Fire with Fire, la vendetta secondo le regole di David Barrett nel film con Josh Duhamel, Bruce Willis, Rosario Dawson, Vincent D'Onofrio, 50 Cent.
"Fire with Fire è uno di quei film in cui l'azione si concentra in tutto e per tutto nei personaggi", dice il regista David Barrett. Grazie alla lunga esperienza nella coreografia d'azione, Barrett dà il meglio di sé in questo genere ma, rivela, nel profondo di Fire with Fire "c'è anche una storia d'amore". La sceneggiatura di Tom O'Connor va ad indagare fino a dove si arriva per proteggere una persona amata.
Mentre il cast iniziava a prendere forma, Duhamel era in viaggio per promuovere Transformers 3. "Mi chiamava sempre e si sentiva già molto coinvolto in quello che poi è diventato un bellissimo gruppo" dice Randall Emmett. Per interpretare il ruolo del coraggioso tiratore scelto, lo sceriffo Talia Durham, Emmett ha pensato ad una delle più celebrate attrici di Hollywood. "Rosario Dawson è una donna sensibile e molto precisa. Il ruolo le è piaciuto da matti e ha dato tutta se stessa; prima dell'inizio della produzione, ricordo che era al telefono con Josh e con il regista per discutere del suo ruolo."
"Durante le riprese Rosario è stata fenomenale, ha una notevole etica professionale e una forte volontà proprio in termini di azione" – dice Barrett. "E' incredibile. È capace di fare qualunque cosa. A volte devo convincere degli attori ad entrare nell'azione, invece a lei ho dovuto dire tante volte 'no'; non aveva paura di sudare o sporcarsi, ha vissuto intensamente ogni singolo momento." Avere Vincent D'Onofrio sul set per il ruolo dello spietato Hagan non è stato facile. L'attore aveva finito di girare Law and Order, ma c'erano altri problemi di organizzazione con una produzione canadese. Emmett è riuscito a districarsi in una staffetta complicata di prove e spettacoli tra le due produzioni, che hanno tenuto impegnato l'attore per quasi tre settimane senza neanche una pausa. Per Barrett, comunque, ne è valsa la pena.
"E' uno dei personaggi più terribili e spietati che si siano visti da tanti anni a questa parte" afferma il regista. "La prima volta che lui e Bruce si sono guardati negli occhi, è stato un momento magico. Quando la ripresa è finita, Bruce mi ha guardato e ha detto 'wow!'". Willis ha lavorato sul set la prima settimana di riprese, quando il resto del cast in realtà arrivava e si incontrava lì per la prima volta. "Era interessante vedere Bruce 'creare' il gruppo; ci mostrava i nostri punti di forza e le nostre debolezze. Mi ha aiutato a prendere in mano la situazione e a portare a casa la prima settimana di riprese" – confessa Barrett. "Bruce è perfetto per questo genere di film. Una volta gli ho detto che lui era una delle ragioni per cui oggi faccio il regista. Uno dei primi lavori che ho fatto è stato come stuntman in "Impatto imminente" e c'era una scena che proprio non si riusciva a girare. Ho spiegato perché quella scena secondo me non funzionava, e Bruce ha detto 'questo ragazzo dovrebbe fare il regista'".
Fire with Fire ha dato l'opportunità a Barrett di lavorare molto sui personaggi insieme agli attori. "Quando costruisco un personaggio, voglio che il pubblico comprenda il suo punto di vista, ma non mi aspetto che piaccia a tutti" dice Barrett. Hagan, interpetato da Vincent D'Onofrio, è uno di questi personaggi. "Hagan è affascinante perché è molto intelligente ma anche molto crudele," aggiunge Duhamel. "Vincent è perfetto per questo ruolo perché non ha paura di andare in posti orribili."
50 Cent è rimasto letteralmente turbato dall'interpretazione di D'Onofrio. "Vincent ha un ghigno angoscioso, lo senti, senti i brividi sulla schiena" ricorda il produttore e attore. "Avrebbe potuto decidere di costruire il personaggio di Hagan con un'energia più folle e prorompente; invece ha deciso di caratterizzarlo in modo molto più sottile. Siamo stati fortunati ad avere un attore del suo calibro. Era importante che il personaggio fosse il più forte possibile" aggiunge Duhamel. All'inizio soltanto partner per la produzione del film, 50 Cent si è poi aggiunto al cast. "50 ama produrre e ci ha messo tutto se stesso, da tanti anni è un grandissimo partner", ammette Emmett. "Il regista mi ha chiamato e mi ha chiesto se 50 avrebbe avuto un ruolo nel film." Poi i due sono riusciti ad incontrarsi mentre 50 stava girando SETUP, e hanno costruito il personaggio di Lamar, il leader della gang che aiuta Jeremy a distruggere l'odioso impero di Hagan.
