John Moore parla di ‘A Good Day to Die Hard’
Il giorno di San Valentino 2013 è stato scelto per far tornare Bruce Willis alias John McClane a Mosca in A Good Day to Die Hard. Oggi, il regista John Moore ha parlato con Empire per la nuova produzione della 20th Century Fox e ha rivelato che farà in modo di mantenere il livello di […]
di Redazione / 28.07.2012
Il giorno di San Valentino 2013 è stato scelto per far tornare Bruce Willis alias John McClane a Mosca in A Good Day to Die Hard. Oggi, il regista John Moore ha parlato con Empire per la nuova produzione della 20th Century Fox e ha rivelato che farà in modo di mantenere il livello di umorismo al minimo.
"Ci sono un paio di gag divertenti e una paio di comportamenti tipici di McClane. Non è che fa l'idiota, borbottando per Mosca delle battute su come 'L'America ha vinto la guerra fredda'. Non è Carry in Die Hard, ve lo posso assicurare".
Moore continua a dire che il film è internazionale, su scala globale, e che molti paesi saranno al centro della storia.
"Il film è molto, molto internazionale. C'è un inseguimento in macchina per Mosca che ci ha richiesto 78 giorni di riprese.".
Ma cosa potrà mai accadere per la quinta volta a McClane, dopo quattro occasioni nelle quali si è trovato a combattere contro un gruppo di terroristi, intenzionati a fare una rapina. A questo proposito Moore anticipa:
"No, perché sarebbe assurdo! Non so se dipenda dal crollo post-finanziario o da qualsiasi altra cosa, ma non credo che le persone siano ancora in vena di stronzate. Le persone capiscono al volo il cinico riscaldamento di qualsiasi prodotto, qualsiasi franchise. Una cosa qualsiasi non andrà bene, la barra è stata alzata un po' più in alto".
A Good Day to Die hard introduce anche McClane al combattimento contro degli avversari russi, comandati da Sebastian Koch, che sono sulle tracce di suo figlio Jack (Jai Courtney) che si è lasciato coinvolgere dal padre.
Nel cast del film, che uscirà in USA e in Italia il 14 febbraio 2013, ricordiamo anche Sebastian Koch, Yulia Snigir, Cole Hauser, Amaury Nolasco, Megalyn Echikunwoke e Anne Vyalitsyn.