alle 12.20, Marcello Masi e Chiara Giallonardo visitano il Molise, regione che meglio conserva la biodiversità naturale del nostro Paese. Delle oltre 7500 specie vegetali censite in Italia, sono ben 3228 quelle presenti in questo territorio. A Campobasso, la "città giardino", Marcello Masi incontra i docenti e gli studenti dell'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente", il cui scopo è quello di coltivare, preservare e promuovere i prodotti della biodiversità di questa regione. Il Molise, territorio in cui annualmente viene raccolto almeno il 50% del tartufo dell'intera penisola, da tre anni detiene il "Guinnes World Record" per il tartufo bianco più grande del mondo e Marcello Masi ne parla assieme ai locali tartuficoltori. Ad Agnone, la "città reggia" divenuta famosa nel mondo per le sue campane, Chiara Giallonardo incontra i locali artigiani del gusto per scoprire la "campana di cioccolato", dolce tipico di questi luoghi fatto anche con noci e nocciole molisane, mentre le erbe dell'Alto Molise raccontano come la straordinaria biodiversità di questa terra sia diventata impresa del benessere attraverso la fitoterapia. Quasi tutti giovani gli ospiti di questa puntata, come i tre ragazzi alto-molisani che offrono ai cittadini delle metropoli italiane la possibilità di coltivare un pezzo di terra a distanza con un click per poi ricevere a casa il prodotto del proprio orto-online. Una chef, anch'essa molto giovane, prepara con Federica De Denaro una delle ricette della tradizione: "Pizz'e foglia", utilizzando verdure dell'orto della nonna e una varietà antica di mais locale.
Diretta da Sanremo. i carri del Corso Fiorito
Domenica 12 marzo su Rai1 alle 12.20, Linea verde è in diretta da Sanremo per la consueta sfilata dei carri del Corso fiorito, evento che coinvolge 13 comuni liguri. Una tradizione nata agli inizi del Novecento con il nome "Festa della Dea Flora" in cui sfilavano lungo le vie di Sanremo carrozze ornate e decorate da composizioni floreali con prodotti provenienti dal territorio. Il successo fu tale da divenire un appuntamento annuale che, nel dopoguerra, prese il nome di "Italia in Fiore" e ai carri fioriti si affiancarono bande musicali e gruppi folkloristici. Oggi "Sanremo in fiore" vede su ogni carro migliaia di fiori che danno forma a personaggi, volti, animali e scenari, ogni anno interpretando un tema diverso al quale tutti devono ispirarsi per allestire il carro. Quest'anno tema dell'evento è quello dei supereroi abbinati ai comuni e quindi ai carri. Captain America, Batman, Wonder Woman, Superman, l'Uomo Ragno, Daredevil, Flash e altri ancora stimoleranno la fantasia dei carristi chiamati a creare «sculture con i fiori», per dare vita alla grande sfilata che annuncia la primavera sanremese. Novità anche per le postazioni di Patrizio Roversi e Daniela Ferolla, che condurranno a bordo di due apette da street food, dotate entrambe di cucina. Dalla "streetfoodflowers" di Patrizio si presenteranno piatti a base di fiori eduli e decorazioni per impiattamenti. L'apetta di Daniela Ferolla invece, la "streetfoodlocal", sarà allestita con ortaggi e prodotti quali olio, vino, salumi e piatti di prodotti tipici del comune del carro a cui si ispira. Infine, le consuete cartoline che raccontano i comuni sono quest'anno vivacizzate dai commenti dei sanremesi.
