Intervista a Francesco Totti: pollice verso solamente un gesto goliardico
A “Le Iene Show“, mercoledì 21 aprile proporrà un’ intervista esclusiva fatta al capitano della Roma Francesco Totti, in particolare dopo il gesto del “pollice verso” di domenica appena passata, deefinito dal capitano come gesto goliardico, senza alcuna offesa da parte sua. Dopo che Claudio Ranieri ha proposto la squalifica per 10 giornate Francesco ribadisce: […]
di Redazione / 21.04.2010
A “Le Iene Show“, mercoledì 21 aprile proporrà un’ intervista esclusiva fatta al capitano della Roma Francesco Totti, in particolare dopo il gesto del “pollice verso” di domenica appena passata, deefinito dal capitano come gesto goliardico, senza alcuna offesa da parte sua.
Dopo che Claudio Ranieri ha proposto la squalifica per 10 giornate Francesco ribadisce: “Penso che non stia a lui deciderlo. Come ho detto prima e ribadisco, non sa cosa significhi il derby di Roma per un romano“.
Nell’ intervista assegna dei voti ai propri compagni di squadra: “A Julio Sergio do 10, a Vucinic 10, a Jumenez 9, a de Rossi 8“.
Riguardo alla doppia sfida tra Inter e Barcellona conclusa con la vittoria dell ‘inter in Champions: “… da italiano tifo Inter“. e per quanto riguarda i Mondiali Sud Africa 2010:
“La mia formazione ideale? Buffon, Zambrotta, Nesta, anche se non ci va…vabbè, levo Nesta e metto Cannavaro, Chiellini, Grosso, De Rossi, Pirlo, Camoranesi, Di Natale, Toni e Iaquinta”.
DI SEGUITO L’INTERVISTA:
Rosario Rosanova: Domenica non si è capito questo fatto del gesto, del pollice verso. Che cosa è successo?
No, è solamente un gesto goliardico, è sempre successo sia da parte nostra che da parte loro; dopo un derby di Roma vinto sappiamo quello che può succedere. Non ho offeso nessuno.
Ma che significa questo gesto?
Niente, volevo fare vedere gli scarpini e la marca degli scarpini…
Cioè, praticamente significa Lazio in Serie B…
No, perché in quel momento pensavo solamente alla vittoria nel derby e basta.
L’unico laziale che ti ha difeso è Di Canio.
Perché conosce il sapore del derby. Lui ne ha fatti tanti, è riuscito anche lui a fare sfottò dopo un gol sotto la sud, molto più pesante del mio, non tutti l’hanno accettato, alla fine, però, come ha detto lui e ha ribadito, chi è romano sa cosa significa il derby.
Che significato ha il derby?
Il derby per me è una partita speciale, una partita differente, una partita che vorrei vincere sempre perché, più che altro, il giorno dopo, per non sentire i laziali in giro…
L’allenatore delle Lazio ha proposto 10 giornate di squalifica per questo tuo gesto…
Penso che non stia a lui deciderlo. Come ho detto prima e ribadisco, non sa cosa significhi il derby di Roma per un romano.
Ci sono dei giocatori della Lazio che porteresti alla Roma
No.
Un laziale che ti sta simpatico?
Penso che alla fine fuori dal campo siamo tutti simpatici.
Se dovessi dare un voto alla Roma di domenica da 1 a 10, che voto daresti?
11.
E un voto invece alla Lazio?
Alla Lazio 7, perché è partita bene e poi alla fine è uscito fuori il migliore, purtroppo per loro.
E quando l’arbitro ha fischiato il rigore per la Lazio che hai pensato?
Quando ha fischiato il rigore stavo ancora sotto la doccia, ho sentito un boato e ho pensato che avessimo pareggiato, invece è venuto il magazziniere e ha detto del rigore per la Lazio. Poi non sapevo se uscire o meno perché un po’ di scaramanzia te la porti dentro, sì. E allora ho detto “Mho rimango dentro”.
