La profezia Maya a ‘Le Frontiere dello Spirito’: il 21 dicembre finira’ il mondo?
Domenica 8 gennaio 2012 nuovo appuntamento alle 8,50 su Canale 5 con “Le Frontiere dello Spirito” condotto dal cardinale Gianfranco Ravasi e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi. Nella prima parte del programma, il cardinale Ravasi commenta -come sempre- un brano tratto dal Libro dei Salmi, che rappresenta per i Cristiani una vera e propria raccolta […]
di Redazione / 05.01.2012
Domenica 8 gennaio 2012 nuovo appuntamento alle 8,50 su Canale 5 con “Le Frontiere dello Spirito” condotto dal cardinale Gianfranco Ravasi e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.
Nella prima parte del programma, il cardinale Ravasi commenta -come sempre- un brano tratto dal Libro dei Salmi, che rappresenta per i Cristiani una vera e propria raccolta di preghiere.
“Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, non avrò timore, perché la mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza.”:
Conosciamo di amare i figli di Dio se amiamo Dio. Se noi amiamo Dio, siamo certi di amare i figli di Dio. Io posso vedere che amo Dio solo se amo i fratelli; non vedo prima se amo Dio, ma se amo i fratelli. Non c’è contraddizione, ma complementarietà: la prova che tu ami i fratelli è se tu ami Dio. L’origine dell’amore è sempre l’amore di Dio.
Nella seconda parte del programma, Maria Cecilia Sangiorgi affronta l’argomento che tanto sta facendo discutere: la profezia maya secondo cui il prossimo 21 dicembre 2012 ci sarà la fine del mondo.
Alcuni studiosi che hanno analizzato il calendario Maya sono giunti alla conclusione che il 21 dicembre 2012 è la data in cui si conclude il ciclo del Lungo computo (iniziato il 6 settembre del 3114 avanti Cristo), ovvero l’equivalente ad un’era del mondo. Stando alla profezia dei Maya, il passaggio da un’era all’altra è segnato da catastrofi e distruzioni.
Un gesuita antropologo, che ha studiato in modo approfondito la cultura maya, svela a ‘Le Frontiere dello Spirito’ l’infondatezza di questa teoria che sta incutendo non poca paura, invitando le persone a lasciarsi interrogare dalla saggezza indigena: siamo alla fine del mondo o solo alla fine del mondo che abbiamo costruito?