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Giffoni53, Vincitori e premi assegnati

A Cat's Life di Guillaume Maidatchevsky, Lioness di Raymond Grimbergen, The Fantastic Three di Michaël Dichter, Normal di Olivier Babinet, Il più bel secolo della mia vita di Alessandro Bardani, Mighty Afrin: In The Time Of Floods di Angelos Rallis si portano a casa il Gryphon Award della 53a edizione del Giffoni Film Festival.

Si è conclusa la 53esima edizione del Giffoni Film Festival, dedicata al tema degli “Indispensabili”, con la cerimonia di premiazione che ha visto l’assegnazione dei premi ai vincitori del Gryphon Award di quest’anno, divisi tra lungometraggi e cortometraggi per ciascuna categoria, come decisi dai giurati appartenenti alle sezioni Elements+6, Elements+10, Generator +13, Generator +16, Generator +18, Gex Doc e Parental Experience.

Nella sezione Elements +6, il premio è andato al film francese A Cat’s Life (Vita da gatto, Francia) con la regia di Guillaume Maidatchevsky, già dietro al film Ailo – Un’Avventura tra i Ghiacci uscito in Italia nel 2019. A Cat’s Life, distribuito in Italia prossimamente da Plaion Pictures,  racconta la vacanza di una bambina e del suo gattino nella campagna francese, dove fanno amicizia con un gattino bianco che si aggira nei boschi. A Cat’s Life sarò distribuito in Italia prossimamente da Plaion Pictures.

Nella sezione Elements +10, il premio è andato al film olandese Lioness (Leeuwin) con la regia di Raymond Grimbergen. La pellicola ruota attorno ad una quattordicenne calciatrice che è più talentuosa nel gioco del calcio rispetto a quanto lei crede in se stessa. Quando scopre di doversi trasferire in Olanda, per la ragazzina tuto cambia, a aprtire dall’arrivo in una nuova scuola dove ha difficoltà ad ambientarsi, anche se fortunatamente trova posto nella squadra di calcio della scuola. La sua bravura nel calcio alimenterà l’invidia in altre compagne di squadra, mettendo a rischio l’amicizia appena nata con un’altra ragazzina. “La mia passione per il cinema e il calcio si ritrovano in una storia universale sull’insicurezza, l’amore, la pressione dei coetanei e la fiducia in sé” ha spiegato il regista Raymond Grimbergen a Giffoni, “Lioness racconta i giovani di oggi. Si mischia tutto: i social, gli amici e il primo amore, i genitori non ti capiscono, capita di litigare con la migliore amica e di innamorarsi del ragazzo sbagliato. Rosi, però, non perde se stessa. Ecco il messaggio: perseverare e avere coraggio sono le armi per andare lontano”.

Nella sezione Generator +13, il premio è andato al film The Fantastic Three firmato dal regista francese Michaël Dichter. In un Francia periferica, tre adolescenti hanno smesso di sognare, si sentono isolati, abbandonati a loro stessi a causa di problemi in famiglia ma, al contempo, hanno dalla loro parte la loro amicizia. Con questo film, il regista ha voluto mostrare una versione inedita della Francia che tutti conoscono. “io penso che nel film il personaggio di Max alla fine capisce che se trovi il vero amore ti puoi salvare. Il problema è che lui credeva che il vero amore fosse quello del fratello, ma in realtà era quello dei suoi amici.” ha raccontato il regista a Giffoni.

Nella sezione Generator +16, il premio è andato al film franco-belga Normal, firmato dal regista Olivier Babinet. Prossimamente in Italia grazie alla distribuzione di No.Mad Entertainment, la pellicola segue una quattordicenne che si prende cura del padre affetto da sclerosi multipla. La ragazzina cerca di fare del suo meglio in ambito scolastico, lavora in una paninoteca e si occupa delle faccende domestiche. Ma quando interviene un assistente sociale per analizzare la situazione famigliare, padre e figlia escogitano un piano per far credere ai servizi sociali che vivono una vita normale.