Bergamo, l'agricoltura italiana si racconta al mondo
Sabato 11 marzo, su Rai1 alle 12.20 a "Linea verde sabato", i conduttori Chiara Giallonardo e Marcello Masi raggiungeranno Bergamo, da secoli città di grande tradizione contadina e punto di riferimento per l'agricoltura di tutta la Lombardia. Il 2017 è un anno speciale per Bergamo, che il prossimo mese di ottobre ospiterà il G7 dell'agricoltura. Un'occasione per valorizzare tutto il settore agricolo orobico, un'opportunità per far conoscere le tante esperienze di giovani che stanno tornando alla terra mettendo in campo modelli di agricoltura capaci di coniugare tradizione e innovazione. Ma l'agricoltura bergamasca ha tanto da mostrare al mondo anche in termini di eccellenze agroalimentari, come i tradizionali formaggi: Bergamo è la provincia italiana con il più alto numero di prodotti caseari DOP, ben nove, e i giovani bergamaschi oggi sono impegnati a valorizzare in diversi modi questa produzione, sia che si tratti di avviare un originale "cheese bar" in pieno centro o che si scelga di dedicarsi all'allevamento di particolari tipi di capre nel Parco dei Colli. Bergamo, poi, è anche una straordinaria città del gusto con una cucina frutto di tante influenze diverse e ricca di sapori originali e inaspettati, dalle scenografiche creazioni di pasticceria come la "polenta e osei" all'idea vincente di un giovane imprenditore che si è affermato proponendo la polenta "street food" alla spina. All'appuntamento col summit internazionale dei ministri dell'agricoltura, Bergamo saprà presentarsi con un ventaglio ricco e variegato di realtà imprenditoriali e prodotti assolutamente unici che esprimono tutte le sfumature di una realtà territoriale straordinaria.
Piana del Sele, orto d'Europa.
Linea Verde, in onda domenica 5 marzo su Rai1 alle 12.20, arriva nella Campania Felix alla scoperta della Piana del Sele che fa della provincia di Salerno la decima in Italia per export agroalimentare. È il boom delle insalate coltivate in serra, dei pomodori e delle primizie che hanno trasformato questa fertilissima terra nell'Orto d'Europa. È il valore della "via lattea", il distretto della Mozzarella di Bufala Campana Dop che si avvantaggia dell'immagine di Paestum per esportare in tutto il mondo. Così Linea Verde, con Patrizio Roversi e Daniela Ferolla, prepara per i telespettatori una gustosissima "caprese d'inverno". Patrizio Roversi indaga le produzioni in serra per scoprire che tre insalate in busta su quattro, consumate in Italia, vengono dalla piana del Sele, fa un giro nelle aziende dove si producono i pomodori rossi e gialli grazie ad avanzate tecnologie di coltivazione e costante ricerca sul germoplasma, scova un pastificio molto particolare che produce con la stessa perizia dei grandi pastai campani i maccheroni per chi è intollerante al glutine e, dall'elicottero, racconta questa terra meravigliosa racchiusa tra i Monti Picentini e gli Alburni, baciata da un mare stupendo e presidiata dal patrimonio archeologico di Paestum. Daniela Ferolla, a dorso di un mulo, va invece all'esplorazione di un luogo unico: il santuario longobardo della grotta di San Michele da cui scaturì la prima scintilla dell'idea di Europa, poi, a valle, visita un'azienda ultramoderna per l'allevamento delle bufale, azienda biologica a ciclo integrato, dove col latte di bufala si fanno non solo mozzarelle ma anche gelati, cioccolato, yogurt e scopre come un giovane ha fatto di un'antica ricetta liquoristica una nuova azienda sfruttando le fragoline dei monti Alburni. Infine, Daniela si mette ai fornelli e prepara per Patrizio una pasta tutta campana, per scoprire i sapori e i profumi di una terra antica e unica: la piana del Sele.
Perugia, città dei saperi e dei sapori.
Sabato 4 marzo la puntata di Linea verde, su Rai1 alle 12.20, sarà ambientata a Perugia, città dei 'sapori', per la sua antica tradizione eno-gastronomica e per la produzione di ottimo cioccolato, ma anche città dei 'saperi' grazie alle sue tre università e alla Scuola di Giornalismo. Con Marcello Masi si conoscerà da vicino il prezioso lavoro che svolgono sul campo gli studenti della facoltà di Agraria, per poi andare alla ricerca del 'Bue Etrusco', una antica razza bovina a rischio estinzione e oggi tornato a essere presente in alcune fattorie di Perugia grazie agli allevatori della zona. Si entrerà all' interno di una storica fabbrica tessile che sta sperimentando nuovi filati derivati dalla produzione umbra della lana e canapa, per poi raccontare alcuni dei settori trainanti per l'economia locale: la produzione viti-vinicola e lo sviluppo di una nuova rete di 'StreetFood'. Con Chiara Giallonardo, si racconterà come Perugia sia riuscita a diventare in pochi anni una delle città più 'green' in Italia investendo in 'orti urbani' e 'green community', si visiteranno alcune 'Botteghe del Gusto', si farà visita a un uliveto dove due ragazzi hanno avviato una startup di successo investendo nella produzione di olio biologico e, insieme a Ciro Vestita, si parlerà dell'importanza dei legumi e cereali per una sana e corretta alimentazione. Non mancherà lo spazio dedicato alla ricetta urbana con Federica De Denaro e, in questa puntata, si scoprirà come si prepara il 'Gelato funzionale', insieme agli allievi dell'Università dei sapori di Perugia.
