Francesco Nuti in Madonna che silenzio c'è stasera
Francesco Nuti in Madonna che silenzio c'è stasera

Francesco Nuti è morto, l’attore e regista toscano aveva 68 anni


Si è spento oggi in una clinica romana un attore, sceneggiatore e regista tra i più noti della commedia all'italiana, da tempo assente dalle scene a causa di gravi problemi di salute.

Lutto nel mondo dello spettacolo italiano: si è infatti spento oggi 12 giugno 2023 a Roma, all’età di 68 anni, l’attore, regista, sceneggiatore e cantante Francesco Nuti, a seguito di una lunga malattia.

Nato a Firenze, città che aveva poi lasciato per trasferirsi insieme alla famiglia in una frazione di Prato, a causa del lavoro del padre, Francesco ha cominciato a esibirsi come attore dilettante con dei monologhi scritti da lui stesso, dapprima quando era ancora uno studente, proseguendo poi anche mentre lavorava presso un’impresa tessile.
La notorietà è cominciata ad arrivare quando si è unito ad Alessandro Benvenuti e Athina Cenci nei Giancattivi, un trio di cabaret che si esibiva con successo in trasmissioni sia radiofoniche che televisive, tra cui Non stop, programma divenuto un cult anche per essere stato notoriamente una fucina di talenti, lanciando alcuni dei più grandi comici italiani. È lo stesso Francesco Nuti a scrivere e dirigere Ad ovest di Paperino, nel 1981, l’esordio cinematografico dei Giancattivi che però lui abbandonerà l’anno successivo.

Da lì in poi, Nuti è stato protagonista, e spesso anche sceneggiatore e regista, di alcuni grandi successi commerciali della commedia italiana negli anni Ottanta, tra cui ricordiamo Madonna che silenzio c’è stasera e Io, Chiara e lo scuro (entrambi del 1982), Son Contento (1983, con Barbara De Rossi e Carlo Giuffrè), tutti e tre i titoli diretti da Maurizio Ponzi, e poi, con la regia dello stesso Nuti, escono uno dopo l’altro Casablanca, Casablanca (1985, con Giuliana de Sio e Daniel Olbrychski), per cui vince il David di Donatello, Tutta colpa del paradiso (1985, con Ornella Muti e Roberto Alpi), Stregati (1986, con Ornella Muti e Novello Novelli), Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988, con Clarissa Burt e Ricky Tognazzi), Willi Signori e vengo da lontano (1989), e Donne con le gonne (1991, con Carole Bouquet e Gastone Moschin).

Francesco Nuti in Madonna che silenzio c'è stasera (clip)
Francesco Nuti in Madonna che silenzio c'è stasera (clip)

Gli anni Novanta sono più travagliati per Francesco Nuti, con l’ambiziosa commedia fantastica OcchioPinocchio (1994), che non riscuote il successo sperato, così come i successivi Il signor Quindicipalle (1998) e, negli anni Duemila, Io amo Andrea (2000), e Caruso, zero in condotta (2001), che resterà l’ultimo film da lui diretto. Come attore, invece, l’ultimo ruolo che Francesco ha interpretato è stato quello del protagonista nel poliziesco Concorso di colpa (2005) di Claudio Fragasso.

Nella sua carriera di cantante, invece, si annoverano, tra le altre opere, un album da solista, Un giorno come tanti altri (1979) e la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Sarà per te nel 1988.

Dopo anni già segnati da gravi problemi di salute, che lo avevano anche tenuto lontano dai set, nel settembre del 2006 Francesco Nuti è vittima di un incidente domestico che gli provoca un ematoma cranico a causa del quale entra in coma, che gli causerà pesanti e irreversibili conseguenze fisiche e neurologiche.

Suo fratello Giovanni Nuti ha curato una biografia a lui dedicata, Sono un bravo ragazzo – Andata, caduta e ritorno, edita da Rizzoli nel 2011, da cui sono poi stati tratti degli spettacoli teatrali.

A dare la notizia della scomparsa di Francesco Nuti è stata la figlia Ginevra, nata dalla relazione con l’attrice Annamaria Malipiero, che assieme ai familiari ha chiesto che sia rispettato il loro momento di grande dolore e hanno colto l’occasione per ringraziare il personale sanitario in particolare di Villa Verde, la clinica specializzata che ha avuto in cura Francesco Nuti durante il lungo periodo della malattia.

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