Mirko e Manolo sono due bravi ragazzi della periferia di Roma, almeno fino al momento in cui a tarda notte investono un uomo e decidono di scappare.
È stato presentato il 30 maggio alla Casa del Cinema di Roma La terra dell'abbastanza, l'opera prima dei Fratelli D'Innocenzo al cinema dal 7 giugno. Erano presenti anche il protagonista Matteo Olivetti, Max Tortora e Milena Mancini. Nel cast del film ci sono anche Luca Zingaretti e Andrea Carpenzano.
La pellicola racconta di Mirko e Manolo due bravi ragazzi della periferia di Roma, fino al momento in cui guidando a tarda notte investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l'uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due giovani si sono guadagnati un ruolo, il rispetto e il denaro che non hanno mai avuto.
Fabio e Damiano D'Innocenzo – qui nella loro prima esperienza cinematografica – hanno voluto raccontare com'è facile assuefarsi al male:
"I due ragazzi protagonisti uccidono involontariamente un uomo e scelgono la via più facile, quella del silenzio, ma i fantasmi di quest'evento non gli lasciano tregua. Così cominciano a corazzarsi dai sensi di colpa. Credono sia più facile accumulare ulteriore carico di disumanizzazione invece che ripulirsi da quanto è accaduto. Al punto da non sentire più niente, coscienza compresa".
"La realtà è brutale e il nostro intento non era quello di abbellirla. La violenza è sempre sciatta. Gli ultimi venti anni di storia italiana ci hanno lasciato valori sbagliati e un gran senso di frustrazione". Così i registi parlano del loro film d'esordio e interamente ambientato nella periferia romana: "Il film è girato a Ponte di Nona" aggiunge Fabio "La sua architettura la rende una periferia quasi magica, sembra quasi un Pasolini che incontra Wes Anderson o Tim Burton". Tra i riferimenti artistici e politici del film: Paisà di Pasolini, la dualità ne Il cattivo tenente di Abel Ferrara ma anche la capacità di distorcere la realtà del pittore Francis Bacon.
La terra dell'abbastanza è volutamente "un titolo aperto: un luogo grigio, un limbo disperante con dentro una realtà possibile. Ovviamente noi abbiamo una motivazione ben precisa per la quale lo abbiamo scelto, ma vorremmo che rimanga segreta e soprattutto vorremmo fosse lo spettatore a dargli un significato dopo la sua esperienza in sala".
Max Tortora interpreta Danilo, il padre di Manolo (Carpenzano), per stessa ammissione dei registi un personaggio "estremamente disperato, il più irrisolto". "Quando ho letto il copione di Damiano e Fabio D'Innocenzo" spiega Tortora "ho pensato subito di poterlo fare, l'ho sentito dentro di me". L'altra figura genitoriale del film è Milena Mancini, che veste i panni della mamma di Mirko (Olivetti), Alessia: "Ho cercato di costruire una madre sempre integra, di fronte alle cose sia belle che brutte della vita. Le indicazioni dei registi mi hanno aiutato a trovare il giusto equilibrio fisico ed emotivo per affrontare questo ruolo".
Matteo Olivetti è un esordiente ma al primo provino ha convinto i due registi in pochi minuti: "Una grande soddisfazione, non avendo ancora trovato la mia strada a 28 anni!".
La terra dell'abbastanza è distribuito da Adler Entertainment e prodotto da Pepito Produzioni con Rai Cinema. Le foto della conferenza stampa del 30 maggio si possono trovare nella fotogallery del film La terra dell'abbastanza.
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