Nella sezione Generator +18, il premio è andato al film italiano Il più bel secolo della mia vita, opera prima di Alessandro Bardani con Sergio Castellitto, Valerio Lundini, Carla Signoris, Antonio Zavatteri, Elena Lander, Marzio El Moety, con Betti Pedrazzi, con l’amichevole partecipazione di Sandra Milo.Questo il commento del regista al premio:

“Sono felicissimo di aver vinto al Giffoni un festival unico al mondo che esplode di ragazzi ed energia, con un film che ha come protagonista un centenario. È la dimostrazione che se una storia riesce ad emozionare diventa a suo modo universale. Spero vivamente che Il più bel secolo della mia vita possa contribuire a cambiare la cosiddetta ‘legge dei cent’anni’. Dedico questo premio ai miei genitori e anche, visto che la parola chiave di questa edizione del Festival di Giffoni è ‘Indispensabile’, ai registi cha stanno cercando di realizzare la loro opera prima, perché sono indispensabili per il cinema: non mollate!”.

Tratto dall’omonima pièce teatrale di Alessandro Bardani e Luigi Di Capua, anche autori della sceneggiatura del lungometraggio con Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, Il più bel secolo della mia vita ruota attorno ad una assurda Legge italiana secondo la quale il figlio non riconosciuto alla nascita può conoscere l’identità dei genitori biologici solo dopo aver compiuto cento anni. La storia vede protagonisti un giovane ragazzo adottato e l’unico centenario non riconosciuto ancora in vita, che insieme partono per un viaggio carico di emozioni ed imprevisti con l’obiettivo di far cambiare questa norma.
Con il brano inedito “La vita com’è” di Brunori SAS, il film uscirà al cinema dal 7 settembre distribuito da Lucky Red.

Nella sezione GEx Doc, dedicati ai documentari, premiato il film franco-greco Mighty Afrin: In The Time Of Floods con la regia di Angelos Rallis. Ambientato in Bangladesh, il film segue una dodicenne orfana che in seguito l’ennesima inondazione, con la sua casa ormai distrutta, parte per un viaggio alla ricerca si suo padre, che non ha mai potuto conoscere. Abituata a vivere in un piccolo villaggio, la dodicenne si trova in una delle città più popolate al mondo: Dhaka, capitale del Bangladesh. Durante il suo cammino, incontrerà un gruppo di orfani grazie ai quali si accenderà in lei la speranza di poter vivere una vita migliore di quella lasciata.

I corti premiati a #Giffoni53

Nella sezione Elements+3, il premio per il miglior cortometraggio è andato all’argentino The Merry-Go-Round diretto da Augusto Schillaci, che racconta degli amati giostrai argentini che hanno dedicato la loro vita ad offrire divertimento e felicità ai bambini e ai loro quartieri. Nella sezione Elements+6 premiato il corto The Ghastly Ghoul di Kealan O’Rourke e Maurizio Parimbelli, ambientato in una notte di Halloween, con una bambina che aiuta un piccolo mostro bloccato nel mondo umano a tornare a casa sua. Nella sezione Elements+10 premiato il corto italiano Loop diretto da Luigi Russo, che segue la vita di un bullo della scuola che deve rivalutare le sue azioni per evitare di rivivere sempre lo stesso giorno come un girone infernale. Nella sezione Parental Experience premiato il corto  An Irish Goodbye con la regia di Tom Berkeley e Ross White, una black-comedy ambientata in una fattoria nelle zone rurali dell’Irlanda del Nord che segue il ricongiungimento di due fratelli dopo la prematura morte della madre.

I Premi speciali assegnati a #Giffoni53

I giurati della sezione Elements+6 hanno premiato con il premio”Innovazione e Sostenibilità”  Clear Channel Special Award il film d’animazione Tony, Shelly And The Magic Light di Filip Pošivač (Repubblica Cecca, Slovacchia, Ungheria) con la seguente motivazione:

il regista ha raggiunto vette di tenerezza e di profondità molto rare e delle quali si sente sempre, ogni giorno, il bisogno. Ci siamo sentiti immersi nella storia, e vorremo restarlo per sempre. Congratulazioni a Filip!“.

Gli stessi giurati di Elements+6 hanno assegnato ancheil Premio Conai Special Award SezioneAdventures In The Land Of Asha  con la regia firmata da Sophie Farkas Bolla (Canada), con la seguente motivazione:

“Ha saputo raccontare, attraverso una storia di amicizia, i valori fondanti del rispetto della natura e della sua tutela, ricordandoci che la terra non appartiene ad un solo uomo, ma sono gli uomini che appartengono alla terra”.

