Domani, giovedi 26 gennaio 2011, come sappiamo torna su Italia 1 “Le Iene Show” con la nuova edizione affidata ai conduttori Enrico Brignano, Alessandro Gassman e Ilary Blasi. Tra i vari temi della puntata (come l’intervista a Beppe Grillo), Nadia Toffa indaga in seguito la segnalazione di un ex dipendente di una farmacia di Novi Ligure in riferimento ad alcuni episodi gravissimi accaduti nel suo precedente posto di lavoro.
Un complice degli inviati di Italia 1, aspirante farmacista, riesce ad infiltrarsi nella farmacia in questione, facendosi assumere come apprendista; tenuto all’oscuro del reale motivo del servizio, in modo tale da non essere influenzato, gli viene chiesto di riprendere e testimoniare nei dettagli tutto ciò che succede al suo interno.
Le riprese effettuate dal ragazzo nell’arco di una settimana mostrano chiaramente come i dipendenti stacchino le fustelle da un enorme quantità di farmaci e le mandino all’ASL, dopo averle applicate alle ricette preparate ad hoc dai medici. Una volta rimosso il codice a barre, una parte dei farmaci viene rivenduta senza fustella ai clienti privi di ricetta. In questo modo, con un unico farmaco, la farmacia può guadagnare due volte, dato che, oltre a venir rimborsata dall’ASL, cerca di rivendere il medesimo medicinale a un cliente.
Sacchi carichi di farmaci non venduti, e soprattutto non scaduti, vengono invece buttati via, spesso nascosti tra i medicinali scaduti di altre farmacie.
L’ex dipendente racconta un fatto ancor più grave alle Iene, testimoniato, in seguito, anche dalle immagini girate dal complice all’interno della farmacia: sembrerebbe che i farmacisti preparino le capsule di medicinali non pesando i principi attivi in esse contenute. Per dimostrarlo, le Iene, grazie a un finto cliente, ordinano nella suddetta farmacia una ventina di capsule per curare problemi di pressione, che dovrebbero contenere 65 mg di principio attivo. Questi medicinali vengono, poi, fatti analizzare in un laboratorio. Il risultato è sorprendente: le capsule contengono ben 2 volte e mezzo il principio attivo richiesto. Una dose del genere somministrata a una persona a cui è stato prescritto un quantitativo di principio attivo differente potrebbe provocare da effetti più lievi a conseguenze più gravi, fino al decesso del paziente, come dichiara un medico successivamente intervistato.
In seguito alla segnalazione delle Iene ai Carabinieri, sono intervenuti i Nas, che hanno apposto i sigilli preventivi alla farmacia.
In un’inchiesta delle Iene, Filippo Roma mostra come, in alcuni uffici comunali della Capitale, diversi dipendenti pubblici, fatti salvi i casi di permessi regolarmente presi, sono soliti timbrare il cartellino d’entrata e poi allontanarsi dal posto di lavoro, chi per fare colazione, chi per sbrigare alcune commissioni personali come andare al supermercato, in farmacia o in banca. La Iena sottolinea, inoltre, come tra i dipendenti, alcuni ‘beggiano’ due o tre cartellini simultaneamente.
Intervistato a riguardo dall’inviato, il consigliere comunale di Roma, L’On. Belfronte (U.D.C.), dichiara “A me non risulta. Quello che mi risulta è tutta gente seria che lavora… Ci vogliono cose concrete… Sollevatelo voi (il caso n.d.r.) e poi vediamo chi si accoda“. Il consigliere On. Gazzellone (PdL) afferma che, se fosse vero l’assenteismo denunciato “Gli uffici devono provvedere ad impedire questa cosa“. Una vice dirigente ammette che “Non va bene” e, alla domanda “Si è mai resa conto di questo strano movimento?“, risponde affermativamente aggiungendo “È una storia vecchia… penso succede“.
È solo di pochi mesi fa il servizio di Paolo Calabresi che sottolineava come a Roma nel 2010-2011 tutti i grandi partiti politici avevano attaccato migliaia di manifesti negli spazi comunali senza pagare neanche un euro di tassa di affissione. A riguardo, il Segretario Partito Democratico Pier Luigi Bersani così’ si era espresso: “Se è così che anche noi non abbiamo pagato un euro non va bene.
Da altre parti le paghiamo dappertutto, è tutto regolare…D’ora in poi il PD farà di tutto per pagare le affissioni”. Di fronte ad una recente campagna nella capitale per il tesseramento del PD, Calabresi, dopo aver notato come anche i nuovi manifesti siano abusivi decide di recarsi all’Assemblea Nazionale del partito per raccogliere alcuni commenti, tra cui proprio quello dell’On. Bersani.
Iena: “Un’altra volta con ‘sti manifesti abusivi…Mi aveva fatto una promessa…”
On. Pier Luigi Bersani: “Hai ragione in pieno. Bisogna trovare il modo di finirla con questa storia. Bisogna fare dei regolamenti…”Iena: “Ma il regolamento ci sta. Si deve pagare la tassa di affissione…”.
On. Bersani: “Si faccia applicare. Non posso correre dietro a tutti. Io dico solo che i regolamenti vanno fatti applicare”.Iena: “Siete voi che dovete avere l’iniziativa di applicarli…”.
On. Bersani: “Bisogna farli rispettare e se c’è qualcuno che non li rispetta deve pagare”.Iena: “Intanto, zitti, zitti, mentre facevate la campagna abusiva presentavate la sanatoria però…” sottolinea Calabresi riferendosi ad un emendamento bipartisan PD – PdL che prevede la sanatoria delle multe relative alle affissioni abusive fino al 29 febbraio 2012.
On. Bersani: “Guardi, non credo di aver presentato nessuna sanatoria…”.Iena: “Lei non è contro i condoni?”
On. Bersani: “Non è perché io inseguo i miei che non attaccano i manifesti abusivi. È perché ci sono dei comuni che fanno rispettare le regole.”Iena: “Scusi, lei è contro i condoni o per i condoni?”
On. Bersani: “Io sono sempre contro i condoni.”Iena: “E allora presenti un emendamento in cui fa togliere questo condono. Lo presenta?”
On. Bersani: “Dai, su. Adesso basta.”
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