Quando hai saputo che lo ha parato che hai pensato invece?
Eh, mi sono sbrigato a vestirmi per uscire, poi il tempo che uscivo e c’era il rigore per la Roma, sono rimasto dentro perché ho detto “Non si sa mai”. Dopo il gol sono uscito.
Un voto al portiere, a Julio Sergio.
Dieci.
E a Vucinic?
Da quando la ragazza è incinta è cambiato. Gli riesce tutto. È un giocatore che fa la differenza.
Fa bene a mettere in cinta la ragazza?
Eh, hai capito Ilary? (guarda la telecamera)
A Vucinic che voto diamo?
In questo momento dieci.
A Jimenez?
Nove.
De Rossi?
Otto.
E a Francesco Totti?
Dieci (ride).
Senti, domenica arriva la Sampdoria e ci sta Cassano, che diciamo a Cassano?
Cassano deve stare buono domenica. Lui è un giocatore che può fare la differenza quando vuole, ha numeri eccezionali, sperando che domenica li lasci a Genova.
Quindi domenica quando lo vedi che succede?
Ci salutiamo, parliamo delle fidanzate, delle mogli e della famiglia.
Ora si sposa, vai pure tu al matrimonio?
No. Ha invitato pochi intimi.
E al tuo matrimonio è venuto?
Sì, sì.
Lui invece ha fatto una cosa fra intimi!
(ride).
La Roma è prima, quanto è importante un allenatore romano e romanista?
È importantissimo. Importantissimo perché conosce la piazza, conosce la città, aiuta un po’ tutti. E poi se dovesse succedere quello che succede sarebbe il primo romano a vincere lo scudetto. Un allenatore…
Chi è più forte secondo te, Ranieri o Mourinho?
Ranieri.
Tra Ranieri o Capello?
Sono due allenatori differenti. Però Capello ha vinto lo scudetto a Roma… Ranieri vediamo.
Chi è più forte, la Roma o L’Inter?
La Roma (ride).
Meglio come presidente la Sensi o Moratti?
Sensi… sono facili queste domande…
E perché la Sensi è meglio di Moratti?
Perché è il mio presidente, perché ho un rapporto eccezionale e poi perchè ha fatto grande questa squadra.
E come giocatore chi vorresti il prossimo anno alla Roma?
Come giocatore? Bisogna vedere se possiamo comprarli… non lo so… Messi, va bene?
A proposito di Messi… se dovessimo scegliere, Inter o Barcellona?
Una partita aperta a 360°… però da italiano tifo Inter.
E lo scudetto chi lo vince?
Lo scudetto lo vince l’Inter (ride)
E Ranieri ha fatto bene a sostituirti?
Sì ha fatto bene perché abbiamo vinto. Alla fine quello che conta era il risultato. Chi segnava, come segnavamo, chi giocava era uguale…
Se dovessi scegliere tra giocare sempre titolare o vincere lo scudetto?
Bisogna vedere quante partite faccio…
È più importante vincere il derby o lo scudetto?
Gli lascio tutti e due i derby.
Sì?
Embè… mica sono stupido.
La Lazio in B o lo scudetto?
Lo scudetto.
L’andare in nazionale o vincere lo scudetto?
Lo scudetto.
Il momento importante per lo scudetto, parliamoci chiaro, è quando si festeggia, o mi sbaglio?
Eh, sì anche perché mancano quattro giornate. Siamo primi in classifica e abbiamo la possibilità di vincerlo. Sappiamo che è difficile vincerlo, sappiamo che non lo vinciamo, tentiamo di vincerlo.
Se dovessi scegliere tra vincere i Mondiali e vincere lo scudetto?
Ho vinto tutti e due perciò…prima vinco lo scudetto e poi speriamo che possa vincere i Mondiali.
