Iris: Mariangela Melato in nove opere di culto


Mariangela Melato, icona della rivoluzione teatrale e musa del cinema italiano d’autore negli anni ’70, viene omaggiata da Iris con una retrospettiva di nove pellicole di culto. La rassegna prende il via lunedì 18 giugno, con due opere di Lina Wertmuller: Mimì metallurgico ferito nell’onore e Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. Il […]

Mariangela Melato, icona della rivoluzione teatrale e musa del cinema italiano d’autore negli anni ’70, viene omaggiata da Iris con una retrospettiva di nove pellicole di culto.
La rassegna prende il via lunedì 18 giugno, con due opere di Lina Wertmuller: Mimì metallurgico ferito nell’onore e Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto.

Il primo film vede l’esordio della coppia Giancarlo Giannini-Mariangela Melato, per una storia grottesca di mafia, tradimenti, omertà ed onore. Presentato in concorso al 25esimo Festival di Cannes nel 1972, nel lungometraggio la Melato s’impone al pubblico nel ruolo dell’amante Fiore. Per lei un Nastro d’argento come Migliore attrice e, per Giannini, un David di Donatello e un Nastro d’argento come Migliore attore.

Di seguito è la volta della pellicola che anche Guy Ritchie, convinto dall’allora moglie Madonna, ha tentato di riproporre (nel remake da segnalare la presenza, nel ruolo che fu del padre, di Adriano Giannini).
Uscito nella sale nel 1974, Travolti da un insolito… narra la passione esplosiva e il ribaltamento dei ruoli tra uno ruvido marinaio meridionale, di fede comunista (Giannini), e una ricca e borghese snob milanese (Melato). I due, naufraghi su un’isola deserta (le coste orientali della Sardegna), metteranno in scena con sublime ironia gli stereotipi più lievi della lotta di classe.

La retrospettiva prosegue con:

  • 25 giugno, seconda serata:
    Film d’amore e d’anarchia, ovvero: stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…
    (1973), di L. Wertmuller. Per Giannini, premio come Miglior attore al Festival di Cannes del 1973;
  • 2 luglio, seconda serata:
    Dimenticare Venezia (1979), di F. Brusati. David di Donatello come Miglior film, due Nastri d’argento (Miglior scenografia e Miglior attrice protagonista per la Melato) e nomination agli Oscar come Miglior film straniero;
  • 9 luglio, seconda serata:
    Caro Michele (1976). Dall’omonimo romanzo di N. Ginzburg, sceneggiato da S. Cecchi d’Amico e T. Guerra per la regia di M. Monicelli (Orso d’argento a Berlino). David di Donatello come Miglior attrice protagonista per Melato;
  • 16 luglio, seconda serata:
    La classe operaia va in Paradiso (1971), di E. Petri. Grand Prix a Cannes nel 1972, ex aequo con Il caso Mattei;
  • 23 luglio, seconda serata:
    Casotto (1977), di S. Citti. Con Ugo Tognazzi, Gigi Proietti e una giovane Jodie Foster.
  • 30 luglio, seconda serata:
    L’albero di Guernica (1975), di F. Arrabal.
  • 6 agosto, seconda serata:
    Mortacci (1989), di S. Citti. Con Melato, Vittorio Gassman e Sergio Rubini. Aiuto regista, il giovane Ferzan Ozpetek.
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