Anticipazioni dei servizi trasmessi nel sesto appuntamento de Le Iene show, domenica 3 Marzo 2013. Pacchi regalo al ministero dello sviluppo economico; Filippo Roma indaga sul caso ISFOL e i contributi non versati: il ministro Fornero non risponde; sanitá: ritardi ricetta elettronica.
Domani, domenica 3 marzo 2013, in diretta alle ore 21.20 su Italia 1 nuovo appuntamento con Le Iene show. Alla conduzione, a fianco di Ilary Blasi, ci saranno Teo Mammucari e la Gialappa’s (Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto).
Tra i servizi di questa puntata: Filippo Roma mostra un continuo via vai di fattorini con pacchi regalo dentro e fuori dal Ministero dello Sviluppo Economico qualche giorno prima di Natale. Viene scoperto, poi, come all’interno del Ministero ci sia una stanza per lo smistamento dei regali indirizzati ai Ministri da parte di compagnie petrolifere o grandi aziende.
Filippo Roma si occupa dell’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale dei lavoratori), ente di ricerca controllato dal Ministero del Lavoro. La Iena intervista alcuni collaboratori che dichiarano come, da metà anni ’90 fino al 2007, l’ISFOL abbia fatto lavorare presso di sé circa 200 persone con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (contratti co.co.co). Tali collaboratori sostengono, però, di aver avuto gli stessi obblighi e mansioni dei dipendenti effettivi: otto ore lavorative giornaliere, presenza quotidiana, obbligo di stesura del piano ferie. Nel 2007 gli Ispettori del Lavoro hanno compiuto un’indagine presso l’ISFOL i cui verbali sono stati recentemente pubblicati: viene stabilito che l’ISFOL deve versare all’INPS più di 1 milione di euro per la regolarizzazione dei contributi dei 210 collaboratori e come multa per il mancato versamento. Nel novembre 2012, la Iena ha cercato di incontrare e intervistare in merito il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali nel Governo Monti Elsa Fornero, per capire come mai non fosse stato ancora versato alcun contributo. Il Ministro, però, ha preferito non rispondere, rinunciando anche a prendere parte ad una conferenza stampa presso il ministero della Salute in previsione di una manifestazione nazionale sull’amianto.
Risale a un anno fa circa l’inchiesta delle Iene che ha dimostrato come alcune farmacie staccassero le fustelle da un enorme quantità di farmaci e le mandassero all’ASL, dopo averle applicate alle ricette preparate ad hoc dai medici. Una volta rimosso il codice a barre, una parte dei farmaci veniva rivenduta senza fustella ai clienti privi di ricetta. In questo modo, con un unico farmaco, la farmacia poteva guadagnare due volte, dato che, oltre a venir rimborsata dall’ASL, si cercava di rivendere il medesimo medicinale a un cliente. Per evitare questo tipo di truffe sono state fatte in tutta Italia diverse interessanti sperimentazioni. Ad esempio nel 2002 nel Lazio si è deciso per un mese di far sì che ad ogni singola ricetta potesse corrispondere una sola fustella. In questo modo, la spesa farmaceutica è diminuita del 39% con un risparmio di 53 milioni di euro in un solo mese. Un modo semplicissimo per far risparmiare agli Italiani moltissimi miliardi.
Nel febbraio del 2012 Nadia Toffa intervista, quindi, il Ministro della Salute Renato Balduzzi per capire come mai non siano andati avanti questo tipo di esperimenti volti ad evitare truffe o sprechi nel campo della sanità. Il Ministro ha dichiarato che queste sperimentazioni avrebbero potuto non essere più necessarie perché sarebbe stata introdotta la ricetta elettronica, dando come data prevista settembre 2012.
Ad oggi, però, la Iena Nadia Toffa, recandosi in moltissime farmacie italiane, verifica come la situazione non sembri cambiata. Le Iene cercano di intervistare nuovamente Renato Balduzzi, ex Ministro della Salute dell’ultimo Governo tecnico, il quale si allontana e preferisce non rispondere.
Dopo le numerose lettere arrivate in redazione in seguito all’intervista del Professor Vannoni sulla cura con le cellule staminali, Giulio Golia si occupa della storia della piccola Sofia, una bambina di 3 anni e mezzo, affetta da una malattia neurodegenerativa, la leucodistrofia metacromatica, che provoca cecità, vomito, immobilità. Sofia riceve inizialmente la prima infusione di staminali nel dicembre 2012, dopo la quale inizia ad avere molti miglioramenti. In seguito, però, il giudice del lavoro di Firenze decide di bloccare la cura con Protocollo Stamina e la bambina peggiora ogni giorno di più. La Iena intervista i famigliari di Sofia che raccontano la propria battaglia perché la bambina possa essere sottoposta alla cura con le cellule staminali.
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