Le Iene Show: intervista al figlio di Pio La Torre
Mercoledì 4 maggio 2011 in prima serata su Italia 1 nuova puntata delle “Le Iene Show“, con Luca e Paolo e Ilary Blasi che presentano servizi, indagini e reportage esclusivi. In questa puntata: Beni Confiscati Alla Mafia, intervista al figlio di Pio La Torre, le ragazze Ombrellino e il sito chiede soldi per l’iscrizione. Le […]
di Redazione / 03.05.2011
Mercoledì 4 maggio 2011 in prima serata su Italia 1 nuova puntata delle “Le Iene Show“, con Luca e Paolo e Ilary Blasi che presentano servizi, indagini e reportage esclusivi. In questa puntata: Beni Confiscati Alla Mafia, intervista al figlio di Pio La Torre, le ragazze Ombrellino e il sito chiede soldi per l’iscrizione.
Le Forze dell’Ordine sequestrano molto denaro dalle associazioni mafiose che riescono ad essere catturate, ma che fine fanno questi ingenti patrimoni? Con la Legge n° 109 del 7 marzo 1996 è stata introdotta nel nostro ordinamento giuridico la confisca del patrimonio dei mafiosi e la destinazione ad uso sociale degli stessi. Giulio Golia indaga su quale fine abbiano fatto alcuni beni confiscati alla nota banda criminale della Magliana. La Iena intervista anche il figlio del politico Pio La Torre che, proprio per aver proposto la legge riguardante il sequestro dei patrimoni dei mafiosi, fu assassinato nel 1982.
Nadia Toffa rintraccia il responsabile del sito chiede soldi per l’iscrizione. La Iena ha rintracciato il manager che qualche anno fa aveva sponsorizzato una linea d’abbigliamento utilizzando come testimonial un giovane romeno che travolse ed uccise quattro ragazzi mentre era ubriaco alla guida di un’automobile. L’uomo ha aperto un sito internet specializzato nell’ingaggio delle “ragazze ombrellino”, quelle che, ferme sulle linee di partenza delle gare motociclistiche, fanno ombra ai corridori prima della partenza. Molte le ragazze che vorrebbero fare questo tipo di lavoro, e con la scusa della registrazione al sito stesso, ensando che l’iscrizione fosse gratuita, si sono trovate truffate. Le ragazze si sono viste recapitare a casa fatture per diverse centinaia di euro con pressanti richieste di soldi in caso di mancato pagamento.
Matteo Viviani indaga sulla leggenda metropolitana secondo cui gli zingari si servirebbero di un codice di simboli per contrassegnare le case da svaligiare e i momenti più opportuni per farlo. La Iena, per scoprire se si tratta di una leggenda o meno, decide di girare in un quartiere di Milano e analizzare i segni disegnati in prossimità dei citofoni di alcune abitazioni.
Enrico Lucci priva per due settimane alcuni studenti volontari di una classe di quinta liceo sia del cellulare sia di Facebook (modificandone la password dell’account). Scopriremo i risultati dell’esperimento durante la puntata.