Appennino Calabro: giovani, agricoltura, turismo e cooperazione.
Linea Verde, in onda domenica 26 febbraio, alle 12.20, su Rai1, prosegue il suo viaggio sull'Appennino calabro. Patrizio Roversi e Daniela Ferolla faranno tappa in Calabria, precisamente sulla Sila per raccontare i problemi di questa Regione che, nel tentativo di trovare una formula vincente per lo sviluppo, deve affrontare non solo le difficoltà legate alla morfologia ma vive anche quelle economiche comuni alle regioni del sud d'Italia. Nelle zone montuose della Sila qualcosa sembra muoversi. I giovani stanno tornando alla terra, o meglio alla montagna. Alcune realtà cominciano, o almeno ci provano, a fare squadra, coinvolgendo agricoltori, università ed enti pubblici. Roversi cercherà di dimostrare come le risorse naturali di questa terra possano essere un'occasione di rilancio economico, partendo dai boschi, che ricoprono buona parte del territorio calabro, fino ad arrivare alle erbe spontanee uniche nel loro genere. Risorse che però devono viaggiare di pari passo con un altro elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile e duraturo: il turismo. Con Daniela Ferolla si vedrà come il Parco della Sila abbia trovato il modo di trasformare la natura in risorsa turistico-economica. Sinergie e soprattutto voglia di credere in un cambiamento. Ne è un esempio Isabella, una giovane che ha fatto della sua terra una ragione di vivere, che a Daniela Ferolla racconterà la sua storia e i suoi progetti.
Ragusa, prima l'agricoltura.
Sabato 25 febbraio, su Rai1 alle 12.20, Chiara Giallonardo, Marcello Masi e per la cucina Federica De Denaro, visitano Ragusa, la città siciliana dove l'agricoltura è protagonista e conquista record di produzione e qualità, affiancando con successo le attività turistiche e industriali. Oggi Ragusa punta ancor di più sull'agricoltura perché è soprattutto la terra ad aver sempre sostenuto la città e il suo territorio ricco di pascoli, carrubeti, uliveti, vigneti e campi coltivati. Il percorso di Linea Verde inizierà simbolicamente da un luogo dove insieme convivono elementi costituenti l'identità cittadina: il verde della zona periurbana, i muretti a secco ragusani, i carrubi, le vacche modicane, il castello di Donnafugata, le masserie fortificate, il mare. Si andrà poi a Ibla, dove l'architettura barocca è arte sublime, patrimonio dell'Umanità, dove valli verdi e terreni agricoli s'incuneano tra le antiche maglie dell'architettura urbana a corredo di quel patrimonio di bellezza dovuto alla ricostruzione dopo il devastante terremoto del 1693. Ibla risorse dalle sue macerie edificata della stessa roccia di calcare su cui poggia. Su quella antica determinazione a ricominciare dei ragusani, poggia la Ragusa di oggi dove, con una sorta di mini riforma agraria, vengono consegnati ai cittadini terreni e orti urbani per opporsi alla cementificazione e recuperare disoccupati o persone disagiate. Le aziende ragusane producono olio extravergine d'oliva, formaggi e farine di carrubo straordinari, puntando anche sull'innovazione per vincere le sfide della economia globale. Gli allevatori lottano contro l'estinzione di cultivar e razze autoctone, le università sostengono con la ricerca l'innovazione, gli artigiani del gusto creano nuove emozioni enogastronomiche esaltando i prodotti di questa regione.
