Giffoni 2013: Dario Argento critica il cinema italiano
Dario Argento, ospite al Giffoni Experience 2013, si è lasciato ad alcune critiche nei confronti del cinema italiano: 'ci vorrebbero due giorni per raccontare tutto quello che non va'.
di Redazione / 21.07.2013
Severe le parole del regista maestro dell'horror Dario Argento nei confronti del cinema italiano mentre è stato ospite oggi alla terza giornata del Giffoni Film Festival. Secondo Argento, "ci vorrebbero due giorni per raccontare tutto quello che non va".
"Il cinema italiano, alla pari di quello europeo, è in pessime condizioni: ci sono molte cose da cambiare. I tagli influiscono in modo catastrofico, non c'è soluzione. Ci vorrebbe, invece, molta più attenzione da parte delle istituzioni. Il cinema italiano ormai si è appiattito su modelli televisivi e su un modello di commedia che spesso è mediocre. E quello americano neanche mi interessa molto, non andrei mai in America, è un posto mitizzato ma dove spesso il tenore di vita è molto misero"
Dario Argento ha risposto a curiosità e domande sul suo lavoro, sui suoi film, ma anche sulla sua infanzia e sull'amore per il genere horror in tutte le sue sfaccettature, dall'ambito cinematografico alla sfera personale:
"L'amore per questo genere sicuramente è nato durante la mia infanzia si è poi sviluppato in età adulta. I miei film non nascono da un'osservazione della realtà o dalla cronaca, come molti pensano, ma da me e dalla mia fantasia, da miei pensieri e riflessioni. Nella vita poi sono diverso, metto in scena il mio lato oscuro. Sicuramente da ragazzo avevo una predisposizione, leggevo romanzi di Edgar Allan Poe. Un evento che mi ha cambiato la vita è stato quando mio padre, che era produttore cinematografico, mi regalò una tessera per un cinema che d'estate trasmetteva horror. Mai avrei pensato che questa cosa mi avrebbe cambiato la vita".
Il maestro dell'horror si è poi soffermato sul Giffoni Experience e su come è cambiato l'evento negli ultimi anni.
"Il festival è molto cambiato si è evoluto e ampliato ed è molto interessante che i giovani siano attratti dal cinema e, nel mio caso, dall'horror. I ragazzi sono molto ricettivi e puri d'animo".
Per Argento, è difficile vedere un futuro per il genere horror in Italia, ma lui ha già pronto un nuovo progetto: la regia di un'opera lirica, il "Macbeth" di Giuseppe Verdi, che andrà in scena il 4 ottobre al Teatro Coccia di Novara.