GI Joe: La Vendetta: I personaggi, nuovi e di ritorno
Scopriamo vecchi e nuovi personaggi in GI Joe - la nascita dei Cobra: Captano Duke Hauser (Channing Tatum), Roadblock (Dwayne Johnson), Joe Colton (Bruce Willis), Jaye (Adrianne Palicki).
di Redazione / 18.03.2013
Seguito di G.I. Joe – la nascita dei Cobra, che ha incassato oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo, Paramount Pictures, MGM e Skydance Productions presentano, in associazione con Hasbro, una produzione di Bonaventura Pictures: G.I. Joe: La Vendetta. In questo sequel, la squadra dei G.I. Joe non combatterà soltanto contro i propri mortali nemici Cobra, ma sarà anche costretta a far fronte alle minacce degli esponenti del governo che metteranno a repentaglio l’esistenza degli stessi G.I. Joe. Il film è interpretato da D.J. Cotrona, Byung-hun Lee, Adrianne Palicki, Ray Park, Jonathan Pryce, Ray Stevenson, Channing Tatum, Bruce Willis e Dwayne Johnson.
G.I. Joe: La Vendetta è diretto da Jon M. Chu; prodotto da Lorenzo di Bonaventura e Brian Goldner e scritto da Rhett Reese & Paul Wernick, basato sui personaggi G.I. Joe della Hasbro. I produttori esecutivi sono Stephen Sommers, Herbert W. Gains ed Erik Howsam. Il direttore della fotografia è Stephen Windon. Lo scenografo è Andrew Menzies e il montaggio è affidato a Roger Barton e Jim May. La costumista è Louise Mingenbach e la musica è di Henry Jackman.
L’uscita nei cinema italiani è prevista per il 29 marzo 2013, in RealD 3D e Digital 3D.
Di ritorno dal primo film è Duke, il giovane soldato Americano, che guida la sua squadra con sicurezza, precisione e una forte dose di orgoglio. Duke, dedito e leale, farebbe qualsiasi cosa per proteggere i soldati, con cura, tirando fuori il meglio da ognuno di loro. A riprendere il ruolo è l’attore Channing Tatum, che riesce facilmente ad interpretare questo personaggio che sa come arrivare ad un pubblico variegato. Duke è a capo dell’unità d’elite, e la spina dorsale del gruppo è Roadblock, il suo secondo in comando. Roadblock è una montagna d’uomo che aiuta nella guida del gruppo con l’esperienza, l’onore e un’indistruttibile dedizione al suo paese.
Quando si trattò di scegliere l’interprete di un personaggio, conosciuto per la sua estrema dominanza fisica e la sua leggendaria stazza, i filmmakers furono messi alla prova, nella ricerca di un attore che incarnasse la fisicità del personaggio oltre al suo spirito ed enorme forza d’animo.
Come molti, anche Dwayne Johnson ha cari ricordi, di quando da bambino giocava con i giocattoli di G.I. Joe. “Da ragazzino, amavo giocare con le action-figures di G.I. Joe. Quando sono stato coinvolto nel progetto ho iniziato a comprenderne la mitologia e rimasi sorpreso nel constatare quanto variegata sia, e quanto in profondità arrivi. Roadblock è considerato il collante che tiene unita la squadra dei G.I. Joe e ho davvero apprezzato la sua riluttanza nell’essere al primo posto o sotto i riflettoriLui fa quel che fa, per amore nei confronti del suo paese, e trovo ammirabile un uomo che si comporta in questo modo“”, dice Johnson.
Il rapporto tra Roadblock e Duke è un rapporto intriso di rispetto reciproco ed esperienza. “Duke è il capo dei G.I. Joe e Roadblock ne è la spina dorsale, e lavorano davvero bene insieme“, spiega Chu. “Mentre Duke impartisce gli ordini e serve da quarterback, si basa sull’esperienza e la forza di Roadblock nel sostenerlo. Il loro è davvero un rapporto molto stretto“.
Un altro amato personaggio nella mitologia di G.I. Joe, introdotto nella franchise cinematografica, è Flint, un soldato solido e volitivo e anche un po’ ribelle. “Flint è il tipo di ragazzo molto bravo in ciò che fa, ma è anche una sorta di rinnegato“, spiega di Bonaventura. “Lui non vuole mai seguire le direttive, e questo non sempre è un bene in un’organizzazione come quella dei G.I. Joe“.