L'agricoltura di alta montagna sarà la protagonista della puntata di "Linea Verde" in onda domenica 19 febbraio, alle 12.20. Mai definizione fu più azzeccata per tratteggiare l'agricoltura della Valle d'Aosta, dove circa il sessanta per cento della superficie supera i 2000 metri di altitudine: montagna pura. Ma se il comparto non ha grandi numeri in termini di prodotto interno lordo rispetto al panorama nazionale, ha invece un'importanza notevole per quanto riguarda la custodia e la salvaguardia del territorio. L'agricoltura come baluardo contro l'abbandono. Un sistema di cui beneficia anche l'economia turistica, voce principale del bilancio valdostano. Sopra i 1500 metri, la "manutenzione" del territorio è sostanzialmente dovuta alla zootecnia: allevamenti come avamposti nella difesa del suolo. Quali sono le condizioni di salute dell'agricoltura valdostana? Un ritratto in chiaro scuro. Con lo spettro dell'abbandono che incombe. Tra il 2010 e il 2013, il numero delle aziende agricole ha avuto un calo di oltre il 20 per cento. Patrizio Roversi racconterà la filiera corta, un modo per far fronte a questo fenomeno. Prodotti di qualità a prezzi non eccessivi, possibilità di avere sbocchi commerciali diversi dalla grande distribuzione (che pretende continuità), maggiore dignità per il lavoro agricolo, risposta a chi cerca un consumo responsabile. Ma come farsi conoscere? La risposta si trova con Daniela Ferolla in Val d'Ayas, dove un giovane agronomo, cercando di intercettare l'importante flusso turistico della Valleé, ha messo in rete una serie di micro realtà. Perché il turista non porti a casa solo un prodotto della Val d'Aosta, come il formaggio di capra, il genepì, i sabot, ma anche una "storia". In questa direzione, seppur lentamente, si sta muovendo tutta l'agricoltura valdostana. Dai piccolissimi fino ai produttori di fontina, prodotto principe dell'agroalimentare regionale.
Tema puntata: Cagliari, orto e start up green 3.0.
Domenica 12 febbraio Linea verde, su Rai1 alle 12.20, dedica una puntata speciale all'Appennino centrale colpito da due eventi eccezionali, soprattutto perché concomitanti: un nuovo sciame sismico e un'ondata di maltempo che ha lasciato sul terreno metri di neve. Il comparto più colpito è l'agricoltura, la zootecnia in particolare. Da Pieve Torina, nelle Marche, fino alle colline del Teramano: il viaggio di Daniela Ferolla e Patrizio Roversi porterà alla scoperta delle grandi difficoltà che stanno affrontando agricoltori e allevatori, ma anche della incrollabile volontà di non mollare. Si scopriranno i prodotti di eccellenza dell'Appennino centrale, dai formaggi ai salumi ma, soprattutto, si cercherà di capire insieme a un geologo e a un climatologo come cambia il territorio sottoposto a questi eventi estremi. E, di conseguenza, come cambierà l'agricoltura e la sua filiera.
Nella puntata di "Linea verde del sabato" in onda l'11 febbraio, su Rai1 alle 12.20, Marcello Masi e Chiara Giallonardo alla scoperta di un'altra Bari, una città in continuo fermento creativo, un laboratorio di idee nuove e sorprendenti che stanno portando innovazione nell'agricoltura, nell'ambiente e in tutto il territorio. Il capoluogo pugliese è una città piena di storia e cultura, con un mare bellissimo, ma anche un territorio interno ricco e fertile, dove l'agricoltura ha da sempre un ruolo economico di primo piano. Un'agricoltura intensiva e moderna che permette a questa regione, la Puglia, di essere ai primi posti in Italia per molte produzioni. Oggi, però, Bari sta orientando il suo sviluppo verso un nuovo patto fra città e campagna. Le zone agricole produttive all'interno della città e in tutta la sua area metropolitana stanno assumendo un ruolo sempre più strategico. Perché a Bari appare sempre più chiaro che l'agricoltura può aiutare a vivere meglio e il concetto di "agricivismo" ha cominciato ad affermarsi a partire dal quartiere periferico di Japigia, dove un forno collettivo raduna gli abitanti della zona intorno allo spazio di un orto urbano. Ma Bari è anche una straordinaria capitale del cibo di tradizione, dai ricchissimi mercati ai tanti artigiani del gusto, fino alla produzione del cibo di strada. A Bari Vecchia, nel cuore del centro storico, le usanze e i sapori più tipici, come le sgagliozze, le popizze o le orecchiette fatte in strada, convivono con la sperimentazione di pietanze decisamente innovative. Oggi Bari appare principalmente una città proiettata nel futuro, grazie ai tantissimi giovani che qui stanno sviluppando start up, ricerche e innovazione soprattutto nel campo dell'alimentazione. Come le quattro giovani biotecnologhe che hanno sviluppato un progetto per riutilizzare gli scarti inquinanti delle lavorazioni casearie ricavandone proteine e lievito; o come l'agronomo che sta orientando la sua azienda verso la produzione di micro ortaggi, quelli che secondo molti saranno "il cibo del futuro".
