Geolier, Colapesce e Di Martino e Piero Pelù, la recensione degli album in uscita

La recensione sui tre album in uscita di Geolier, Colapesce e Di Martino e Piero Pelù 

Il mese di giugno è sempre molto fertile per la musica italiana, non è un caso che anche quest’anno, il mese che dà il benevenuto all’estate, sarà destinato ad arricchito la già vasta platea di successi che si contenderanno la leadership tra i brani al top di questa calda estate. La grande notizia è sicuramente l’uscita del terzo album di Geolier, l’artista rivelazione della scorsa edizione del Festival di Sanremo, che ha pubblicato il suo nuovo lavoro intitolato “Solo Dio lo Sa”.

Geolier

Un album in cui il rapper partenopeo riflette sulle ragioni del proprio successo costellato da elogi ma anche da tante critiche provenienti non solo da quella parte della stampa che da sempre snobba o sminuisce la cifra stilistica dell’artista Geolier, ma anche da quel “fuoco amico” incarnato dai suoi ex fan che gli imputano il torto di aver aderito eccessivamente allo star system, dimenticando le sue origini artistiche.

Un Geolier che col suo ultimo album mira a ritagliarsi un posto d’onore tra le popstar italiane, abbandonando un po’ il suo ruolo di rapper al servizio della causa degli “ultimi” e dei “dimenticati” per fare un passo in avanti rispetto ai precedenti lavori. In questo album si legge una profonda ricerca intimistica elevata quasi a “confessione” delle proprie fragilità e delle proprie debolezze. Fra le hit di questo nuovo album destinate a riscuotere grandi consensi spiccano “Io t’o giur’” (feat. Sfera Ebbasta) e “Una come te,357” (feat. Guè), in cui emerge prepotente la presa di coscienza da parte del rapper partenopeo di ciò che era e ciò che è diventato negli ultimi anni e soprattutto di quanto sia cresciuta la propria cifra artistica, in grado di evolversi con il mutare dei tempi e delle mode. Un lavoro che proietta Geolier tra i narratori musicali più moderni e autentici del panorama musicale italiano, checchè ne possa pensare la critica.

Colapesce e Di Martino

In uscita anche il nuovo brano “Innamorarsi perdutamente non è mai un affare” di Colapesce e Dimartino. Un pezzo nel solco della tradizione dei due artisti che nel corso della propria carriera hanno saputo bilanciare sapientemente composizione complessa, satirica e intellettuale, diventando ormai un punto di riferimento ineludibile del cantautorato italiano.

Un brano che esalta la gioia dell’ascolto e che per questo motivo potrebbe diventare un pezzo cult di questa estate che si preannuncia davvero ricca dal punto di vista artistico. Ancora una volta Colapesce e Dimartino riescono a colorare di poesia la loro musica, intingendo nel calamaio della melodia anni ’80 lo sfondo di un testo che arriva immediato al cuore e alla mente.

Piero Pelù

Un altro gigante che si ritaglierà sicuramente un posto d’onore in questa calda estate musicale, è Piero Pelù che anche questa volta ha voluto regalare un brano tutt’altro che banale, che impreziosirà la sua discografia già ricca di meravigliosi successi. I brani contenuti nell’album “Deserti” non hanno nulla del rock classico targato Litfiba e riflette sicuramente il peso degli anni che passano e che arrugginiscono anche la “penna” del rocker fiorentino, ben distante da quella tempra che ha ispirato brani cult come Proibito, Tex o Gioconda.

Eppure, nonostante tutto, anche questa volta Pelù sembra aver fatto centro con un album onesto e sincero, che non si adatta al trend e alle mode, ma che mixa perfettamente rock e sonorità globali. Magari i suoi fan non annovereranno questo lavoro tra le cose memorabili proposte da Pelù al proprio pubblico, ma non lo priverà comunque di quella stima e quella ammirazione che il rocker fiorentino ha saputo conquistarsi nell’arco di una carriera, quella si, autenticamente memorabile. e si