Assegnare il ruolo significava trovare un attore che fosse in grado di tener testa, e combattere fianco a fianco con Dwayne Johnson e Channing Tatum, e che trasudasse abbastanza confidenza da permettergli di non seguire sempre i sentieri tracciati. I Filmmakers trovarono il loro Flint nel nuovo arrivato D.J. Cotrona, che possedeva la giusta combinazione tra forza, fascino e leggera sfrontatezza.
Amante della mitologia, Cotrona era eccitato dall’opportunità di vivere alcune tra le sue fantasie infantili. “Sono cresciuto giocando con i pupazzetti di G.I. Joe, in un certo senso, è come se mi stessi preparando a questo ruolo fin da quando avevo sei anni“, dice. “G.I. Joe è stata la mia prima ossessione in fatto di giocattoli, per questo occupa un posto speciale nel mio cuore“.
Nell’unità, ogni membro dei G.I. Joe, possiede una propria speciale area di competenza e Flint non fa eccezione. La sua speciale abilità è il Parkour, un misto di atletica e pericolo nell’uso di movimenti e flessibilità per portare il proprio corpo da un punto A ad un punto B. Per allenarsi al ruolo, Cotrona ha lavorato per mesi con degli specialisti del Parkour presso il Tempest Studio di Los Angeles.
Un altro nuovo personaggio, introdotto nel film, è Lady Jane, l’unica donna della squadra, che non per questo si sente intimidita o fa marcia indietro. Esperta tiratrice, con competenze anche di intelligence, Lady Jane è parte integrante dell’unità, e combatte al fianco dei suoi colleghi maschi, con la stessa forza e passione.
La ricerca di un’attrice che incarnasse tale spirito, bellezza e forza fisica, non è stata semplice, nè presa alla leggera. I filmmakers trovarono la loro Lady Jane nell’attrice Adrianne Palicki, i cui precedenti credits includono Red Dawn e la serie televisiva “Friday Night Lights”. È inoltre stata scelta nel cast della serie “Wonder Woman”.
Anche se ha dovuto sottoporsi ad allenamenti con militari e istruttori di fitness, a causa degli enormi sforzi che il suo personaggio deve compiere, Palicki è arrivata comunque con una certa familiarità al ruolo, grazie al precedente lavoro nell’ambito dei film d’azione. “Per fortuna avevo già girato Red Dawn ed ero appena stata sul set di “Wonder Woman”. Per queste esperienze precedenti ero già in grado di focalizzarmi sui dettagli, come maneggiare un’arma, estraendola dalla fondina e far credere ai ragazzi che osservavano, che lo facessi da sempre“, ride Palicki.
Ritorna inoltre nella franchise, Snake Eyes, uno dei preferiti dai fan, e uno dei più iconici personaggi della mitologia di G.I. Joe. “Sapevamo che dovevamo far ritornare Snake Eyes“, dice Chu. “In tutto il film, scoprirà molto di se stesso e molto del suo passato“. A riprendere il ruolo, per la seconda volta, è l’attore ed esperto di arti marziali, Ray Park, che torna nei panni del mortale ninja. Un dinamico e fisico performer, che ha trovato molta enfasi nel ruolo di Darth Maul di Star Wars Episode I: La Minaccia Fantasma e in X-Men, Park ha la reputazione di colui che sa infondere vita anche in personaggi con pochi, o senza, dialoghi. “Ray è in grado di comunicare anche attraverso un semplice cenno del capo e riesce a dar vita a Snake Eyes anche senza nessuna battuta“, commenta di Bonaventura.
Una delle maggiori storie, in G.I. Joe – La Vedetta, si concentra sul rapporto tra Snake Eyes e il suo arci-nemico Storm Shadow, che è stato creduto morto alla fine di G.I. Joe – la nascita dei Cobra. Quando per la prima volta, rincontriamo Storm Shadow, lo troviamo alla ricerca della pace dentro di sé dopo la sua ritirata ad Arashikage. È li che Snake Eyes scopre che Storm Shadow è ancora vivo. “A Snake Eyes toccherà il compito di trovare Storm Shadow e portarlo da Blind Master, per fargli affrontare il giudizio e le responsabilità delle sue azioni“, spiega Park.