Se tu fossi l’allenatore chi porteresti in Nazionale?
Chi sta bene fisicamente.
Bella questa…
Beh, sono scelte difficili.
Hai una formazione ideale nella testa?
La Formazione ideale per la Nazionale?
Sì
Buffon, Zambrotta, Nesta, anche se non ci va…vabbè, levo Nesta e metto Cannavaro, Chiellini, Grosso, De Rossi, Pirlo, Camoranesi, Di Natale, Toni e Iaquinta
E tu dove stai, scusa?
E io sto in vacanza (ride).
Ma se ti chiamano ci vai?
Non lo so.
Ma da che dipende?
Dipende da come sto fisicamente, tutto quanto…poi, può essere che sto bene e non mi chiama.
Non è che dipende da Ilary, che dice andiamo a farci le vacanze invece di andare in Nazionale?
No, Ilary è la prima che mi vuole mandare in Sud Africa.
Iena. Ma veramente?
Sì, vuole vedere il Sud Africa che non l’ha mai visto.
Andiamo su Ilary. Perché vi siete sposati?
Perché stiamo bene insieme. Ci amiamo.
Diventi serio quando parli di Ilary, hai cambiato proprio espressione..
Vabbè, devo stare attento a quello che dico, sennò chi la sente…
È stato importante il passo del matrimonio?
Sì, perché noi convivevamo, era una bimba, aveva 20anni. L’ho cresciuta bene, l’hai vista com’è migliorata (ride), mica era così prima…
Ne è valsa la pena quindi?
Sì, ne sono fiero.
Ma è laziale o romanista?
È romanista. Mio suocero e i miei cognati sono laziali.
Dopo la partita Ilary cosa ha detto?
Era contenta, era emozionata, anche perché anche lei sapeva l’importanza della partita, quanto ci tenevo…poi mi ha detto: “Certo che non hai fatto niente te! Era meglio che non giocavi!”. Lei poi per ammazzarmi su queste cose è la prima.
Ti dà fastidio?
No perché non ci capisce niente, parla e non capisce niente di pallone perciò non parliamo proprio di calcio.
A no?
No, è come se parlassi da solo. Perciò evitiamo, ci sono altri argomenti.
Domenica notte dopo cena c’è stato il “premio” partita con lei poi?
No, dopo cena lei è andata a casa e io sono andato a festeggiare con la squadra. Lei voleva andare a dormire perché era stanca e io sono andato con gli amici…
Sta sempre stanca praticamente.
Eh, è sempre stanca…quando torna da Milano…
Io so che sei geloso, sei famoso per questo fatto.
Quando ero più piccolo ero geloso, adesso… sono geloso il giusto. Conoscendo lei non ho problemi.
E che significa dividerla con noi delle Iene, che sta con noi, viene una volta a settimana a Milano, come la vedi tu questa cosa?
Ma la vedo bene perché poi lei è brava, è spigliata, è una persona giusta per quel programma poi.
E di Luca e Paolo sei geloso?
No, anche perché… di che devo essere geloso? (ride)
Neanche quando fanno i balletti assieme?
No… è il suo lavoro.
Vogliamo fare un bel fioretto per lo scudetto? Ce la faresti a dire rinuncio, non faccio più niente con Ilary finché…
Ma che? Sei matto? No, no… Trova un’altra via d’uscita…
Non rinunceresti a questa cosa per vincere lo scudetto?
Da qua a un mese?
No quanto vuoi tu… quanto tempo…
Due giorni… il tempo che va a Milano e torna… il fioretto quanto me lo vuoi fare durare oh?
Non lo so. Dici io rinuncio a fare queste cose la sera, basta vincere lo scudetto…
Ho capito. Allora lo scudetto dobbiamo vincerlo domenica…
Allora niente fioretto?
…niente fioretto.
Beh, io avrei fatto la stessa cosa.
(ride)
di: DigitalizzandoTv Magazine