Vaghe stelle dell'Orsa… (1965)
Vaghe stelle dell'Orsa…Dopo anni di assenza Sandra torna a Volterra, sua città natale. Nel vecchio palazzo, ritrova i ricordi. Rivede il fratello Gianni, la madre ricoverata in una clinica e Gilardoni, secondo marito della madre. La famiglia è tormentata dal ricordo del padre, un illustre scienziato ebreo deportato dai nazisti e morto in un campo di concentramento.
Info Tecniche e Distribuzione
Nazione: Italia - 1965Durata: 100 minuti
Formato: Colore Bianco e Nero
Note:
Presentato nella sezione Venezia Classici della 70a Mostra del Cinema di Venezia.
Commento del regista
La base del rapporto tra i due fratelli è un'alleanza del sangue, un patto, una volontà di dimostrare a tutti la mutua fedeltà al ricordo del padre, morto per tradimento, e alla razza ebraica. Il loro amore è stato immerso nei sentimenti infantili, tanto vòlto a sostituire il calore della famiglia e a ritrovare il paradiso perduto dell'infanzia, che diventa puro anche se ha un suo lato erotico, torbido. L'idea iniziale del film è stata l'Orestiade. Agamennone, ebreo, è stato ucciso dai nazisti. Clitennestra è una concertista squilibrata che forse ha denunciato il marito per unirsi a Egisto, uno squallido avvocatucolo di provincia. Oreste è un antieroe come sono i ragazzi d'oggi: di vendicare il padre non gli importa niente, in fondo è solo uno che vuole fare i soldi e andare sulle copertine dei rotocalchi, ha scritto apposta un romanzo osé sui rapporti con la sorella. Il compito di furore vendicativo che nella tragedia greca era di Oreste si è trasferito a Elettra: l'unica che agisce con precisione. È una storia di gente già condannata e punita in partenza. ("L'Europeo", 37, settembre 1965)
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