Il peccato e la vergogna 2
Il peccato e la vergogna 2

Il peccato e la vergogna 2, il Moige denuncia la fiction


Si contesta la scelta di Mediaset di mandare in onda in fascia protetta scene troppo cruente e forti.

"Quello che sta accadendo nella fiction di Canale 5 'Il Peccato e la vergogna', in onda in questi giorni in prima serata, è molto grave".

A parlare è Elisabetta Scala, vicepresidente nonché responsabile dell'Osservatore media del Moige, che nonostante il successo della fiction che ha come protagonisti attori ed attrici come Gabriel GarkoFrancesco Testi e Manuela Arcuri, ha deciso di denunciare Il peccato e la vergogna contestando soprattutto la scelta di Mediaset di mandare in onda, in orari da prima serata, delle scene eccessivamente cruente e forti, capaci di destabilizzare un pubblico di minori.

E così, sebbene la fiction in cui Gabriel Garko recita riscuota ad ogni puntata un enorme successo – questa sera la prossima puntata, su Canale 5 alle 21.30 – il Moige dimostra non solo di non aver apprezzato la scelta di Mediaset di mandare in onda in prima serata scene cruente, che contengono immagini forti, di sparatorie sanguinolente, omicidi, violenza e sesso, ma anche di non tollerare il fatto che a recitare la parte del sociopatico sia un minore.

Cò che infatti il Moige contesta fortemente è soprattutto il malessere di Giulio, il figlio di Carmen e Giancarlo Fontamara, nei confronti del fratellino Valerio, con cui condivide la madre e non il padre: il neonato Valerio è, infatti, figlio di Carmen e Nito, frutto non di un amore ma di una violenza sessuale e dei continui soprusi che il personaggio interpretato da Gabriel Garko – ovvero il cattivissimo Nito Valdi – ha messo in atto nei confronti di Carmen.

Il fatto che il pubblico de Il peccato e la vergogna sia così variegato rende le cose ancora più gravi: infatti, non è escluso – secondo il Moige – che la fiction abbia in serbo ulteriori scene di violenza che riguarderanno Giulio e Valerio, dopo quelle a cui i telespettatori hanno già assistito. La prima volta, la rabbia di Giulio è stata sfogata su due bambolotti; la seconda volta, il primogenito ha tentato di uccidere il piccolo Valerio con un ferro da stiro; il terzo tentativo, anch'esso vano, è stato effettuato con l'uso dei fiammiferi, con cui Giulio ha cercato di incendiare la culla del piccolo Valerio.

Secondo il Moige, quindi, Il peccato e la vergogna è altamente diseducativo ed anche pericoloso, perché impone dei modelli comportamentali sbagliati e potrebbe essere un vero e proprio esempio per molti minori; motivo per cui è il cado di correre ai ripari, anche perché "la fiction appare come un prodotto sciatto e con ricostruzioni approssimative".

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