Quattro piccoli film incentrati su protagonisti con disabilità motoria o cognitiva che affrontano le gioie e i dolori della libertà sessuale.
Anche in situazioni atipiche, quando il corpo è un ostacolo, uomini e donne sono in cammino verso una dimensione affettiva adulta: alla ricerca della felicità tra relazione e sessualità. Lo racconta la serie documentaria Il corpo dell'amore, in onda per quattro puntate a partire da venerdì 31 maggio, alle 23.10 su Rai3, con la regia di Pietro Balla e Monica Repetto, e la voce narrante di Enrica Bonaccorti.
Il corpo dell'amore raccoglie quattro piccoli film incentrati su protagonisti con disabilità motoria o cognitiva che affrontano le gioie e i dolori della libertà sessuale. Perché una delle prime libertà che si perde quando si è disabili è la propria intimità. La serie segue i quattro protagonisti alla ricerca di una sessualità libera e consapevole, dell'indipendenza, della scoperta di sé.: una giovane donna su sedia a rotelle dalla nascita, un attivista omosessuale disabile, un'aspirante assistente sessuale, una madre con figlio disabile.
Patrizia. L'ombra della madre
Il giorno del sessantesimo compleanno Patrizia è di fronte ad una questione che rimanda da anni. Suo figlio Giorgio, 32 anni disabile con sindrome di Williams, vuole fare l'esperienza del sesso con una donna. È la settimana di Carnevale, Napoli è in festa. La vita di Patrizia si sdoppia: da una parte il sentiero oscuro in cui si immerge attraverso l'incontro con una prostituta, dall'altra quello chiaro della routine frenetica con Giorgio e i suoi amici.
Giuseppe. Todos Santos
Giuseppe, 24 anni, attivista disabile e omosessuale di Bologna, va a Napoli per partecipare al Gay Pride e con l'occasione recuperare qualcosa che gli appartiene, rimasta in una vecchia cantina dopo il trasloco della sua famiglia. Qui incontra il giovane fotografo Andrea, e il viaggio che doveva durare un solo giorno si trasforma in un percorso di accettazione di sé o forse d'amore.
Valentina. La settimana enigmistica
Valentina, sensuale e disinibita trentaseienne mantovana, affronta l'incontro con Carlo, giovane attore in transito nella sua vita in una settimana speciale. Sempre a ruota libera per la ricerca della felicità, a questa principessa eternamente seduta – perché la displasia diastrofica ha impedito agli arti di crescere e svilupparsi – le occasioni di sesso non sono mai mancate e neppure la voglia di raccontarsi nell'intimità del gioco amoroso.
Anna. La prima volta
Anna ha 42 anni, vive a Ferrara dove lavora come operatrice olistica. È la prima tirocinante assistente sessuale in Italia, in attesa che il diritto alla sessualità dei disabili entri nella legislazione italiana. La "lovegiver" in diversi Paesi è una figura che aiuta la persona con disabilità a vivere l'esperienza non solo sessuale ma anche affettiva. Gli otto mesi di tirocinio sperimentale che Anna svolge con Matteo, 39 anni tetraplegico, la costringono a riconsiderare la propria forza di incanto e seduzione.
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