Gino Paoli: sono innocente e non porgo l’altra guancia
Indagato per evasione fiscale di 800mila euro e per aver trasferito, in un conto di una banca svizzera, due milioni di euro, Gino Paoli, e decide di mettere nero su bianco tutto.
di redazione / 26.02.2015
Indagato per evasione fiscale di 800mila euro e per aver trasferito, in un conto di una banca svizzera, due milioni di euro, Gino Paoli, il noto cantautore italiano, non ci sta, e decide di mettere nero su bianco tutto ciò che lo riguarda in merito alla vicenda dell'evasione fiscale di cui è stato accusato, secondo lui, ingiustamente.
In un'intervista rilasciata al giornale Il Corriere della Sera, Gino Paoli ha raccontato la sua frustrazione, per essersi ritrovato in una faccenda della quale non è assolutamente colpevole. Ai microfoni del settimanale, il noto cantautore indagato per evasione fiscale ha dichiarato non solo di essere completamente estraneo ai fatti ed alle accuse che lo riguardano, ma anche di non avere nulla da nascondere e di essere una persona per bene, un cittadino che paga regolarmente le tasse e non un "mostro-evasore".
Arrabbiato per la vicenda, il cantante ha anche dichiarato di essere triste per come i giornali hanno inveito contro di lui, sbattendolo in prima pagina: "quando poi tutto questo sarà finito – ha ancora raccontato Paoli – il mostro-evasore che era stato sbattuto in prima pagina per evasione fiscale, verrà riabilitato con una pagina breve nelle pagine interne".
Quasi a voler urlare a gran voce la sua innocenza, Gino Paoli ha anche deciso di dimettersi dalla presidenza della Siae, la Società italiana degli autori ed editori, cancellando anche alcuni eventi che lo avrebbero visto protagonista: "Ho deciso di riflettere – ha dichiarato il cantautore – e ho infine preso questa decisione perché è meglio così". Per non fare alcun danno alla Siae, Paoli ha così deciso di dimettersi, "lasciando molte cose incompiute", e sicuramente anche molto amaro in bocca.
Ma non si arrende: convinto della sua innocenza e di non essere quel mostro che i giornalisti hanno disegnato, Paoli si batte per dimostrare che tutto ciò che è stato scritto su di lui non corrisponde alla realtà dei fatti, ringraziando tutte le persone che gli stanno accanto, lo rispettano e lo stimano anche in questo momento di difficoltà.
Su quelli che definisce detrattori o, ancor meglio 'battutisti', il cantante non ha alcun dubbio: se qualcuno dei giornalisti o chiunque altro facesse qualche battuta in merito alla vicenda, non porgerebbe di certo l'altra guancia, ma sarebbe pronto a mostrare "scatti d'ira incredibili".