Iris, in prima serata Frankenstein Junior di Mel Brooks

Mercoledì 18 maggio 2011 su Iris (free sul digitale terrestre) propone “Frankenstein Junior” il capolavoro di comicità intramontabile diretto nel 1974 da Mel Brooks.

Il fumo della nebbia e la tempesta notturna avvolgono un tenebroso castello gotico arroccato su una montagna… Al suono di 13 rintocchi di un orologio a pendolo, si apre improvvisamente la bara del Barone Victor Von Frankenstein rivelando il suo scheletro saldamente aggrappato a uno scrigno…

Insomma… era una notte buia e tempestosa e… si può fare!, esclama veemente Frederick con gli occhi invasati di onnipotenza quando pensa di aver scovato la chiave dell’immortalità, la soluzione alla morte.

LA STORIA
Frederick Frankestein – o meglio Frankenstìn – inizialmente scettico riguardo gli esperimenti del nonno, una volta raggiunto il castello ereditato in Transilvania, riesce a ripetere il “miracolo”: affiancato da Igor, l’assistente dalla gobba mobile e gli occhi a palla impersonato da Marty Feldman, e dalla sensuale Inga (Teri Garr), dà vita a una nuova creatura (Peter Boyle)…

CURIOSITA’
Frankenstein Junior è basato sulla novella di Mary Shelley, ed è una rivisitazione comico-grottesca dei vecchi film sul primo film che ha visto il personaggio Frankenstein protagonista, quello di James Whale del 1931.

La pellicola diretta da Mel Brooks ha riutilizzato addirittura attrezzatura e studi di ripresa ed è stato girato completamente in bianco e nero. Il regista vuole frea il verso ai film classici dell’orrore e al cinema sentimentale degli Anni ’20, con scene esilaranti e surreali, eccedendo e giocando con i topoi di entrambi i linguaggi.

Frankenstein Junior è stato campione di incassi nel 1975 entrando cosi’ entra nella storia del cinema per le sue battute celebri, i giochi di parole, i doppi sensi e le inarrestabili gag ancora oggi fonte di riso e di ispirazione.

Il film ha vinto 5 Saturn Awardscome: Miglior film horror, Miglior regista, Miglior attore non protagonista, Miglior scenografia e Miglior trucco; e fu anche candidato a 2 premi Oscar per il Miglior sonoro e la Miglior sceneggiatura non originale redatta a quattro mani dallo stesso Brooks e Gene Wilder.