Via Castellana Bandiera

Via Castellana Bandiera (2013)

Via Castellana Bandiera
Locandina Via Castellana Bandiera
Via Castellana Bandiera è un film del 2013 prodotto in Italia e Svizzera, di genere Commedia e Drammatico diretto da Emma Dante. Il film dura circa 90 minuti. Il cast include Alba Rohrwacher, Elena Cotta, Giuseppe Tantillo. Al Box Office italiano ha incassato circa 362539 euro.

Chiuse all'interno delle loro macchine, due donne si affrontano in un duello muto che si consuma nella violenza intima degli sguardi. Un duello tutto al femminile punteggiato dal rifiuto di bere, mangiare e dormire; più ostinato del sole di Palermo e più testardo della ferocia degli uomini che le circondano. Perché, come in ogni duello, è una questione di vita o di morte… È una domenica pomeriggio. Lo scirocco soffia senza pietà su Palermo quando Rosa e Clara, si perdono nelle strade della città e finiscono in una specie di budello: Via Castellana Bandiera. Nello stesso momento, un'altra macchina guidata da Samira, dentro la quale si ammassa la famiglia Calafiore, arriva in senso contrario e penetra nella stessa strada. Né Rosa al volante della sua Multipla, né Samira, donna antica e testarda al volante della sua Punto, intendono cedere il passo l'una all'altra, mentre la famiglia Calafiore rientra all'interno della palazzina abusiva nella quale abita e prepara, con la complicità della gente del quartiere, una scommessa su chi tra le due donne terrà la sua posizione più a lungo. La sera arriva, poi la notte penetra nella strada e nelle case del quartiere, ma le due donne, resistendo alla fame, al sonno e alla sete, sembrano obbedire a un'ostinazione che non ha più niente di razionale, e continuano a non cedersi il passo… 

Info Tecniche e Distribuzione

Genere: Commedia, Drammatico
Nazione: Italia, Svizzera - 2013
Durata: 90 minuti
Formato: Colore
Box Office: Italia: 362.539 euro
Note:
Presentato in Concorso alla 70a Mostra del Cinema di Venezia.

Cast e personaggi

Regia: Emma Dante

Cast Artistico e Ruoli:

Immagini

[Schermo Intero]

Commento della regista

Via Castellana Bandiera è una strada dove due donne si sfidano. Il blocco di Rosa è mentale e l'ostruzione del quartiere una questione di principio. Chiunque potrebbe passare, superare la barriera ed essere libero ma nessuno lo fa. I legami diventano indissolubili, i patti infrangibili. Da un lato c'è l'entrata nella nassa dove vivono un partito, una società, una famiglia, dall'altro c'è Rosa, il suo amore in bilico e il precipizio in fondo alla via. Cardine è una donna anziana. Samira. Muta. Al di sopra di tutto. Come monolite. Come frangiflutto che si oppone alle correnti. Come geroglifico scalfito nella roccia. La sua tana è l'auto dove si è rifugiata. Per sempre. La vita non ha trama e via Castellana Bandiera è un pezzo di vita.

Palermo è la protagonista indiscussa del film: il suo mare, il monte Pellegrino, la chiesetta di San Ciro a Mare Dolce, il Capo San Gallo, Villa Igiea, il Cimitero dei Rotoli, sino al budello di Via Castellana Bandiera. Il tema della città, della sua implosione, ma anche della sua straordinaria forza di attrazione, è uno dei nuclei tematici da cui prende origine il lavoro di Emma Dante che – nonostante le difficoltà incontrate per lo sviluppo artistico del suo lavoro – da Palermo non è mai voluta andare via. All'importanza creativa che la città di Palermo e via Castellana Bandiera assumono nell'ambito del progetto di Emma Dante, ha corrisposto un approccio produttivo volto a realizzare la massima ricaduta sul territorio e il più ampio coinvolgimento della città e dei suoi abitanti. Lo studio delle location ha evidenziato la possibilità di girare nella vera "Via Castellana Bandiera". Alle pendici del Monte Pellegrino, è la strada dove realmente Emma Dante ha abitato per anni, oltre ad essere il luogo che ha dato origine alla stessa idea del film. La strada progressivamente nel corso del film si allarga, la realizzazione di questo dispositivo cinematografico è stata possibile grazie alla sperimentazione messa in campo dalla scenografa del film, Emita Frigato. In un set naturale è stata costruita una sezione mobile di circa ottanta metri lineari di un lato della via. In questo modo si è realizzata in maniera davvero unica, nel set naturale di una via nel cuore di Palermo, una condizione simile a quella di un teatro di posa. Niente ci sembra più efficace delle parole stesse di Emma Dante per raccontare il senso che questo luogo assume nel suo immaginario e l'approccio visivo e scenografico con cui esso sarà rappresentato nel film.

"Il luogo fisico è anche il luogo mentale del film. Abbiamo girato a Palermo, in una strada reale, via Castellana Bandiera, dove ho vissuto per molti anni, sino a poco tempo fa. Sono stati aggiunti alcuni elementi scenografici tra cui un muro che delimitava da uno dei suoi lati il budello della strada. Il muro lentamente e progressivamente si apre rendendo man mano la via più larga. I cambiamenti visti in sequenza sono impercettibili, solo progressivamente si nota in maniera plateale che la strada si è allargata. Nonostante lo spazio si apra dichiarando la possibilità di sciogliere l'ingorgo e procedere, il comportamento dei personaggi non cambia, per loro la via larga o stretta è la stessa cosa, perché l'ostacolo è nelle loro teste e il fatto di non spostarsi una questione di principio. Nella mia Palermo, tra il documentario e il sogno, ho immaginato un altrove dove rifugiarsi: un luogo intimo, familiare e rivelatore. Questo luogo, questo altrove ci è molto vicino, ci chiama in causa come testimoni oculari di una storia privata, e in fondo ci appartiene".

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