Infine, gli stessi giurati di Elements+6 hanno assegnato  il Premio Bper Bank Special Award  a Coco Farm di Sebastien Gagné (Canada) con la seguente motivazione:

“perché in questo film sono presenti tutti gli ingredienti fondamentali per realizzare con successo un’idea imprenditoriale. La creatività, come quella di Max, può portare lontano se accompagnata dalla determinazione e dalla giusta valutazione delle risorse disponibili. Un film in cui si parla di spirito di iniziativa, di ostacoli da superare, di collaborazione e soprattutto di ottimismo che ci consente di trasformare i momenti critici in tensione creativa da cui tutto nasce”.

I giurati della sezione Elements+10 hanno premiato con il premio Lete Special AwardLioness di Raymond Grimbergen con la seguente motivazione:

Per la sua straordinaria capacità di affrontare le avversità e perseguire i propri sogni, il film rappresenta un’ispirazione per coloro che lottano per superare le barriere culturali e sociali. Attraverso la storia di una giovane ragazza che trasforma le difficoltà in opportunità, il film trasmette un messaggio potente di determinazione, resilienza e realizzazione personale. Offre una rappresentazione autentica e coinvolgente del percorso di crescita di un individuo e celebra il potere dello sport nel superare le diversità. Per il suo valore narrativo e il suo impatto emotivo, il film merita il riconoscimento come testimonianza di speranza e successo”.

Gli stessi giurati di Elements+10 hanno assegnato anche il Premio Eni Special Award al lungometraggio Popular Theory di Ali Scher (USA) con la seguente motivazione:

Il film ha toccato le corde emotive del giovane pubblico e ha suscitato in sala discussioni significative, lasciando un’impronta nelle giornate trascorse qui a Giffoni. La visione audace e la narrativa avvincente hanno dimostrato un livello di originalità e innovazione che merita riconoscimento e vicinanza“.

Infine, gli stessi giuratidi Elements+10 hanno assegnato  il premio WeShort Award al film Symphony di Ondřej Nedvěd, Vojtěch Komárek (Repubblica Ceca) con la seguente motivazione:

Symphony affronta in modo poetico e leggero la tematica della disabilità, mostrando come l’accettazione e l’amicizia possano aiutare a superare le sfide e il bullismo, essendo foriero di un messaggio fortemente inclusivo: accogliere gli altri, indipendentemente dalle differenze, per farne splendidi esseri umani“.

I giurati della sezione Elements+13 hanno premiato con il Premio CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) – “Percorsi Creativi 2023” a Juniors di Hugo Thomas (Francia) con la seguente motivazione:

“Perché riesce a proporre una storia dei nostri giorni con giovani protagonisti im-mersi in una contemporaneità in cui è facile rispecchiarsi grazie ad un tono ironico e leggero. La narrazione veloce e ricca di eventi fa intravvedere, oltre alla comicità, scenari più seri come quelli del bullismo, delle situazioni familiari e sociali difficili, della malattia, del bisogno adolescenziale di superare i pregiudizi, conquistando la propria libertà rispetto ai modelli imposti. I dialoghi chiari e verosimili rendono facile l’immedesimazione per il pubblico a cui l’opera si rivolge”.

I giurati della sezione Elements+16 hanno premiato con il Premio CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) – “Percorsi Creativi 2023” a Rock.Paper.Grenade. di Iryna Tsilyl (Ucraina) con la seguente motivazione:

“Rappresenta efficacemente una storia di abbandono e accudimento legata ai ben definiti e caratterizzati ruoli di uomo e donna nell’Ucraina degli anni ’90. Attraverso il richiamo alla comune passione per la musica classica, si legano le vite del protagonista, di cui seguiamo le vicende attraverso ellissi temporali, e di Felix, ex-soldato affetto da disturbo da stress post-traumatico”.

Infine, il Premio Acea Special Award 2023 della sezione “GEX DOC” è andato al documentario Mighty Afrin: In The Time Of Flood di Angelos Rallis (Grecia, Francia) con la seguente motivazione:

“Per la capacità di scuotere le coscienze e sensibilizzare i più giovani sui valori indispensabili per agire la trasformazione culturale, sociale e tecnologica: coraggio e speranza”.

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