Il regista Jon M. Chu ha voluto scavare nella profondità della trama emotiva dei ninjas e nell’animosità tra i due uomini, allenati fianco a fianco, come fratelli. “Volevamo davvero esplorare dove l’uomo e il ninja si scontrano, dove iniziano a confondersi rabbia e gelosia, ed è lì che troviamo entrambi questi personaggi“. La superstar koreana Byung-hun Lee, che riprende il suo ruolo di Storm Shadow, era entusiasta all’idea di poter esplorare più a fondo, l’aspetto interiore del suo personaggio. “Sono davvero grato di esser tornato nel ruolo ed ero eccitato nel mostrare maggiormente i differenti aspetti di Storm Shadow“, dice Byung-hun Lee.
Un nuovo accessorio nelle sequenze d’arti marziali, che sicuramente ecciterà il pubblico, è l’introduzione del ‘sais’, la mortale arma a lame taglienti, spesso vista nei fumetti di G.I. Joe. “Ero entusiasta all’idea di usare il ‘sais’ come estensione dei loro pugni, una sorta di letale tirapugni dal bordo estremamente tagliente ed affilato“, dice Chu. “Li abbiamo inseriti in inquadrature tali che il pubblico possa realmente comprendere quanto siano pericolose“.
Introdotto nel film, ma già ben noto personaggio del mondo di G.I. Joe, è Jinx, una ninja donna, cugina di Storm Shadow. “Jinx è uno dei personaggi che avrei da sempre voluto vedere nel film“, ricorda Chu. “È una sorta di principessa di Arashikage, ma non desidera il titolo. Lei lo odia e vuole combatterlo nello stesso modo in cui lo fa Snake Eyes, ma si è sempre sentita messa in un angolo“.
Per il ruolo di Jinx, i filmmakers hanno trovato la loro prima combattente ninja donna nell’attrice Elodie Yung, apparsa nel film francese sul Parkour, District 13:Ultimatum e più recentemente nel film diretto da David Fincher, Millennium – Uomini che odiano le donne. “Elodie fece una grandissima impressione e abbiamo subito pensato che fosse perfetta per Jinx“, ricorda Chu. “Quando entrò, emanava una forte presenza che ci diede la sicurezza di quanto Jinx già albergasse in Elodie“.
Il classico detto, secondo cui, le grandi cose arrivano in pacchetti piccoli, valeva certamente per Yung, che ha approcciato il ruolo con estrema attenzione e passione. Anche se già cintura nera di karate, Yung ha affrontato un rigoroso allenamento fisico di preparazione al ruolo. Una grande parte della preparazione è stata approntata nel Chinese Martial Art Wushu, che contempla l’allenamento intensivo di combattimento con la spada.
Un punto importante del film riguarda il destino della presidenza degli Stati Uniti e il ‘dirottamento’ dello Studio Ovale. I fan del primo film ricorderanno il presidente che, sospettoso, fischietta il motivetto firma di Zartan, alla fine di G.I. Joe – la nascita dei Cobra. Questo capitolo conferma che le forze del male hanno preso il controllo della Casa Bianca e hanno ottenuto in qualche modo la presidenza. Letteralmente.
L’acclamato attore, Jonathan Pryce, riprende il ruolo del presidente degli Stati Uniti, ed è stato investito dello strabiliante compito di interpretare due differenti personaggi opposti nello spettro del bene (il vero presidente americano) contro il male (il cattivo, posto come presidente americano). Pryce ha approcciato la possibilità di interpretare i due lati opposti di un personaggio con grande entusiasmo ed ha amato questa sfida. Il ruolo, non era comunque senza sfide, la dualità del personaggio necessitava attenzioni straordinarie per mantenere la coerenza nelle riprese, e Pryce non ha mai perso un colpo. Inoltre, Pryce, ha dovuto saper gestire i meccanismi tecnici necessari per girare delle scene, in sostanza contro se stesso.
