Vite non calcolate (2023)
Vite non calcolateNella vita è già tutto scritto o il destino è un caso? Ascoltando le vite degli altri, un ex professore in disgrazia ritrova un suo posto nel mondo.
Un ex professore non trova più motivo di stare al mondo, prende un treno e si trova a Genova, sulla riva di un gelido mare invernale. Finisce in un’antica abbazia che ospita i disperati senzacasa, il Boschetto. In attesa del direttore per essere accolto, gira tra i chiostri rimuginando sulla vita: è scritta fin dalla nascita o è tutto un caso fortuito? E incontra via via gli ospiti, parcheggiati lì, in un limbo che accoglie e non giudica; gli raccontano i loro casi: un carabiniere, una contessa, un ferroviere, un mozzo di nave; un’umanità intera, nella sua variopinta diversità, come nel retropalco del teatro del mondo. Esce rimarginato, come fosse estate, per vivere quel che gli resta.
Info Tecniche e Distribuzione
Genere: DrammaticoNazione: Italia - 2023
Durata: 52 minuti
Formato: Colore
Lingua: italiano
Produzione: Teatro Pubblico Ligure / Sergio Maifredi
Note:
Film realizzato con il sostegno della Città di Genova.
Cast e personaggi
Regia: Ermanno Cavazzoni, Sergio MaifrediMusiche: Michele Sganga
Fotografia: Ruggero Torre
Cast Artistico e Ruoli:
Ermanno Cavazzoni
Protagonista e narratore
Ideatore: Sergio Maifredi | Racconto di: Ermanno Cavazzoni | Assistente alla regia: Marco Rivolta Operatore di ripresa a Genova: Ruggiero Russo Operatori di ripresa a Bologna: Paolo Muran e Lamberto Borsetti Registrazione audio per la voce di Ermanno Cavazzoni realizzata da: Floriàn Cinetivu di Alessandro Zucchelli - Bologna | Direttore di produzione: Lucia Lombardo.
Immagini
Note dell’ideatore del film Sergio Maifredi e regista insieme a Ermanno Cavazzoni
“Il tesoro racchiuso nell’Abbazia di San Nicolò al Boschetto sono le storie di chi la abita. Storie comuni eppure speciali: sono quel baratro che abbiamo sotto i piedi; uno scricchiolio, la barca si spezza e ci si ritrova naufraghi nel grande teatro della vita. Poco importa che le storie siano vere o meno. Sono verosimili e tanto basta. All’Abbazia di San Nicolò del Boschetto sono approdato due anni fa grazie a Barbara Grosso, allora assessore alla Cultura del Comune di Genova, e a Giacomo Montanari che me la fece scoprire, rivelandomi la bellezza nascosta tra le costruzioni della Genova industriale. Marco Pirotta, il direttore della Comunità di Don Orione al Boschetto mi ha guidato con umanità e delicatezza a conoscere gli ospiti e Roberta d’Ambrosio, architetto, mi ha rivelato la storia inscritta nelle sue pietre”.
L’Abbazia di San Nicolò del Boschetto è un complesso monumentale risalente al XIV secolo, situato sulle pendici della collina di Coronata, non lontano dalla sponda destra del torrente Polcevera. Ancora prima e per secoli è stata una tappa importante sul cammino di uomini e merci sulla via Postumia, che collega il mare Ligure al mare Adriatico, luogo di transito per pellegrini e commercianti provenienti da tutta Europa. Nel 1410 venne affidata ai benedettini che intorno alla chiesa costruirono il grande complesso del monastero che oggi vediamo. Nel 1960 l’Opera Don Orione ha ricevuto in donazione il complesso dall’ordine Benedettino. Un’ala dell’edificio fu allora adattata a “Casa dell’Operaio”. Nelle numerose celle spartane hanno trovato ospitalità tanti operai sradicati dal proprio paese per guadagnarsi il pane in una città sconosciuta. Questa tradizione di solidarietà prosegue oggi con l’offerta di spazio a lavoratori trasfertisti, lavoratori indigenti, nuclei familiari in situazione di disagio abitativo, nucleo familiare madre – bambino, genitori separati adulti inseriti in progetti di reinserimento sociale proveniente dal carcere o in pena detentiva alternativa, ragazzi provenienti dall’igiene mentale, rifugiati politici e categorie con problemi alloggiativi non rientranti in patologie legate alla dipendenza ed autonomi nella gestione delle attività quotidiane.
Curiosità
La voce che racconta la storia dell’Abbazia di San Nicolò del Boschetto di Genova è di Luca Catanzaro
La poesia letta da Maddalena Crippa è Una vita all’istante di Wisława Szymborska, traduzione di Pietro Marchesani – edizioni Adelphi, su gentile concessione dell’Editore.
Musiche
• Meduse di Michele Sganga | Lumi Edizioni Musicali, 2023
• Il Boschetto di Michele Sganga | Lumi Edizioni Musicali, 2023
• Note non calcolate di Michele Sganga | Lumi Edizioni Musicali, 2023
Ingegnere del suono: Matteo de Rossi
Registrazioni al pianoforte effettuate da Michele Sganga presso: Lumi Lab – Roma
dal pressbook del film
Eventi
• Presentato in concorso al Biografilm Festival di Bologna 2023.
• Presentato in occasione della 80a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia, nell’ambito dell’evento di premiazione della 2a edizione del Premio collaterale ufficiale “Cinema&Arts”, giovedì 7 settembre 2023.
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