Francis Ford Coppola ha avuto l'occasione di parlare del 'Barbenheimer', considerandolo una vittoria per il cinema
Francis Ford Coppola è un regista che non ha bisogno di presentazioni, un metteur en scene che ha dimostrato il proprio valore e la propria importanza nell’industria della settima arte regalando al pubblico dei film cult, veri e propri titoli imprescindibili dalla storia del cinema, come la trilogia de Il padrino, il film bellico ispirato a Cuore di Tenebra Apocalypse Now e anche la versione del Dracula di Bram Stoker, con un eccezionale Gary Oldman nei panni del conte transilvano che porta terrore tra le strade di Londra. Non sorprende, allora, che un cineasta di questo spessore abbia voluto dire la sua sul fenomeno attualmente in voga, soprattutto negli Stati Uniti, del cosiddetto Barbenheimer. L’uscita in contemporanea di Barbie di Greta Gerwig e di Oppenheimer di Christopher Nolan (che arriverà in Italia solo il 23 agosto) ha portato tantissimi spettatori al cinema, soprattutto spettatori che hanno scelto di approfittare dell'”offerta” di alcuni cinema di organizzare una “doppietta“, vale a dire una doppia proiezione, di modo da poter vedere entrambi i film.
Francis Ford Coppola, stando a quanto riporta la testata Collider, stava rispondendo alle domande dei fan sulle stories del suo account Instagram lo scorso venerdì, quando un fan gli ha chiesto se anche lui avesse preso parte al Barbenheimer, visionando i due film più “caldi” dell’estate. Alla domanda, Coppola ha risposto che non aveva ancora avuto modo di vedere le pellicole che stanno facendo impazzire gli spettatori, ma ha voluto sottolineare che:
“Ma il fatto che le persone stiano riempiendo i cinema più grandi per vederli, considerando che non sono né sequel né prequel, che non ci sono numeri associati ai titoli, dimostrando che sono degli stand-alone e dei fenomeni unici è già una vittoria per il cinema.”
Una vittoria che viene sottolineata anche dal fatto che molte pellicole uscite negli scorsi mesi non sono riusciti non tanto a ottenere i risultati stratosferici di Barbie e Oppenheimer, ma nemmeno a rimanere nella soglia delle aspettative della produzione. Basti pensare al flop rappresentato dal film The Flash, il cui insuccesso in parte è dovuto anche al fatto che il film non è stato pubblicizzato più di tanto a causa dei problemi controversi di Ezra Miller. Persino Indiana Jones e il quadrante del destino, così come il nuovo capitolo di Mission:Impossible, con Tom Cruise che nel 2022 era stato considerato il salvatore del cinema grazie a Top Gun: Maverick, hanno avuto un riscontro al box office al di sotto delle aspettative. L’arrivo di Barbie e Oppenheimer, con le loro sceneggiature solidissime e la loro capacità di comunicare col pubblico ancor prima di atterrare in sala, ha davvero rappresentato una vittoria per il cinema, che torna a mostrarsi con sale piene, spettacoli completamente sold-out e file alle biglietterie, soprattutto negli Stati Uniti – proprio perché da noi Oppenheimer esce (come quasi tutti i film di Nolan) con un inatteso ritardo. Francis Ford Coppola, che è un cineasta vecchia scuola, risalente all’epoca in cui lo streaming era un’utopia e i film uscivano sempre e solo al cinema, non può che essere felice di questo ritorno alla “terra sacra” delle pellicole, vedendo che i lungometraggi tornano ad essere fruiti nelle sale per cui sono stati pensati e realizzati.
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