In Calabria, tra boom del bergamotto e crisi delle clementine.
Linea Verde domenica 29 gennaio, alle ore 12.20 su Rai1, a Reggio Calabria per raccontare la diversa condizione agricola della costa Jonica, dove il bergamotto è fonte di nuovo sviluppo, e la costa Tirrenica, dove si fanno i conti con un'agrumicoltura sempre più condizionata dalle importazioni di prodotti esteri. Patrizio Roversi a Condofuri, patria del bergamotto, racconta la storia e l'attualità della coltivazione di questo frutto della salute mostrando che, oltre al tradizionale mercato per la produzione di oli essenziali, si è aperto anche quello del prodotto fresco per la produzione di succhi e spremute. Sempre Patrizio Roversi nella piana di Rosarno e di Gioia Tauro va alla ricerca delle radici della crisi degli altri agrumi. Qui, anche in un contesto sociale molto difficile, c'è la diversificazione delle colture, in particolare con la coltivazione del kiwi. Daniela Ferolla nel suo viaggio in Calabria parte dall'eccellenza assoluta, i Bronzi di Riace, custoditi nel bellissimo museo archeologico di Reggio di Calabria, per scoprire le antiche tecniche di estrazione delle essenze di bergamotto e proiettarsi nella tecnologia 2.0 che consente di estrarne l'essenza ad un livello qualitativo alto, tanto che i più grandi profumieri del mondo usano solo essenza di bergamotto di Calabria come base per le loro creazioni. Ma Daniela Ferolla andrà alla scoperta anche del bergamotto come frutto della salute, confrontandosi con medici e ricercatori per concludere che questo frutto è anche un ottimo ingrediente per la cucina. Insomma come la dulcamara di Gaetano Donizetti che prometteva l'elisir d'amore, la Calabria con il bergamotto offre l'elisir della buona vita. Ma stavolta sul serio. E Linea Verde lo ha scoperto.
Genova, la città della lanterna guarda al futuro.
Linea verde sabato 28 gennaio, in onda su Rai1 alle 12.20, in viaggio alla scoperta di Genova, una città sospesa tra mare e terra, tra antiche tradizioni marinare e innovative botteghe del gusto. Marcello Masi visita uno dei più prestigiosi Istituti di Agraria del nostro Paese, L'Istituto "Bernardo Marsano", dove si formano gli agronomi e gli imprenditori agricoli di domani, per poi fare visita all'orto collettivo, una bella iniziativa di cittadini ed associazioni di volontariato grazie ai quali è stato possibile recuperare e ripulire una intera collina di 7 ettari che oggi è diventata un bellissimo orto urbano con annesso un vitigno autoctono. Chiara Giallonardo si trova invece in una azienda dove si produce del pesto di eccellenza, grazie alle storiche serre situate nella collina di Pra' dove c'è' un microclima ideale che favorisce la crescita di un basilico particolarmente pregiato. Per quanto riguarda gli artigiani del gusto, Marcello Masi farà visita ad alcune storiche botteghe del centro storico di Genova, tra i celebri 'caruggi', mentre Chiara Giallonardo farà scoprire al telespettatore le nuove tendenze genovesi in fatto di StreetFood. Per la ricetta urbana, Federica de Denaro, insieme ad un giovane chef, presenterà un piatto della antica tradizione marinara genovese: il 'cappon magro', un piatto a base di pesce, uova e verdure di stagione.
