Gwyneth Paltrow al Daily Front Row's Fashion Los Angeles Awards al The Beverly Hills Hotel in Beverly Hills, California, USA, il 23 Aprile 2023. [credit: EPA/Allison Dinner]
Gwyneth Paltrow al Daily Front Row's Fashion Los Angeles Awards al The Beverly Hills Hotel in Beverly Hills, California, USA, il 23 Aprile 2023. [credit: EPA/Allison Dinner]
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Buon compleanno, Gwyneth Paltrow: vita e carriera dell’attrice statunitense


Oggi, 27 settembre, compie gli anni Gwyneth Paltrow, figlia d'arte, interprete vincitrice di un Oscar, e ultimamente soprattutto imprenditrice, con una passione anche per la musica e la cucina.

Gwyneth Paltrow nasce il 27 Settembre del 1972 a Los Angeles, in California, in una famiglia molto attiva nel mondo del cinema: suo padre Bruce Paltrow era un regista e produttore televisivo e cinematografico, sua madre Blythe Danner è un’attrice affermata, e suo fratello minore Jake è un regista e sceneggiatore (ha diretto la sorella nella commedia-dramma fantasy The good night, nel 2007); l’interesse di Gwyneth per la recitazione, quindi, è cominciato fin da quando era piccola, e ha frequentato a Santa Monica la Crossroads School for Arts & Sciences (che vede tra i suoi ex alunni celebri altri nomi come Jack Black, Emily e Zooey Deschanel, Kate Hudson, Jonah Hill, Liv Tyler e tanti altri).

Gli esordi di Gwyneth Paltrow sul piccolo e grande schermo

Dopo essere comparsa nel film per la tv High (1989), diretto da suo padre, l’attrice ha fatto il suo debutto al cinema con Shout (1991), un musical che vede protagonista John Travolta, e ha avuto un piccolo ruolo in Hook-Capitan Uncino (1991), diretto dal suo padrino Steven Spielberg; ha poi recitato accanto a sua madre nella miniserie true crime Cruel Doubt (1992).
Tra i primi film per il cinema di Gwyneth, ricordiamo una breve apparizione in Malice-Il sospetto (1993), thriller con Alec Baldwin e Nicole Kidman, il thriller-noir Omicidi di provincia (1993) con Dennis Quaid e Meg Ryan, il biopic Mrs. Parker e il circolo vizioso (1994), il dramma storico Jefferson in Paris (1995), Moonlight and Valentino (1995), il crime drammatico Sydney (1996), che segna l’esordio alla regia di Paul Thomas Anderson, la commedia romantica Tre amici, un matrimonio e un funerale (1996) con David Schwimmer, anche se la maggior parte di questi titoli riceve uno scarso successo di pubblico e, a volte, anche di critica.

Hook-Capitan Uncino, trailer
Hook-Capitan Uncino, trailer

I ruoli della consacrazione

Le cose vanno meglio con il thriller Seven (1995), diretto da David Fincher, in cui la Paltrow recita accanto all’allora fidanzato Brad Pitt oltre che a Morgan Freeman, e che ottiene un’ottima accoglienza; subito dopo l’attrice americana viene scelta per incarnare un’eroina dell’inglesissima Jane Austen nella commedia Emma (1996), tratta dall’omonimo romanzo della scrittrice, con recensioni generalmente positive.
Uno dei suoi titoli cult resta il drammatico Sliding doors (1998), la storia di due vicende parallele divenuta sinonimo dell’impatto del caso sul destino; seguono progetti dall’accoglienza più contrastante, come Paradiso perduto (1998) con Ethan Hawke, adattamento in chiave moderna di Grandi speranze di Charles Dickens, o Delitto perfetto (1998) con Michael Douglas e Viggo Mortensen, remake, con molte modifiche, del capolavoro di Alfred Hitchcock.
Il trionfo e la consacrazione definitiva per Gwyneth Paltrow arrivano con la commedia-dramma in costume Shakespeare in Love (1998) e il ruolo di Viola, musa dell’autore inglese e ispiratrice dell’omonimo personaggio in La dodicesima notte: il film le fa vincere un (discusso) Oscar come Miglior attrice protagonista, fra i malumori di chi le avrebbe preferito la Cate Blanchett di Elizabeth e sostiene che la vittoria della Paltrow sia da imputarsi largamente all’influenza dell’allora potentissimo produttore Harvey Weinstein.

