Il Club Ps. I Love you
Il Club Ps. I Love you

Il Club Ps. I Love you, il sequel della storia d’amore tra Holly e Gerry


'Il Club Ps. I Love You' è il romanzo con cui Cecelia Ahern torna a parlare della storia d'amore tra Holly e Gerry, a distanza di quindici anni da 'Ps. I Love You'

A quindici anni di distanza dal best-seller Ps. I Love You, Cecelia Ahern torna con un sequel che ritrova la protagonista Holly e la mette al centro del nuovo romanzo Il Club Ps. I Love you, edito da DeA Planeta e in arrivo sugli scaffali delle librerie italiane a partire dal 19 Novembre 2019.

Ps. I Love You raccontava la storia di Holly, una donna giovane e felicemente sposata con Gerry, l'amore della sua vita. L'esistenza di questa coppia irlandese, però, veniva spazzata via quando Gerry, di colpo, muore per un tumore al cervello. Per Holly la vita si fa insostenibile e rischia di scivolare nell'antro della disperazione se non fosse per una sorpresa che Gerry ha organizzato per lei: per i successivi dieci mesi, infatti, Holly riceve una lettera al mese dal suo defunto marito ed ogni missiva si chiude sempre con la stessa frase: Ps. Ti amo (da qui il titolo del romanzo).

Da quest'opera di Cecelia Ahern, nel 2007, era stato tratto anche un film che vedeva Hilary Swank nei panni di Holly e Gerard Butler in quelli di Gerry. La storia, che manteneva invariato il motore della narrazione, subì diversi cambiamenti sul grande schermo, a partire dall'introduzione del personaggio interpretato dal Jeffrey Dean Morgan di The Walking Dead, che mancava totalmente nel libro d'origine.

Ora, come dicevamo poco più sopra, Holly è tornata in questo nuovo romanzo. Sono passati ben sette anni dalla morte di Gerry e Holly ha una relazione stabile con Gabriel e lavora in un negozio insieme alla sua egocentrica sorella Ciara. Ed è proprio per aiutare lei che Holly decide di parlare in un podcast della sua elaborazione del lutto e del gesto magnifico che Gerry ha fatto per lei, accompagnandola per i mesi successivi alla sua morte grazie alle lettere. Questa apertura da parte di Holly fa sì che altre persone rimangano colpite dal gesto di Gerry e ben presto la nostra protagonista si troverà invischiata nel Club Ps. I Love You e con dei malati terminali alla ricerca delle parole adatte per dire addio ai propri cari senza doverli abbandonare.

Il Club Ps. I Love You è un romanzo sottile, che si legge nell'arco di una giornata. Questo grazie allo stile sempre fresco di Cecelia Ahern, che non si perde mai troppo in chiacchiere e preferisce focalizzare la propria narrazione e il proprio stile alle emozioni dei personaggi che mette in gioco. Perciò se il suo stile è molto pulito e fluido, quasi leggero, non si può dire lo stesso del contenuto con cui ha scelto di riempire le pagine della sua ultima fatica letteraria. Cecelia Ahern pone infatti la sua protagonista in un mondo dove la morte è sempre in agguato, dove la peggior paura insita nell'essere umano – morire e sparire dalla memoria delle persone che ci hanno amato – continua a tornare sempre prepotentemente a galla.

Se nell'approcciarvi a questa lettura vi aspettate una storia d'amore, lasciateci dire sin da subito che rimarrete profondamente delusi. Il Club Ps. I Love you, pur con il suo stile brioso e la copertina adorabile, è soprattutto un libro sugli addii, sui minuti contati che tutti noi abbiamo e che dovremmo essere in grado di rendere memorabili. È un romanzo che riflette sulla morte, sulla sua presenza costante, sul suo accoglierci quando cadiamo, piuttosto che essere una crudele che ci spinge.

Ma questo libro è anche la storia di Holly. Di nuovo. La ritroviamo più serena ed equilibrata, con un nuovo amore per se stessa. Ma l'amore per Gerry è sempre pronto a tornare a galla, quasi a decidere le scelte che lei dovrà prendere nel corso del suo percorso umano. E forse proprio nella sensatezza di scrivere di una donna che, dopo sette anni, non ha "semplicemente" dimenticato il proprio grande amore, si deve cercare il lato più maturo e umano di questo romanzo.

Il Club Ps. I Love You è un romanzo che, tuttavia, pecca un po' troppo con i ricatti emotivi e con la pietà che lo spettatore dovrebbe provare. In alcuni punti Cecelia Ahern esagera un po' con le tragedie e con delle soluzioni fin troppo facili a problemi che, nella vita vera, sarebbero insormontabili. Questa ingenuità di fondo e questo facile ricorso alle ruffianerie sono forse l'unico punto debole di un romanzo che, tuttavia, non mancherà di intrattenervi e, allo stesso tempo, farvi riflettere.

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