

‘La vita è bella’ dove nasce il nome del film di Benigni? Quale fu l’ispirazione
Sicuramente avrete visto visto La vita è bella centinaia di volte, ma sapete da dove nasce il titolo? Ecco la verità.
di Lucio Annunziata / 10.09.2023
Un film bellissimo che ha saputo raccontare con un linguaggio tanto semplice quanto profondo il periodo più brutto della storia recente. Sapete però com’è da dove nasce il titolo La vita è bella? Ecco cosa dovete sapere.
La vita è bella: come nasce il titolo del film
Il film di Roberto Benigni ha lasciato il segno. La vita è bella ha conquistato premi meritatissimi, tra cui due oscar, perché ha saputo usare un linguaggio universale: quello delle emozioni. Ma sapete come nasce il titolo della famosa pellicola? Da un messaggio importante che il regista ha voluto fosse palese da prima che si iniziasse a vedere il film. Il comico toscano ha infatti voluto sottolineare il valore inestimabile della vita, di una storia che – nonostante gli orrori di una guerra e della follia nazista – è degna di essere vissuta e raccontata.
La storia di Guido ha commosso milioni di persone nel mondo perché tocca corde dell’anima che ci rendono subito vulnerabili. La vita è bella è un’espressione molto semplice ma altrettanto diretta, efficace ma non è frutto del tutto del genio di Benigni.
Infatti, il regista ha ammesso di aver preso in prestito questa espressione da un personaggio storico che sicuramente conoscete e che dà un tocco ironico al finale della storia stessa.
Ci riferiamo a Lev Trockij, ex-presidente del Soviet di Pietrogrado che fu una figura di grande spicco durante la rivoluzione russa. È stata una forte personalità, tra le più importanti dell’Unione Sovietica. Il destino di Trockij fu piuttosto nefasto: l’ex Presidente del Soviet, infatti, morì in esilio in Messico nel 1940. Fu assassinato da un agente sovietico di origine spagnola: Ramon Mercader.
La condanna a morte di Trockji ispiratore di Benigni
Questa personalità controversa, visse i suoi ultimi giorni con la consapevolezza che con le sue decisioni e le sue parole aveva firmato una condanna a morte.
Trockij però, nonostante avesse prospettive di vita futura tutt’altro che rosee, un giorno guardando sua moglie in giardino venne pervaso fa un’insolita serenità che lo spinse a scrivere quella frase che avrebbe poi dato il titolo al noto film premio Oscar: La vita è bella.
Tra l’altro, sapere che la frase ha un’ispirazione “sovietica” rende ancora più ironica la storia che nel finale vede le truppe americane come fautrici della libertà degli ebrei, non quelle russe.
Insomma, il regista ancora una vota ha lasciato con le sue scelte tutti senza parole. Se non avete ancora visto nemmeno una volta questo capolavoro, non dovrete perdervi la possibilità di recuperarlo su Disney+ con tanti altri film del noto regista toscano.
Vi basteranno appena due ore del vostro tempo per scoprire una storia intesa che vi farà sorridere e commuovere nel pieno stile di Benigni.