"Lamar pensa che Jeremy non abbia capito contro chi si è messo, ma al tempo stesso è sorpreso che abbia tanto smosso le acque da spingere la gang a entrare in campo", spiega 50 Cent, alludendo all'incredibile scontro e alla resa finale dei conti tra le gang rivali. Per il resto della gang di Lamar, la produzione ha scelto il campione di arti marziali Quinton "Rampage" Jackson, nel ruolo di Wallace, e il corner back dei Philadelphia Eagles Nnamdi Asomugha, nel ruolo di Sherrod. "Spesso un attore interpreta il proprio ruolo in modo diverso da come aveva immaginato lo sceneggiatore" continua 50 Cent, che ha assistito a molti casting in cui gli attori facevano emergere nuovi aspetti dei loro personaggi. "Rampage è stato molto divertente e, anche se è solo alla terza produzione, Nnamdi mi è sembrato molto a suo agio nei panni del secondo in comando."
Duhamel ha trascorso un po' di tempo con i Vigili del Fuoco di Long Beach per prepararsi a recitare. "I vigili del fuoco non devono soltanto spegnere le fiamme, ma anche gestire ogni telefonata, ogni allarme; ogni giorno hanno a che fare con tutte le sfumature dell'umanità." L'attore ha chiamato due veri amici per interpretare i colleghi di Jeremy: James Lesure, coprotagonista di "Vegas", nel ruolo di Craig, e Eric Winter, sul grande schermo con Josh per la prima volta, nel ruolo di Adam. "James è una persona divertente e piacevole, proprio come il suo personaggio. Conosco Eric da più di 12 anni, quindi è stato un po' come interpretare la nostra storia" spiega Josh riflettendo sulla fiducia profonda osservata tra i vigili del fuoco che ha incontrato per prepararsi al suo ruolo. "Prima di venire in Louisiana, c'era bisogno di trovare un equilibrio tra l'interpretazione del proprio ruolo nel film e il fatto di essere lì, presenti e vivere quel ruolo, costruendolo", riconosce Emmett. "Non è stato facile ma adesso, vedere il film finito è qualcosa di magico."
"Dall'inizio alla fine mi sono sentito orgoglioso per come il cast si è comportato e ha dato qualcosa di bello, profondo e molto interessante ad ogni parte del film", aggiunge Duhamel. Barrett voleva che il pubblico si sentisse coinvolto nell'azione, che si sentisse quasi in pericolo; per questo quindi si è rivolto a Chuck Picerni Jr. per le scene d'azione più pericolose. "Chuck ha lavorato a stretto contatto con Tony Scott e io ho grande rispetto per il suo lavoro" spiega Barrett, che conosce lo stuntman da circa vent'anni. "Mi serviva una persona che conoscessi da tempo, qualcuno con cui lavorare velocemente e con cui realizzare le mie idee in modo molto visivo, specifico per i personaggi, qualcuno che ci aiutasse a costruire e rappresentare strategie e scene d'azione."
Fire with Fire è ambientato a Long Beach, CA, e a New Orleans, LA, ma è stato interamente girato a New Orleans. La scenografa di Nathan Amondson ha creato due set unici. "A Long Beach, la storia è molto grafica e piena di grandi emozioni" spiega Barrett. "Avevo bisogno di forti angolature e di una paletta di colori più freddi. Ma quando la storia si sposta a New Orleans, mi servivano un tocco più caldo, sfumato, e ambientazioni più soft, in modo particolare per la storia d'amore. Grazie a Nathan, siamo riusciti a creare le due ambientazioni molto velocemente. Ha reso tutto molto speciale."
Barrett sul finale del film: "Ho voluto costruire il set come se fosse un parco divertimenti, con la possibilità di girare contemporaneamente la scena dell'incendio e le altre scene, tenendo gli attori sul set e consentendo una ventilazione che di solito non puoi permetterti quando giri questo genere di film" spiega Barrett. "Ho voluto costruire il set dell'incendio in modo da farlo respirare, tenendo il fumo il più lontano possibile per essere nelle condizioni di girare altre scene contemporaneamente. Avrei potuto girare qualsiasi sequenza nel finale e bloccare le riprese, quindi ho progettato il set attorno a questa idea."
"Produco film d'azione e so quanto questo genere diventa piatto quando c'è l'azione ma non c'è profondità, non ci sono strati o sfaccettature", ammette Emmett. "Oggi gli spettatori sono svegli, e chi ama l'azione, proprio come me, vuole essere coinvolto dal personaggio. Un'azione ben costruita è la vera ciliegina sulla torta. Con questa coreografia, David ha girato delle scene semplici e ha trovato il modo di nutrirle con molta umanità, rendendole speciali. Quando sei coinvolto dai personaggi, resti coinvolto dalla storia e vuoi vedere come va a finire."
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