La guerra dei vent’anni: Ruby, ultimo atto su Canale 5


In prima serata su canale 5 il racconto tv del caso Ruby. In onda La guerra dei vent'anni: Ruby, ultimo atto.

Domenica su Canale 5 in prima serata alle ore 21,10 va in onda il primo esperimento di un genere legato al racconto d'attualità in prima serata che la rete intende proporre al pubblico con regolarità: La guerra dei vent'anni: Ruby, ultimo atto è la prima ricostruzione per la televisione del caso di cronaca giudiziaria che da tre anni non fa che parlare e dividere gli italiani.

Canale 5 con la messa in onda di qesto speciale vuole "riepilogare e rendere comprensibile al grande pubblico l'intricata trama, degna di un avvincente legal thriller, iniziata la notte del 27 maggio 2010 e proseguita fino a oggi.".

Per la prima volta in televisione, sarà possibile vedere la sala delle cene e la taverna di Arcore su cui tanto si è fantasticato negli ultimi tre anni. Il documentario proporrà inoltre le registrazioni originali delle testimonianze rese ai giudici nell'aula del tribunale del processo Ruby.

Sarà raccontata anche la notte del fermo in Questura di Karima El Mahroug attraverso le dichiarazioni in sonoro dei funzionari e dei pubblici ministeri in servizio quella sera. E, ancora, vedere le interviste inedite ai due principali protagonisti: Silvio Berlusconi che per la prima volta risponde pubblicamente sui fatti e Karima El Mahroug.

La guerra dei vent'anni: Ruby, ultimo atto presenterà per la prima volta anche le testimonianze rese in aula dal Pm dei minori Anna Maria Fiorillo, dal Capo di Gabinetto Piero Ostuni, dal medico Alberto Zangrillo, dal giornalista Carlo Rossella e dall'eurodeputata Licia Ronzulli.

Di seguito uno stralcio dell'intervista a Silvio Berlusconi, in onda domenica  12 maggio, in prima serata su Canale 5, nello speciale La guerra dei vent'anni: Ruby, ultimo atto:

"Alle cene non poteva succedere nulla che potesse essere definito scorretto e imbarazzante. C'era un grande tavolo, io attiravo l'attenzione di tutti, si parlava di calcio, di politica, di tutto. A nessuno mai fu chiesto di lasciare il telefonino, tutti potevano fotografe o raccontare perché non c'era alcunché di non raccontabile.  Io non ho niente da nascondere…"

"Ruby venne una sera ad una cena e raccontò una storia drammatica  disse di essere figlia di una ricca famiglia egiziana, che i genitori avevano cacciato perché aveva deciso di abbracciare la religione cattolica. Mostrò cicatrici di olio bollente, parlò di difficoltà enormi, di comunità e di essere arrivata a Milano poco tempo prima dove aveva trovato un lavoro da cameriera in un ristorante. Una storia che commosse tutti i presenti. Assolutamente non ho mai avuto rapporti intimi con Ruby, una ragazza che si era presentata con una storia terribile, e che non induceva nessun sentimento diverso dalla commiserazione".

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