Appennino, Gran Sasso e Majella, quando la natura aiuta l'agricoltura.
Domenica 22 gennaio, in onda su Rai1 alle 12.20, continua il viaggio di Linea Verde sull'Appennino. Dopo quello modenese, l'area del Mugello e le zone tragicamente colpite dal terremoto, la volta dell'Appennino abruzzese, nel tratto di Appennino più impervio, dove si innalzano le vette più alte di tutta la catena: il Gran Sasso e La Majella. Patrizio Roversi cerca di spiegare come l'uomo sia riuscito a sfruttare gli elementi naturali avversi trasformandoli in risorsa per l'agricoltura e non solo. Ecco allora la pasta fatta con l'acqua della Majella (acqua purissima che arriva direttamente dai ghiacciai in quota) e le coltivazioni che grazie alle prime gelate invernali migliorano di qualità. Allo stesso modo gli elementi naturali possono essere di aiuto anche ad un altro comparto: quello turistico. Daniela Ferolla racconterà di come in Abruzzo sia stato creato il primo "Distretto turistico montano" per rilanciare e ricostruire gli antichi borghi ormai abbandonati, creare circuiti di trekking e molto altro. E dagli splendidi pascoli abruzzesi arriva anche la lana di pecora, elemento immancabile nella tradizione di questi luoghi, portata avanti da chi ha scelto di vivere l'Appennino più difficile in un paesaggio magnifico.
Viterbo, città aperta all'agricoltura.
Sabato 21 gennaio a Linea Verde, su Rai1 alle 12.20, Chiara Giallonardo, Marcello Masi e per la cucina Federica De Denaro, questa settimana approdano a Viterbo, città che si riapre alla campagna e all'agricoltura, sia dentro che fuori dalle mura. Il percorso inizierà dall'ultimo luogo della città agricola che si è conservato proprio come nel XIII secolo: una buona prospettiva per inquadrare come la città medievale sia stata progettata con un impianto urbano che "dialoga" con il verde periurbano. Un dialogo iniziato con gli Etruschi, proseguito durante l'epoca romana e poi con lo Stato della Chiesa, ma che si è congelato negli anni '60, durante il boom economico quando, per molti territori italiani, si è verificato l'abbandono delle campagne e la cementificazione del paesaggio. Da qualche tempo a Viterbo questo dialogo si è riaperto: nella città si riallestiscono orti urbani, l'agricoltura di qualità, in un territorio per fortuna ancora pressoché intatto, diventa la garanzia del paesaggio e della salubrità del suolo a cui concorre anche l'Università della Tuscia con tecnologie innovative e mezzi tecnologicamente avanzati. Ma non è tutto; il ritrovato interesse per l'agricoltura sociale offre posti di lavoro a giovani, agli ultracinquantenni, agli esodati, ai richiedenti asilo… tutti accolti dalla terra per amore della terra. E i bimbi a Viterbo frequentano agrinido, aule a cielo aperto con animali e coltivazioni che formano giovanissime vite all'amore per la terra. E ancora, chef e artigiani del gusto che studiano come esaltare prodotti e sapori del loro territorio.
Si torna a parlare di agricoltura sociale raccontando le iniziative di una serie di aziende agricole tra il Lazio e lEmilia Romagna che si avvalgono di cooperative sociali con le quali stringono fitte collaborazioni. Patrizio Roversi parlerà con dei ragazzi egiziani, arrivati in Italia senza genitori, che ora producono olio e hanno salvato un territorio e unagricoltura per anni abbandonata, diventando i nipoti adottivi di anziani agricoltori senza più forze, ma con tanta esperienza da trasmettere. Daniela Ferolla invece andrà nel Parco dei Castelli Romani per parlare di educazione ambientale, agrinido e agricoltura sociale intesa come didattica. Visiterà una bellissima fattoria sociale dove, oltre ad aiutare disabili e anziani malati, vengono salvati gli animali come Orazio, un pony abbandonato legato ad un palo davanti a un grande magazzino. Cuore della puntata sarà la comunità di San Patrignano dove vengono resi nuovamente autonomi i ragazzi che sono caduti nel tunnel della droga, e questo grazie allagricoltura che riesce a ridargli obiettivi, soddisfazioni, senso di responsabilità e speranza.
