Vacanze di Natale, scena da film del 1983
Vacanze di Natale, scena da film del 1983

Il New York Times critica il Cinepanettone: ‘Un riflesso della decadenza italiana’


Il Cinepanettone è un genere di commedia natalizia italiana che ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni lo considerano un prodotto scadente e offensivo, mentre altri lo difendono come un'espressione autentica della cultura popolare italiana.

Agli intellettuali americani non piace il Cinepattone, in un pensiero che il New York Times ha voluto ricordare all’Italia nel quarantesimo anniversario di Vacanze di Natale, film del 1983 diventato icona della cultura popolare italiana con la regia di Carlo Vanzina e le intramontabili interpretazioni di Jerry Calà e un giovanissimo Christian De Sica.

New York Times di fuoco sul Cinepanettone

Il giornale statunitense ci critica pesantemente attraverso le parole di Jason Horowitz, corrispondente per il New York Times di Roma e il Sud d’Europa. Nel suo articolo si cimenta in un’analisi di costume, delineando quelle che sono le grandi differenze tra la cultura cinematografica statunitense. Secondo lo scritto dell’autore, “i Cinepanettoni hanno caratterizzato gli ultimi quarant’anni di cinema italiano, mettendo in scena delle commedie natalizie leggere e dalla forte indole volgare“. Un’analisi veritiera, che forse proprio in quella leggerezza natalizia ha permesso di portare al cinema le fasce più popolari del nostro Paese: quelle per intenderci che si riconoscevano nella gag di un De Sica, le caratterizzazioni di Massimo Boldi, i personaggi di Enzo Salvi, il playboy di Calà o le avvenenti forme di Emanuela Folliero, Megan Gale o Giulia Montanarini.

Il Cinepanettone nella cultura popolare italiana

Film che sono stati, dall’inizio degli Anni ’80 a poco tempo fa, la linea di demarcazione tra un pubblico colto e quello che all’interno di una sala cinematografica ci va solo a Natale, magari per vedere la coppia Boldi-De Sica all’opera e delle formose attrici in scene hot. Che il Cinepanettone abbia contraddistinto la cultura italiana è vero, ma nei decenni la moda è visibilmente cambiata. Questa tipologia di film natalizi sono diventati monotoni, incapaci di raccontare qualcosa di nuovo allo spettatore e soprattutto ripetitive con le gag portate in scena. Qualcuno appassionato di Cinepanettoni parla di una crisi successiva a Vacanze di Natale 2000, ultimo film cult diretto dal genio di Carlo Vanzina. Qualcuno più severo, al contrario, evidenzia la decadenza del Cinepattone addirittura dopo Vacanze di Natale ’91, che si fregiò del leggendario cameo di un Alberto Sordi nelle vesti di cameriere con la trippa per il tavolo di Fernanda Lambertoni (con il volto di Nadia Rinaldi).

Lo sguardo della commedia italiana sulla società popolare italiana

I Cinepanettoni, almeno fino ai primi Anni Duemila, sono stati la degna caricatura dell’italiano medio, della classica famiglia popolare romana che vive di compere al mercato, macellerie rionali o banchi di frutta e verdura (il rozzo Arturo Marchetti di Tor Pignattara con l’interpretazione dell’indimenticabile Mario Brega e che lancerà sul grande schermo Claudio Amendola, nel ruolo del figlio Mario). Condizioni che in America sono sconosciute, in un giudizio negativo su questi film natalizi proprio perché non si calcola questi fenomeni di costume dietro determinate narrazioni. Fanno eccezione a ciò gli italo-americano, che per rimanere più vicini all’Italia vivono di questa tipologia di film e di una sana volgarità all’italiana, che almeno oggi in un’epoca di politicamente corretto diventa un lontano ricordo. Danny De Vito, l’attore italo-americano più famoso del mondo, prese parte ad esempio al cinepanettone “Christmas in Love“, film diretto da Neri Parenti nel 2004 e dove l’attore, che interpretava se stesso, si fingeva il nuovo fidanzato di Monica Baldi (una giovanissima Cristina Capotondi, alla sua seconda esperienza con i Cinepanettoni dopo Vacanze di Natale ’95).

Il Cinepanettone raccontava un’Italia che non esiste più

Il Cinepanettone, nell’arco di quarant’anni, ha raccontato l’Italia in tutte le sue forme: dal milanese arricchito di Guido Nicheli al napoletano vincitore della lotteria con Nino D’Angelo; dall’amore delle teenager verso i beniamini della televisione con Luke Perry, all’amore delle casalinghe italiane per l’intramontabile protagonista di “Beautiful” Ronn Moss.

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