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Iris: il biopic ‘Roberto Succo’ del Mostro di Mestre con l’esordio di Stefano Cassetti


La figura dello spietato serial-killer conosciuto come il Mostro di Mestre è al centro del biopic Roberto Succo, seconda opera del regista francese Cédric Kahn e proposta di Iris per la prima serata di sabato 26 luglio 2012. La pellicola – presentata in concorso al Festival di Cannes nel 2001 e ispirata al romanzo “Je […]

La figura dello spietato serial-killer conosciuto come il Mostro di Mestre è al centro del biopic Roberto Succo, seconda opera del regista francese Cédric Kahn e proposta di Iris per la prima serata di sabato 26 luglio 2012.

La pellicola – presentata in concorso al Festival di Cannes nel 2001 e ispirata al romanzo “Je Te Tue, Histoire Vraie de Roberto Succo”, di Pascal Froment – è la fedele biografia di Roberto Succo.
Il folle criminale, prima di togliersi la vita, tra l”81 e l”88, ha ucciso la madre e il padre. Giudicato infermo di mente, dopo essere uscito dall’Ospedale psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia, il giovane fugge prima in Francia e poi in Svizzera, compiendo altri cinque omicidi.

Nel ruolo del protagonista brilla il debuttante Stefano Cassetti, scelto per vestire il ruolo di Roberto Succo mentre era in vacanza a Parigi.
Entrato in un ristorante, il ragazzo si siede al tavolo vicino a quello del casting di un film in cerca di un italiano che parli francese con forte accento. Esattamente quello di Cassetti. La proposta è immediata: vuole fare l’attore…? Un esordio, che è valsa a Cassetti una candidatura come Miglior attore esordiente ai César 2002.

Non sapevo nulla di Succo: quando abbiamo girato a Mestre lo ricordavano in pochi. Non è stato facile fare il film; non volevo fare di Roberto un eroe, che accendesse la fantasia di qualche sprovveduto“. Queste le parole dell’attore, in un’intervista rilasciata a “Repubblica” in occasione dell’uscita del film.

I delitti di Succo, che in Francia hanno colpito soprattutto la Savoia e la Costa Azzurra, hanno acceso anche l’interesse del drammaturgo francese Bernard-Marie Koltès che, alla tragica vita del killer, ha dedicato un’opera teatrale.

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