Shakespeare in Love, Trailer
Shakespeare in Love, Trailer

I ruoli drammatici

Tra i ruoli drammatici interpretati dalla Paltrow, ci sono il thriller psicologico Il talento di Mr. Ripley (1999) con Matt Damon e Jude Law, dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, Bounce (2000), dramma romantico sull’elaborazione del lutto girato in coppia con Ben Affleck, suo compagno nella vita in quel periodo, Possession-Una storia romantica (2002) con Aaron Eckhart, un mystery-dramma sentimentale dall’omonimo romanzo di Antonia Byatt, Sylvia (2003), biopic in cui interpreta la poetessa Sylvia Plath, film che forse voleva ambire a una nuova campagna per gli Oscar, ma è stato un insuccesso di pubblico e critica tale che in Italia è stato distribuito solo nel 2009, direttamente in home video, così come è stato un flop, nonostante la presenza nel cast di Jude Law e Angelina Jolie, anche il fantascientifico Sky Captain and the world of tomorrow (2004), girato con tecniche innovative interamente davanti a un blue screen, aggiungendo poi tutte le scenografie in CGI in fase di post-produzione. È andata un pochino meglio con Proof (2005), che le ha fatto ottenere una candidatura al Golden Globe, dramma sentimentale che ha ricongiunto l’attrice a John Madden (regista di Shakespeare in love), tratto da una pièce teatrale già interpretata da lei su un palcoscenico londinese. È stato molto apprezzato dalla critica il dramma romantico Two Lovers (2008) di James Gray, con protagonista Joaquin Phoenix, ispirato al racconto Le notti bianche di Dostoevski, e ha avuto un buon successo anche il thriller Contagion (2011) di Steven Soderbergh, film che, come sappiamo, ha tristemente ricevuto una rinnovata popolarità a quasi dieci anni dalla sua uscita, a causa della pandemia di Covid-19, dato che descrive, in un modo ritenuto scientificamente molto accurato, lo scoppio e la successiva diffusione a livello globale di un virus sconosciuto e letale.

The Talented Mr. Ripley (1999) Trailer
The Talented Mr. Ripley (1999) Trailer
Sky Captain and the World of Tomorrow (2004) Trailer
Sky Captain and the World of Tomorrow (2004) Trailer

I ruoli comici

Non mancano comunque, nella filmografia di Gwyneth Paltrow, alcune commedie e ruoli anche molto leggeri: ricordiamo soprattutto I Tenenbaum (2001) di Wes Anderson, in cui il suo personaggio Margot Tenenbaum è diventato, soprattutto esteticamente, un cult più volte citato e imitato, con la pelliccia e gli occhi bistrati; poi c’è la commedia romantica Amore a prima svista (2001) con Jack Black, per cui lei indossa un pesantissimo trucco prostetico, un cameo in Austin Powers in Goldmember (2002), la commedia romantica Una hostess fra le nuvole (2003), con Mark Ruffalo, la black comedy Correndo con le forbici in mano (2006), di Ryan Murphy, l’action-comedy Mortdecai (2015) con Johnny Depp.

The Royal Tenenbaums (2001) Trailer
The Royal Tenenbaums (2001) Trailer
Running with Scissors (2006) Trailer
Running with Scissors (2006) Trailer
Shallow Hal | #TBT Trailer
Shallow Hal | #TBT Trailer

L’ingresso nell’universo Marvel

Dopo alcuni anni in cui l’attrice aveva fatto un passo indietro dal cinema anche per dedicarsi alla famiglia, e alcune scelte professionali non molto soddisfacenti, Gwyneth Paltrow è stata scritturata in un progetto che era stato più volte annunciato, e poi annullato o rimandato: si tratta naturalmente di Iron Man (2008), il film che, forse un po’ a sorpresa, diventa uno dei più grandi successi del suo genere, contribuendo sicuramente all’affermarsi dell’universo cinematografico Marvel, e rilanciando definitivamente la carriera del suo protagonista Robert Downey jr, ma dando nuova linfa anche a quella di Gwyneth; la parte di Virginia “Pepper” Potts, assistente personale di Tony Stark, è stato il ruolo che ha tenuto maggiormente impegnata l’attrice al cinema negli ultimi anni, tornando anche in Iron Man 2 (2010), Iron Man 3 (2013), ma anche The Avengers (2012), Spider-Man: Homecoming (2017), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019).

Iron Man (2008) - Is It Safe? - Clip
Iron Man (2008) - Is It Safe? - Clip

Gwyneth Paltrow e la musica

La musica ha avuto un ruolo importante nella carriera di Gwyneth Paltrow, oltre che nella sua vita (essendo stata sposata con il cantautore Chris Martin dei Coldplay, che le ha dedicato brani come Fix you, e lei stessa ha cantato nel brano Everglow); nel film Duets (2000), diretto da suo padre Bruce Paltrow, ambientato nel mondo delle gare di karaoke, Gwyneth si esibisce in alcune cover, tra cui Bette Davis Eyes e Cruisin’; nel film Infamous-Una pessima reputazione (2006) l’attrice fa un cameo nel ruolo della cantante Kitty Dean, mentre nel film Country strong (2010), di cui è la protagonista, interpreta una cantante di musica country caduta in disgrazia, e per il ruolo ha registrato diverse performance musicali, tra cui Coming Home, anche eseguito in occasione della notte degli Oscar. Uno dei ruoli che ne hanno rilanciato le quotazioni, sul piccolo schermo, è stato poi quello dell’insegnante Holly Holliday nella serie di culto Glee, in cui si è esibita in cover come Kiss, Turning tables, Forget you, e un memorabile mash-up tra Singing in the rain e Umbrella.

L’attività imprenditoriale

Appassionata di cucina, oltre ad aver firmato un paio di libri di ricette, è stata una delle attrici di più alto profilo ad associare il proprio nome, forse precorrendo i tempi, a un’attività di lifestyle, dal nome Goop, con lo scopo di dare consigli e informazioni su ogni aspetto relativo al benessere interiore ed esteriore, inizialmente nata come newsletter e poi evoluta in un vero e proprio brand, che produce e vende una gran quantità di prodotti, spesso a dire il vero ampiamente sbeffeggiati a causa di nomi o finalità bizzarre, o ritenuti di dubbia utilità; però è questa ultimamente l’attività principale di Gwyneth Paltrow, che ha quasi del tutto accantonato la recitazione per dedicarsi al ramo imprenditoriale.

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