Giffoni 2015, recap Giorno 8, Venerdì 24 Luglio
Venerdì 24 luglio è Pixels Day al Giffoni Film Festival, altra giornata ricca tra proiezioni e ospiti tra cui Darren Criss, Francesca Chillemi, Edoardo Leo, Lorenzo Fragola.
di Redazione / 24.07.2015
Giornata ricca anche quella di venerdì 24 luglio al Giffoni Film Festival, tra ospiti e proiezioni. E' il Pixels Day: venerdì 24 luglio è stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival il film Pixels, diretto da Chris Columbus e distribuito in italia da in 2D e 3D dal prossimo 29 Luglio.
Nel film Pixels la NASA invia nello spazio una capsula del tempo contenente immagini e filmati, a testimonianza della vita sulla terra, in caso di incontro con forme di vita aliena. Fra questi, una selezione dei videogiochi dell'epoca, tra cui naturalmente il più famoso Pac-Man.
Ispirandosi a questo tema e in occasione della Première, negli scorsi giorni è stato chiesto ai partecipanti del Festival di riportare su appositi post-it ciò che salverebbero del mondo attuale per trasmetterlo al futuro. E nel giorno dell'anteprima, tutti i post-it raccolti con le proposte dei bambini e dei ragazzi sono andati a comporre una scultura gigante di Pac-Man che è stata esposta presso la Cittadella del Cinema del Festival di Giffoni. L'anteprima è stata preceduta dall'arrivo sul blue carpet di una delegazione della giovanissima giuria del Festival. Prima della proiezione, sono stati letti in sala i dieci messaggi più significativi fra quelli raccolti per la creazione della scultura.
La Cittadella del Cinema ha poi accolto i fan della star americana Darren Criss, noto al grande pubblico per il ruolo di Blaine Anderson in Glee. L'attore ventottenne è arrivato in Italia direttamente daBroadway dopo aver terminato le repliche del musical "Hedwig and the Angry Inch" dove interpreta un uomo che cambia sesso per sposare un altro uomo. Baricco ha detto di aver accettato di essere ospite quest'anno al Giffoni Film Festival perchè "Mi affascinava l'idea di potermi raffrontare con tanti giovani in età scolare, con una certa attesa di intensità dalla vita, con un'idea ben precisa di Bellezza, a cui poter raccontare quanto la scuola li stia derubando di ogni forma di stupore. Si continuano a sovvenzionare e a tenere in vita progetti di cultura elitari, un certo teatro borghese a capo fila, e non si dirottano mai abbastanza fondi per l'istruzione. Alla politica, se potessi, domanderai solo di non lasciare andar via dalle aule tutti i ragazzi, senza aver insegnato loro la cultura, l'arte e la musica".
Stefano Muroni e Cristina Lippolis sono stati protagonisti del tv show condotto da Antonio Montefusco . Il giovane Muroni è interprete del film fuori concorso Tommaso, mentre Cristina Lippolis è interprete de La malaerba, in concorso nella sezione cortometraggi. Il carpe diem di Cristina Lippolis è stato appunto il cinema: "Praticavo danza ma a causa di un infortunio ho dovuto smettere ed è stato difficile, ma poi ho scoperto il cinema. Anche se non pratico più la danza a livello agonistico, quando mi è possibile, cerco di coniugare cinema e ruoli di danza". Per Stefano Muroni, emiliano della zona di Ferrara, il Giffoni "E' stata una esperienza significativa lavorare per raccontare quanto è accaduto, affinché anche le generazioni future possano ricordare quello che è successo. Questo vale non solo per il sisma dell'Emilia Romagna ma per tutti gli eventi tragici come questo".
Al Giffoni Film Festival ospite anche Francesca Chillemi, prima vincitrice di Miss Italia 2003 e poi attrice che si è fatta conoscere al pubblico televisivo per la sua partecipazione nella serie tv di Rai1 Che Dio ci aiuti dove interpreta Azzurra. "Volevo rifiutare il ruolo di Azzurra. Il personaggio non mi piaceva ma poi, per una serie di coincidenze, ho recuperato il provino e ho accettato la parte" ha detto. "La vit è fatta di coincidenze e quello è stato uno dei tanti carpe diem che ho colto. Stavo per intraprendere un altro progetto che poi non mi ha convinto e allora ho ripensato alla proposta che mi era stata fatta con 'Che Dio ci aiuti'". Sulla serie tv ha confermato che ci sarà anche la quarta stagione, con le riprese che inizieranno all'inizio del nuovo anno. Francesca Chillemi sarà poi la protagonista di un episodio de L'ispettore Coliandro.
Francesca Chillemi non ha un ruolo a cui si è particolarmente affezionata tra quelli che ha interpretato: "Tutti i miei personaggi mi piacciono per la crisi interna che hanno e per il fatto che riescono sempre a reagire. Subiscono le 'violenze' della società, ma poi lasciano emergere l'istinto per risalire. E' quello che me li fa amare". I suoi punti di riferimento sono alti, "dalla Magnani a Meryl Streep".
Al Giffoni Multimedia Valley si è trattenuto il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, per poi recarsi in sala Truffaut per assistere al dibattito di un film della sezione Generator +16. Il direttore del Giffoni Experience, Claudio Gubitosi ha ringraziato l'Esercito Italiano ricordando quanto sia stato vicino al Festival fin dall'inizio della sua attività.
