Giffoni 2019, Film e Corti premiati alla 49a edizione
Rocca Changes The World, Teacher (Hichki), Blinded by the Light, Giant Little Ones, Skin - Dalla Pelle Al Cuore, In the Name of Your Daughter i sei film selezionati dai giurati di Giffoni 49.
di Redazione / 28.07.2019
Si chiude la 49esima edizione del Festival di Giffoni, con gli oltre 6000 giurati che hanno scelto i migliori lungometraggi e cortometraggi da premiare. Una selezione ha messo a confronto oltre 100 opere in concorso, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, scelti tra 4100 produzioni (provenienti da tutta Europa ma anche da Giappone, Corea del Sud, Iran, Canada e Stati Uniti) ricevute in preselezione.
Giffoni 2019, i Film premiati alla 49a edizione
I giurati della categoria Elements +6 hanno premiato ROCCA CHANGES THE WORLD di Katja Benrath (Germania, 2019), distribuzione internazionale Beta Cinema. Rocca vive da sola in una grande casa: impavida e piena di curiosità, trova in Caspar un amico insolito che si rivelerà il prepotente della classe, ma la cosa più importante per la bambina è conquistare il cuore di sua nonna.
I giurati della categoria Elements +10 hanno premiato TEACHER di Siddharth Malhotra (India, 2018), distribuzione internazionale Yash Raj Films. Al centro della storia c'è Naina Mathur, un'aspirante insegnante affetta dalla sindrome di Tourette. Dopo diversi colloqui e numerosi rifiuti, ottiene il lavoro dei suoi sogni come insegnante a tempo pieno in una delle scuole più esclusive della città. Tuttavia, comprende presto che all'interno della sua classe ci sono studenti che le daranno problemi.
I giurati della categoria Elements +13 hanno premiato BLINDED BY THE LIGHT di Gurinder Chadha (UK/Regno Unito). Una storia di coraggio, amore, speranza e famiglia, intrisa della capacità che ha la musica di sollevare lo spirito umano. La regista è nota al pubblico per Sognando Beckham. Il lungometraggio, nelle sale italiane dal 29 agosto distribuito in Italia da Warner Bros. Pictures, racconta di Javed, un adolescente britannico di origine pakistana, che vive nella città di Luton, in Inghilterra, nel 1987. Nel tumultuoso clima razziale ed economico dell'epoca, Javed scrive poesie per sfuggire all'intolleranza della città natale e all'inflessibilità del padre tradizionalista ma, quando un compagno di classe lo introduce alla musica di Bruce Springsteen, il ragazzo trova nei potenti testi del cantautore dei parallelismi con la sua vita e comincia a trovare il coraggio di esprimersi con la sua voce.
I giurati della categoria Elements +16 hanno premiato GIANT LITTLE ONES di Keith Behrman (Canada, 2018), distribuzione internazionale Mongrel International. Franky Winter e Ballas Kohl sono amici fin dall'infanzia. Rappresentano l'élite del liceo: belli, star della squadra di nuoto e popolari con le ragazze, vivono una perfetta vita da adolescenti, fino alla memorabile festa del diciassettesimo compleanno di Franky, quando entrambi vengono coinvolti in un incidente che cambierà le loro vite per sempre.
I giurati della categoria Elements +18 hanno premiato THE PLACE OF NO WORDS di Mark Webber (USA, 2019), distribuzione internazionale Wide Awake Cinema. Protagonista è Bodhi Palmer e la sua famiglia. Al centro del film il modo in cui affrontiamo la morte e l'amore, le risate e il dolore, raccontato attraverso gli occhi di un padre e di suo figlio.
Il vincitore per la sezione Gex Doc, dedicata ai documentari, IN THE NAME OF YOUR DAUGHTER di Giselle Portenier (Canada/Tanzania/Regno Unito, 2018), distribuzione internazionale DR TV. Rosie Makore è scappata dalla sua casa nel nord della Tanzania per salvarsi dall'infibulazione e dal matrimonio che i genitori hanno pianificato per lei. Ad aiutarla è Rhobi Samwelly, una delle donne più carismatiche d'Africa, che accoglie ragazze di ogni religione in una casa rifugio e gira per le campagne per combattere questa tradizione millenaria.