Di sicuro sarà uno dei nuovi favoriti dai fan, l’esplosivo nuovo cattivo, Firefly, che viene arruolato dai Cobra per aiutare Cobra Commander ad uscire di prigione e a conquistare il mondo. Uno dei personaggi più cattivi, che si trovano nella mitologia di G.I. Joe, è perennemente impegnato nel creare il caos, e considera la distruzione come un’espressione artistica. In breve, per sue stesse parole, Firefly ama quando le cose fanno ‘Boom’. Per cesellare il ruolo dell’eccentrico pazzo, i filmmakers hanno ingaggiato l’attore britannico Ray Stevenson, che recentemente ha entusiasmato il pubblico nei film, Thor e The Book of Eli. Stevenson ha affrontato il ruolo con intensità e fascino, andando oltre ogni aspettativa.
Non è stato un compito facile, da nessun punto di vista, per i filmmakers, trovare e scegliere un attore che potesse rappresentare una reale e credibile minaccia per il personaggio interpretato da Dwayne Johnson, Roadblock. “Quando si è dovuta trovare la nemesi al mio personaggio, era importante trovare un avversario che, concettualmente, avesse potuto battermi, il che non è una cosa proprio semplice“, ride Johnson. “Abbiamo appositamente progettato i combattimenti in modo che si avvertisse una possibilità di vittoria, di Firefly contro Roadblock, e in effetti questo avviene in alcune scene del film“, dice di Bonaventura. “Si tratta di due grandi ragazzi, uno contro l’altro, e c’è una sana competizione tra loro“.
Entrambi gli attori hanno messo molto impegno nella preparazione delle scene di combattimento, così brutali, da lasciarli spesso ammaccati e sanguinanti. “Le lotte tra questi due sono così intense che sentirete le pareti tremare ogni volta che si colpiranno l’un l’altro“, ricorda Stevenson. “Una cosa riguardo il combattere con Dwayne è che quando lui blocca un pugno, sembra che quel pugno l’abbia dato su una lastra di ferro. Quell’uomo è letteralmente fatto di roccia. Non si può andar via indenni da quell’uomo, e io ho ottenuto la mia razione di tagli e lividi“.
In una svolta che sicuramente ecciterà gli appassionati di G.I. Joe, i filmmakers hanno cercato di rendere omaggio al cuore e all’anima del marchio G.I. Joe, introducendo l’originale Joe Colton nella franchise cinematografica. “Abbiamo voluto collegare tutte le diverse incarnazioni tornando lì dove tutto era iniziato, all’originale action-figure di 12 centimetri di Joe“, spiega Jon M. Chu. “Il ritorno in scena di Joe Colton nel film era qualcosa che abbiamo pensato essere molto emozionante“.
La superstar dei box-office mondiali, Bruce Willis, fa la sua apparizione nel ruolo del vero e proprio e originale G.I. Joe, Joe Colton. Il produttore di Bonaventura ha ritenuto che non ci fosse nessun altro attore più adatto per il ruolo. “Chi altri avrebbe potuto incarnare l’anima e lo spirito dell’originale G.I. Joe se non Bruce Willis?” Chiede Chu. “Joe Colton è un personaggio misterioso di cui talvolta si è parlato nei fumetti, ma che mai è stato totalmente realizzato. Così appena Bruce Willis è arrivato, riempiendo molti spazi, è subito diventato lampante quanto il personaggio di Joe Colton fosse un’enorme presenza nel cuore di G.I. Joe“.
Altrettanto entusiasta del fatto che fosse Bruce Willis ad interpretare l’originario G.I. Joe era Dwayne Johnson. “Bruce Willis è il massimo tra gli uomini. Non poteva essere più perfetto per questo ruolo“.
Gli amanti di cinema, o gli appassionati del genere azione, saranno sicuramente entusiasti nell’avere due tali icone, che combattono fianco a fianco. Il regista Jon M. Chu si trovò preso alla sprovvista una volta che ebbe i due potenti attori, insieme in una scena. Johnson era grato della possibilità di lavorare, finalmente, con Willis, con cui, da anni, condivide un rapporto d’amicizia. “Bruce ed io siamo amici da diversi anni ed io ero al settimo cielo quando ho scoperto che stava per essere scritturato per i film“, ricorda Johnson. “Da fan del genere d’azione, è abbastanza stupendo per me, vedermi sul grande schermo accanto a Bruce, a tirare ogni sorta di colpo“.