Da Real Time, dove conduce una trasmissione dedicata al cake design, 'il re' delle torte' Renato Ardovino è stato ospite al Giffoni Film Festival: "Io sono un pasticciere sono salernitano, di Paestum e ho la mia attività a Battipaglia. Non mi aspettavo tutto questo successo, sono contento perché faccio il mio lavoro". Ardovino si è poi intrattenuto a Giffoni in no show su farcitura e decorazione delle torte.
Ospite anche Edoardo Leo, conosciuto per la partecipazione a due stagioni di Un medico in famiglia e Smetto quando voglio (2014), ma è anche regista, sia di lungometraggi sia di videoclip musicali. Edoardo Leo ha incontrato i ragazzi del Giffoni e si è confrontato alla pari, incoraggiandoli a fare "un corso amatoriale di teatro" perchè "vi divertirete un sacco, imparerete se non a vincere le vostre paure almeno a riconoscerle. Trovo scandaloso che nella scuola italiana ci siano due ore di religione ma nemmeno una dedicata al teatro". Il teatro per Leo "è un mezzo fondamentale per crescere, per capire come affrontare le emozioni, per prendere coscienza del proprio corpo".
Nel 2015, Edoardo Leo ha diretto Noi e la Giulia, una commedia a sfondo sociale con riferimenti alla criminalità organizzata. Del film dice: "Non mi aspettavo tutti questi premi. Mi hanno fatto pensare che si può fare una commedia che può ottenere un buon risultato al botteghino pur mantenendo un livello culturale alto.". Tra i progetti futuri di Edoardo Leo non c'è al momento un secondo capitolo di Noi e la Giulia: "Per fare questo lavoro ci vuole un po' di coraggio altrimenti quello che rischi di fare è inseguire te stesso" ha detto.
Edoardo Leo – a cui il festival ha voluto consegnare il Giffoni Experience Award – tornerà in sala, come attore, dal 19 novembre in Loro Chi?, commedia firmata da Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci. Inoltre, a settembre, comincerà a lavorare con Paolo Genovese e sta "lentamente" iniziando a scrivere il mio nuovo lungometraggio".
Edoardo Leo è stato poi ospite con Lorenzo Fragola del Trio Medusa Late Show. Il cantante vincitore di X Factor 2014 e l'attore hanno intrattenuto insieme alle tre ex Iene. La serata è proseguita in musica con Lorenzo Fragola e i Two Fingerz, duo hip hop italiano.
Per quanto riguarda i film proposti venerdì 24 luglio al Giffoni Film Festival, si passa dal turbolento e controverso clima sessantottino ai problemi legati all'integrazione, passando per le preoccupazioni e le ansie dell'essere genitori. Insieme ai lungometraggi, ai giurati è toccato valutare anche i dieci corti in gara.
Si part con Sanctuary di Marc Brummund (Germania, 2015). Siamo nel 1968, gli anni dei Rolling Stones, dei pantaloni a zampa di elefante, di minigonne e rivoluzione sessuale, ma Wolfgang, un ragazzo di quattordici anni dallo spirito ribelle, viene mandato a Freistatt, una casa-famiglia per giovani problematici. .
Pitahaya è il corto di Albert Espinosa (Spagna, 2014) che racconta le avventure di un ragazzo in gita scolastica a Mercabarna, il più grande mercato di Barcellona; Fatima è il corto di Philippe Faucon (Francia, 2015), la storia di una madre sola e del suo tentativo di garantire il miglior futuro possibile alle sue due figlie adolescenti, Souad e Nesrine.
Una storia di integrazione è quella che ispira Your Tiger di Cyprien Vial (Francia, 2014), in cui Bébé Tigre è Many, un ragazzo indiano di diciassette anni preso in custodia dallo Stato francese.
Lungometraggio italiano per gli Elements +6, Grotto di Micol Pallucca (Italia, 2015). Tre bambini costringono un compagno di classe a una prova di coraggio per entrare nel loro gruppo, purtroppo qualcosa va storto ed il ragazzo cade in una voragine. I protagonisti si metteranno alla ricerca di una via d'uscita, aiutati da Grotto, una creatura simile a una stalagmite.
Nel Labyrinthus (Belgio, 2014) di Douglas Boswell realtà e mondo virtuale si incontrano e si scontrano: un ragazzo scopre che una coetanea è imprigionata in un videogioco, spetterà a lui salvarla.
Per la sezione Gex Doc Finish Line (Spagna, 2014) di Paola Garcìa Costas, la storia di un papà e della sua bimba affetta dalla sindrome di Rett.
Altri cortometraggi sottoposti agli Elements +3: Bear and Bird di Dan & Jason (Usa, 2014), Herman's Heart di Anne Kristin Berge (Norvegia, 2014), Ivan and the Wolf di Anna Levinson (Germania, 2015), The Law of the Jungle di Pascale Hecquet(Francia/Belgio, 2015), Lune di Toma Leroux e Patrick Delage (Francia, 2014), The Mods di Alessandro Portincasa e Antonio Padovan (Italia, 2014), Oh, My Gooddess! di Pei-Chia Tsai (Taiwan, 2015), Sky High di Stewart Powers (Gran Bretagna, 2015) e Waves in the Sky di Gildardo Santoyo del Castillo (Messico, 2015).