Alla scoperta di una Reggio Emilia che sa bene come valorizzare le sue eccellenze eno-gastronomiche con un occhio al futuro. Marcello Masi andrà alla scoperta di una autentica curiosità: il vitigno urbano più piccolo del mondo, e farà conoscere alcune antiche botteghe del gusto del centro storico. Chiara Giallonardo si recherà allinterno di Reggio Children, un istituto per linfanzia diventato modello educativo e pedagogico famoso in tutto il mondo, dove i bambini non solo studiano con piacere, ma collaborano alla cura e al mantenimento di un orto scolastico. Altra tappa importante, un Istituto Agrario con annesso un grande allevamento di vacca rossa reggiana, una razza bovina in via di estinzione e recuperata proprio grazie al sostegno dellIstituto Agrario e degli allevatori della zona. E poi si andrà alla scoperta di alcuni orti urbani della città, mentre Marcello Masi parlerà di unaltra eccellenza reggiana: il lambrusco. Altra tappa importante, la visita allOffi-Cucina, un vero e proprio laboratorio sul food organizzato dallUniversità di Reggio Emilia in collaborazione con il Future Food Institute. Ci sarà spazio per parlare di lotta allo spreco alimentare con il prof. Andrea Segrè per poi concludere la puntata con una degustazione di prodotti tipici reggiani in compagnia di alcuni artigiani del gusto di strada.
Lazio, agricoltura sociale.
Domenica 8 gennaio, su Rai1 alle 12.20, Lineaverde riapre l'anno con una puntata dedicata al mondo dell'agricoltura sociale. In agricoltura per 10 mila anni non sono esistiti "discriminati": ognuno aveva il suo ruolo e si sentiva parte attiva della comunità. Tutto questo si perde con l'industrializzazione e l'urbanizzazione dove il diverso per la prima volta diventa problema. Il racconto si svolge nel Lazio e comincia con Daniela Ferolla che spiega il ruolo del contadino custode dei beni ambientali e culturali. Patrizio Roversi parlerà di un gruppo di immigrati, sfuggiti al caporalato e felicemente riuniti in cooperativa, che producono un ottimo yogurt frutto di contaminazioni culturali e che coltivano un orto da cui ricavano prodotti che vendono ai Gas (Gruppi di Acquisto). Daniela continuerà il suo percorso raccontando come l'agricoltura può cambiare la vita delle persone e come tutto questo dalla campagna si ripercuota nelle città. Si entrerà poi con Patrizio nel "mondo di Fabio", un ragazzo autistico e autolesionista, che nell'agricoltura ha trovato la sua ragione di vita, il suo binario per essere utile, in mezzo agli amici. La puntata si chiuderà in una grande Fattoria sociale del Circeo, in provincia di Latina, dove in una grande tavolata si troveranno vicini tutti quei personaggi che in città vengono considerati inabili, disagiati, pericolosi e che qui, invece, tutti insieme dimostrano come l'agricoltura sociale sia molto di più di semplice assistenzialismo.
Le due anime di Como: il lago e la terra.
Linea Verde sbarcherà a Como sabato 7 gennaio su Rai1 alle 12.20 per raccontare una città in riva al lago che per sua stessa natura ha una doppia anima, quella "terrestre" e quella lacustre. E sarà proprio il lago l'incipit del programma con i suoi scenari meravigliosi, sorvolato dagli idrovolanti che individueranno ville e palazzi storici. Tra le tappe previste figureranno il Chilometro della conoscenza con Villa Olmo, Villa del Grumello e Villa Sucota, per raccontare un percorso naturalistico e culturale. Si scoprirà un orto speciale, luogo di incontri e di aggregazione sociale e si farà una passeggiata all'interno del padiglione dei produttori al mercato coperto per parlare di prodotti a km zero e stagionali. Il "lago" continuerà ad essere il punto di approdo con una start up innovativa nel campo ecologico e si visiterà una azienda a conduzione familiare che trasforma i pesci di lago in prodotti di alta qualità. La stessa qualità che sarà ritrovata nella ristorazione tipica comasca. Infine in una piazza di Como saranno accesi i riflettori su una manifestazione che ospiterà una delle eccellenze formative nel campo dell'agricoltura di tutta la Lombardia.
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