Giffoni 2019, i Corti premiati alla 49a edizione
Per quanto riguarda i cortometraggi, il primo a essere premiato con il Gryphon Award è THE MOST MAGNIFICENT THING di Arna Selznick (Canada) per gli Elements +3, storia di una bambina determinata e caparbia che, nonostante la giovane età, è decisa a costruire, contro ogni pregiudizio, qualcosa di grandioso. Il film è tratto da un libro di Ashley Spires, edito in Italia da Erickson con il titolo La cosa più grandiosa. Il valore della diversità è, invece, il messaggio scelto dagli Elements +6 con ZIBILLA di Isabelle Favez (Svizzera). Protagonista una zebra, una diversa e una discriminata in un paese di magnifici cavallini. Ma un'eccitante avventura, condivisa con i suoi compagni, e l'incontro con un leone selvaggio farà capire a tutti il vero valore della piccola Zibilla.
È del regista italiano Salvatore Allocca THE SCHOOL TRIP, il cortometraggio scelto dagli Elements +10. Megalie, 14 anni, è figlia di genitori immigrati dal Senegal ma è nata e cresciuta in Italia. La ragazza ha un sogno: andare in gita a Parigi con i suoi compagni tra i quali Marco, il ragazzo che ama. A distruggere l'illusione c'è però la burocrazia. Per i Generator +18 il corto vincitore è SONG SPARROW di Farzaneh Omidvarnia (Danimarca). Persone di diverso colore, razza e cultura, vecchi e giovani, intraprendono viaggi alla ricerca di un luogo sicuro in cui vivere. Troppo spesso, come racconta il corto tratto da una storia vera accaduta in Austria nell'agosto 2015, questo percorso si trasforma in una discesa all'inferno.
Doppia premiazione per Parental Experience. La competizione internazionale ha visto la vittoria di SKIN di Guy Nattiv (USA), già premiato con l'Oscar come Miglior Cortometraggio lo scorso febbraio. Nel piccolo supermercato di una cittadina operaia, un uomo di colore sorride a un ragazzino bianco di 10 anni mentre sono in fila alla cassa. Questo innocuo episodio scatena una serie di drammatici eventi che avranno uno scioccante epilogo. Mentre per la competizione nazionale di Parental Experience vince BROTHER di Beppe Tufarulo. Quando sono costretti a separarsi, Ali, un bambino di 10 anni, e suo fratello Mohammed, 18 anni, sono già in viaggio da molto tempo. Tre anni prima, una bomba ha distrutto la loro casa a Kabul e ucciso i loro genitori.
Giffoni dà appuntamento al 2020, anno del 50ennale della manifestazione.
Giffoni 2019, altri Premi assegnati alla 49a edizione
La giuria CGS – Cinecircoli Giovanili Socioculturali assegna il Premio "Percorsi Creativi" 2019 a MY NAME IS SARA, con questa motivazione: "Perché il film pone in primo piano lo scenario delle persecuzioni razziali antiebraiche nel corso della seconda guerra mondiale ambientando la storia nel poco citato contesto ucraino, rappresentato realisticamente da un paese di campagna popolato da gente comune. Lo sguardo intenso di Sara, marcato da alcune importanti inquadrature soggettive, guida lo spettatore nel dramma della difficile sopravvivenza in un mondo ostile, che la costringe a cambiare identità e a nascondere il suo credo religioso rendendola inevitabilmente diffidente verso tutte le forze in campo. L'insistente utilizzo dei colori freddi, l'alternarsi di campi lunghi e primi piani, l'uso di una significativa colonna sonora creano un coinvolgente tessuto narrativo". My Name Is Sara, esordio alla regia di Steven Oritt -il cui lavoro nei suoi documentari American Native e Accidental Climber è già stato premiato in numerosi festival a livello internazionale – è tratto da una storia vera venuta alla luce soltanto pochi anni fa, quella di una tredicenne ebrea polacca che dopo aver perso la sua famiglia all'inizio dell'olocausto, si nasconde fingendosi cristiana ortodossa in un paese della campagna ucraina.Il film è stato prodotto in collaborazione con la USC Shoah Foundation, una delle più prestigiose ONG sull'Olocausto fondata da Steven Spielberg durante le riprese di Schindler's List.